lunedì 25 dicembre 2023

Il Natale di uno spostato.

Natale, 8 e 16.

Nella letterina a Babbo Natale ho chiesto la forza di andarmene da questa casa ma “il coraggio se uno non ce l'ha mica se lo può dare.

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Conversazioni-soliloquio di mattina presto.

‹Buon Natale Trudina, riduci e riduci, siamo rimasti io te ma tu se mi sopravvivi non hai problemi, con due moine trovi subito una nuova famiglia. Era il bassotto ad andare incontro a grossi guai, non lo voleva nessuno, solo io lo amavo›.

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Però, mica male per un vecchio rantegoso! Una vedova dominicana, ancora piacente e appetibile, mi ha chiesto di fidanzarmi con lei e si è pure incazzata, mi ha tolto l'amicizia Fb, quando le ho detto che non cerco nulla e mi limito a fare finta di sopravvivere. Le ho spezzato il cuore e rovinato la festa.

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Già, tocca ribadirlo: sta vincendo Erode.


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Poco prima di mezzogiorno.

Durante la passeggiata di salute ho visto un cagnone tripode fierissimo e molto bello.

Ho visto anche molti cuccioli, spero non siano regali di Natale

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Qualche minuto fa ero in coda all'Ekom, prima di me c'era un senzatetto con pesanti problemi psichiatrici, una signora gli ha regalato una busta di prosciutto. Era molto contento, ha ringraziato con il suo sorriso sdentato.

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Alle 16 e 30.

Mi sono addormentato sul divano - anche oggi! -, ora sono infreddolito, sento dentro un gelo mortale, temo di non reggermi in piedi. Mi fa male la gola.

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18 e 41, già cenato. Nemmeno nei peggiori ospedali di Caracas.

Fuori è già buio e ho chiuso casa.

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A proposito di difensori della religione e della tradizione. Vi ricordate quando qualche anno fa Salvini aspettava la letterina di Babbo Natale (sic!). Nemmeno le basi...

Egli è un sepolcro imbiancato e, lasciatemelo dire, un povero bischero.

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21 e 54.

La casa è immersa nel silenzio, nessun rumore nemmeno da fuori, solo il tic tac del pendolo increspa il nulla.

Il post natalizio potrebbe finire qui ma mi accorgo di non avere detto niente, ho scritto solo banalità.

domenica 24 dicembre 2023

Buon Natale a tutti, anche se Erode sta vincendo (per ora).

È bello scrivere in un blog che non legge nessuno, se hai voglia puoi dire quello che vuoi senza censurarti.

Buon Natale a tutti, anche se Erode sta vincendo (per ora).

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È noto che se proibisci a un tizio di pregare il dio di sua preferenza smette di farlo, si rabbonisce e talvolta, ma questo non è sicuro, si converte al tuo.

A proposito, ieri ero distratto dal coro dei miei demoni e deve essermi sfuggito, mi dicono che qualcuno ha proposto l'obbligo, per legge, del presepe, suppongo lo voglio imporre nelle scuole e negli uffici statali (è una replica stagionale dell'obbligo del Crocifisso).

Credevo che non ci fosse più una religione di stato dai tempi del vecchio Craxi - do you remember 18 February 1984? - e non sapevo di vivere in una teocrazia (come in Iran ma più fine e mimetizzata).

Spero sia una bufala.

Qualcuno si strappa i vestiti per difendere la nostra tradizione. Vorrei ricordargli che il Babbo Natale che difende nasce da un'antica pubblicità della Coca Cola.

...e va bene, nessuno nasce “studiato”.

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Poco fa, per dieci secondi, mi sono sentito libero da uno dei miei demoni, uno molto longevo e aggressivo, ora devo mettere a tacere gli altri duecentotrentaquattro.

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Qualcuno dovrebbe avvertire quei ritardati dei leghisti che Giuseppe è il padre putativo.

Almeno le basi! Insomma, sapere di cosa parli.

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Pausa poesia

...Perché il Male ed il Potere hanno un aspetto così tetro?

Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,

Farmi umile e accettare che sia questa la realtà?

Il Potere è l'immondizia della storia degli umani

E anche se siamo soltanto due romantici rottami,

Sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte...”.

Francesco Guccini.

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La pecorina di gesso,

sulla collina in cartone,

chiede umilmente permesso

ai Magi in adorazione.

Splende come acquamarina

il lago, freddo e un po’ tetro,

chiuso fra la borraccina,

verde illusione di vetro.

Lungi nel tempo, e vicino

nel sogno (pianto e mistero)

c’è accanto a Gesù Bambino,

un bue giallo, un ciuco nero.”.

Guido Gozzano.

sabato 23 dicembre 2023

Tre bagatelle in croce scritte l'antivigilia, giusto per scrivere qualcosa.

