Bonus di fine anno.

…e di quelli che da un libro di cinquecento pagine, mai lette, ti sbattono sui social la frasetta di sette parole che spiega il problema vita ne vogliamo parlare?

Ultimo post di un anno disastrato.

Ascolto certi discorsi che mi farebbero drizzare i capelli in testa, se non ne avessi studiato i meccanismi decenni fa.

Nei momenti di crisi economica pesante la piccola borghesia si spaventa e s’incattivisce, mai che faccia certi discorsi quando dal tavolo cadono le briciole anche per lei.

Che brutto quando i cani di Pavlov siamo noi.

La tremenda tragedia di Agitu Gudeta ci insegna che non si può reagire come i cani di Pavlov.

Alzi la mano chi ieri sera, tra noi buoni, non ha pensato subito "l'ha ammazzata il vicino razzista". 

La perfida Albione.

Sembra che la Perfida Albione ci abbia fregato la primogenitura del Covid-19 mutante.

Nashville.

I fogli di destra restano silenti, deduco che l'attentatore di Nashville non è un musulmano ma solo un bischero comune.

Il soviet di Favale di Malvaro.

Quello che mi turba è il numero altissimo di rivoluzionari in circolazione nei social, dovrebbero esserci i soviet anche a Orero, Cicagna, Favale di Malvaro e in tutta la Val Petronio.

Letture.

Il problema di noi italiani è che leggiamo, in media, un libro ogni ventidue anni

Una volta ci informavamo su la Domenica del Corriere, poi siamo passati alla televisione e a Cronaca vera, ora guardiamo i siti curati da Gennarino Quagliarulo.

Il Bestio colpisce ancora.

C'era bisogno che Il Bestio si facesse fotografare mentre bacia i senzatetto per capire che è un miserabile?

Misantropie natalizie.

Oggi tutti buoni, tutti benauguranti, tutti empatici, dal ventisette tutti a pregarci accidenti.

Che odore insopportabile di sepolcro imbiancato male.

Buone feste.

Fratelli d'Italia mi augura buone feste e il mio buonumore svanisce di colpo.

Alessandro Sallusti.

L'ultima ipotesi sulla morte del ginecologo a Milano è che si sia suicidato.

Il Giornale del 20 Dicembre 2020 si affrettò a titolare:

"Sgozzato per strada a Milano

Caccia ai rapinatori nordafricani".

Chissà se Alessandro Sallusti ha qualcosa da dire? 

Libero quotidiano.

Libero considera i suoi lettori dei deficienti?

"Gesù bambino portaci il vaccino".

*

Il rivoluzionario Paolo Becchi vuole un "Natale senza catene" e violerà i divieti perché la sua "libertà vale più di 400 euro".

Buffoni insopportabili.

Giorno di magra, questo passa il convento e poi oggi sono parecchio distratto.

Le distopie di Libero.

"Chi ha rinunciato a curarci

L'Ue non ha comprato vaccini".

*

Libero sgodazza come durante tre ore di sesso acrobatico:

"Il calendario del Duce va sempre più a ruba".

Il magico mondo della Rete.

Leggo, sotto a un saggetto dedicato a Trump e alla stupidità del potere, un furente scambio di opinioni tra persone a cui "puzza il buonumore".

Uno bacchetta l'altro, "si scrive Orbán e non Obràn" ma poco sopra lui stesso ha scritto: "giornalista del Whashington Post...".

Paul e Ringo, gli zii.

Da ieri ascolto, a loop, il nuovo disco di Paul McCartney. Causa epidemia, lo ha registrato tutto da solo nello studio di registrazione casalingo. La situazione ricorda, alla lontana, i dischi del 1970 e del 1980.

Il livello delle canzoni è quello dignitosissimo di un quasi ottantenne che suona da più di sessanta anni, sa quel che fa e lo sa far bene.

Nel frattempo ho scoperto cha tra qualche mese, Marzo 2021, uscirà anche un ep di zio Ringo Starr.

Il vecchietto migliora con gli anni, anche perché come aiutanti non sceglie mica dei frilli. 