Oggi non ho voglia di guardare i quotidiani, sarà grave?

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I GRANDI MISTERI DEL COSMO.

Come si spiega che un chitarrista insulso e senza arte come Eric Clapton ha avuto successo e una carriera di oltre cinquanta anni mentre Rory Gallagher, chitarrista dalla tecnica superiore, sincero, pieno di energia blues e che concedeva pochissimo alle mode restò di nicchia per tutta la vita e fu subito dimenticato dopo morto?


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In Rete di Giuseppina Marcinnò, operaia sessantacinquenne morta schiacciata da una pressa mentre lavorava, si trova sono una foto tessera un po' sfuocata.

L'importante è che siamo pieni di immagini di quella tizia che, insieme al marito, fa beneficenza in favore di telecamera.

Viva il capitalismo del Terzo millennio, viva il migliore dei mondi possibili (non oso pensare al peggiore).

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Servirebbe quel minimo di cultura, aver letto giusto quattro libri seri, per abbandonare gli influencer al loro nulla ma non la abbiamo, ormai siamo sprofondati in un abisso di ignoranza, completamente annichiliti.

venerdì 22 dicembre 2023

Cose viste e appunti da Facebook.

Farneticazioni all'alba, leggendo la rassegna stampa.

L'Etica della comunicazione, questa sconosciuta.


"SBIANCHETTANO NATALE

Cucù. Gesù non c'è più".

Libero ma serve specificarlo?

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"I VESCOVI DI MEZZO MONDO SI RIBELLANO AL PAPA SUI GAY".


"Clandestino stupratore...". Stesso stile, stessa scuola, di "Donna uccisa da kosovaro".

La Verità e chi se no?

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Attenzione: caduta gonadi.

"MES in scena finita".

Il Tempo. Nemmeno alle elementari.

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La fiaccola della stupidità ha appiccato fuoco al mondo!

"MES-SINSCENA ELETTORALE".

"MESPACCO".

"GESÙ CUCÙ ALLA RECITA NON C'È PIÙ RELIGIONE".

L'Identità lascia senza parole.

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Anche il Riformista di Renzi:

"MESsinscena".


Cambiate mestiere!!! Questo non siete capaci a farlo.

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Cose viste. Incontri e pedinamenti. 

Durante la passeggiata pomeridiana, obbligatoria perché rimanere a casa mi avrebbe indotto al suicidio, scendevo verso il centro lungo Via Mameli e ho incrociato, mentre risaliva verso la periferia, una Fiat 500c Belvedere - antica auto pre miracolo economico -.

Era ben conservata, senz'altro restaurata, tenuta benissimo. Papà, nel corso degli anni Cinquanta e fino agli inizi dei Sessanta, ne ebbe tre, le usava come auto da lavoro, ogni mattina andava a Genova al mercato del pesce. All'epoca non c'era l'autostrada, ogni mattina percorreva l'Aurelia, strada piena di curve e, se trafficata, pericolosa.

Ricordo bene quella macchinina sferragliante, con il motore anteriore, i finti pannelli laterali verniciati con un tono diverso dal colore del corpo della macchina, poteva avere le finestre posteriori oppure no, tipo camioncino. Per complicare le cose esisteva la 500c Giardiniera, era la stessa macchina ma con i pannelli laterali di legno lucido, era un'auto da passeggio domenicale per il popolo.


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Questo è un pedinamento di qualche giorno fa, ho dimenticato di raccontarlo ieri e, visto che mi piace, lo inserisco qui oggi.
Dolce, molto dolce, la mamma musulmana che fotografava il figlio dentro alla slitta di Babbo Natale. Mi ha dato speranza per qualche attimo.
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[...]
Anche oggi mi autocensuro per gli stessi motivi di ieri, nell'appunto "sbianchettato" racconto cose che non mi piace aver fatto, anche se i miei demoni mi spingono a farle. Non ci faccio una bella figura, quindi mi astengo dal renderle pubbliche.
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Dalle quattro e ventisette minuti della notte scorsa siamo in Inverno e domani è antivigilia.
Inutile rimpiangere i solstizi di qualche decennio fa, quando cercavo di vedere il sole all'alba, altrettanto inutile rimpiangere i Natali andati, quelli da bambino e ragazzino, quando anche l'aria era tiepida per il cuore e profumava di buono e di pace.
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Sono solo bagatelle, scritte con la mano sinistra, lo dice anche il titolo del blog.

giovedì 21 dicembre 2023

Appunti dal mio diario digitale, da quello manoscritto e dal profilo Fb.

Forse tutto quello che sta accadendo, in Yemen, in Ucraina, nel Congo, nel Mediterraneo, nel Vicino Oriente e in tanti posti nemmeno presi in considerazione e ricordati non è altro che uno dei sogni dell'orrido dio demente Azathoth; egli dorme al centro dell'universo, cullato da suoni di flauti e di campanelle e sogna i suoi sogni malati. Se si risvegliasse distruggerebbe l'universo.

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Cose viste. Incontri e pedinamenti. (I pedinamenti non ammettono che sono uno stalker, sono un riferimento al vecchio Zavattini).

Da qualche giorno ho preso l’abitudine di uscire a metà pomeriggio, nel momento in cui comincia a imbrunire, sulla via del ritorno vedo le lucine natalizie delle case dei terrazzi e dei balconi. Non mi piacciono molto, sono troppo rapide nei loro giuochi, io sono rimasto legato alle luci a intermittenza, quelle che si accendevano e spegnevano lentamente accompagnate dallo sfrigolio della resistenza interna alla spina. Era tutto, niente fantasmagorie, ma il senso di pace, di tepore familiare ti avvolgeva.

Le decorazioni luminose mi sembrano, ogni anno, sempre più tristi. Sarà la mia infelicità proiettata verso l’esterno?

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La femmina in cerca di un compagno o, più probabile, di un amante e sesso facile, mi dice ‹‹buon Natale, se non ci vediamo più...›› e io le rispondo rapido e senza fermarmi che c’è tempo e ci incontreremo senz’altro. La colpa è mia, dopo anni di freddezza e saluti cortesi ma distaccati le ho attaccato bottone e ho dato corda alle sue farneticazioni. È abbastanza stupida, fosse almeno attraente.

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[...]

Qui dovrebbe esserci un racconto troppo intimo e in cui non faccio bella figura. La scrittura social è scrittura esposta e sempre autocensurata.

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In coda alla cassa del superette canticchio, a bocca chiusa come il coro della Butterfly, Good king Wenceslaus – in questi giorni la mia canzone natalizia preferita – e poi passo a un “piri piri piri pì” in sordina molto bassa, una signora indaffarata e frettolosa mi guarda malissimo, quasi fossi un senzatetto ubriaco di quelli che bivaccano e dormono nel vicino scalo merci della stazione.

Sono io che ho perso o proprio non conosco il nuovo senso moderno del Natale.

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È più brutta la solitudine o una convivenza frustrante? Io ho sempre preferito restare solo, per tanti e non tutti sani motivi psicologici e materiali. Ora, da buon ipocondriaco anziano, la solitudine mi pesa e spaventa.

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Come ogni giovedì, alle sei e un quarto passa per la prima volta la macchina lavastrade. Tra poco si replica.

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Farneticazioni mattutine, leggendo le prime pagine dei quotidiani.

Assalto alla Cgil, condannati sette fascisti di Forza nuova.


Trump escluso dalle primarie de Colorado.


La prima pagina di Libero, as usual, fa vomitare. Suppongo che il resto non sia più appetibile e digeribille.


Scandalo!!!

"BERGOGLIO SI SCHIERA CON CASARINI", firma Fabio Amendolara per La Verità.

Avvertenza: fino da Genova 2001 ho considerato Casarini un fesso comune, un cascame fuori tempo massimo degli anni Settanta.


Allarmi!!!

"I presidi vogliono continuare a vietare i presepi", firma Paolo Del Debbio per La Verità.

Argomento un po' stazzonato dagli anni ma non si butta via niente, poi gli italiani sono così ignoranti e stupidi che vale tutto.


Il Tempo raschia il fondo del barile e dà due bastonate a Boldrini.

Lo dicevo io, Ferragni finisce come il marziano di Flaiano.


Pausa. Non c'entra nulla con la rassegna stampa.

I miei vicini hanno fatto uscire la cana Luna e si sono riaddormentati, lei è davanti alla porta e abbaia in modo lento e metodico. Ha quindici anni, deve gestire le energie.


Non ho visto, tranne le solite, grandi reazioni social all'assassinio di Samira, oggi spero di leggere qualcosa di più appassionato e interessante.


...ma la nuova Unità di Sansonetti si troverà nelle edicole? Se sì, in quali?


Secondo il manifesto "A Gaza i morti sono più di ventimila" ma è un quotidiano comunista, lo ammette lui stesso, pure un po' vetero.

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Mortaretto finale, non so se Luigi Nono approverebbe.

AL GRAN SOLE CARICO D'AMORE.

Il solstizio d'Inverno sarà nella notte tra giovedi 21 e venerdì 22 Dicembre alle 4 e 27.

sabato 2 dicembre 2023

Ferie e restauri.

Mi prendo qualche giorno di ferie e chiudo per restauri, non sto bene e aspetto che mi passi il torcicollo.