Ancora sul giornalismo italiano.

 La sobrietà del noto foglio. Sempre più british.

"IL GOVERNO È IMPAZZITO

La gente disperata fugge".

*

Ad Azzurra Barbuto non la si fa.

"Finse aggressione omofoba, coppia gay condannata".

Le grandi firme del giornalismo italiano.

Gli scoop di Azzurra Barbuto.

"In Emilia Romagna vietato recitare il rosario".

*

"VERSO LA DITTATURA

Il mondo ‹‹migliore›› che sogna il Papa è poco cristiano". Firma Silvana De Mari. 

Compagni duri e puri all'epoca dei social.

...poi ci sono quelli che se la tirano da "compagni rivoluzionari" e condividono roba da siti di estrema destra senza nemmeno rendersene conto.

Il magico mondo dei social.

Un gruppo di cinefili nostalgici propone una breve sequenza di un film di Veronica Lake.

Fb, che conosce la mia enorme ignoranza in fatto di lingue straniere, mi traduce automaticamente la didascalia: "Lago di Veronica e Alan Ladd...". Sorrido, tempo fa trasformò Dolores del Rio in "i dolori del fiume".

Forse non tutti sanno.

Alessandra Mussolini, che ora si guadagna la pagnotta facendo come lavoro la "nipote del duce", tentò in giovane età di seguire le orme della zia e di fare la "nipote di Sophia Loren". Memorabile la sua partecipazione a Noi uomini duri, in cui concupisce con gusto un non ancora decrepito Enrico Montesano.

Prima dei vent'anni, memore del babbo jazzista, la fanciulla tentò anche la carriera musicale, incise un ellepì in Giappone. Il dischetto passò abbastanza inosservato ma adesso, dopo quasi quattro decenni, i collezionisti di vinile lo valutano tra gli ottantacinque e i centoquarantadue euro. 

Generali senza esercito.

La Verità piazza in prima pagina, con corredo di fotina, un'intervista a Carlo Calenda.

In caso di elezioni anticipate quanti voti prenderebbe l'ex giovane Renzi?

Visto che mi trovo a passare di qui, vi informo che l'avvocato Taormina ha messo su un carrozzone di nome Italia libera.

Notizie di Cambiamo?

...

Temo che i social non facciano bene alla mia misantropia.

Piazza Fontana.

12 dicembre 1969, cinquantuno anni fa, Piazza Fontana a Milano. Dicono che quel giorno perdemmo l'innocenza, secondo me l'avevamo già persa.

Diciassette morti, ottantotto feriti, tutte le vite sconciate dei parenti delle vittime, più tre o quattro morti nelle vicende successive: Giuseppe Pinelli, Cornelio Rolandi, Luigi Calabresi.

Nessun colpevole, siamo invecchiati aspettando.

I morti di quel pomeriggio:

Angelo Scaglia

Attilio Valè

Calogero Galatioto

Carlo Gaiani

Carlo Garavaglia

Carlo Perego

Carlo Silva

Eugenio Corsini

Gerolamo Papetti

Giovanni Arnoldi

Giulio China

Luigi Meloni

Mario Pasi

Oreste Sangalli

Paolo Gerli

Pietro Dendena

Vittorio Mocchi

Salvatori della Patria e santi subito.

È da ieri che penso a Gino Bartali, al Tour de France e all'Estate del Quarantotto, chissà come mai? 

Cancellare il novanta per cento di quello che si scrive è una cosa buona.

Continuo a leggere gli articoli di Fulvio Grimaldi, quelle lunghe sbrodolature che pubblica sul suo blog, mi obbligo a sorbire i suoi minestroni nauseanti per confermarmi nella convinzione che cestinare il novanta per cento di quello che si scrive è una cosa buona e giusta.

Calippo all'amarena.

Faccio una visita di controllo al sito per odiatori di donne, quello che regala energia orgonica agli onanisti più incalliti, subito mi appare una bella e inesauribile collezione di foto di fanciulle in fiore, già un pochino sfiorite, che usano falli multietnici e di dimensioni varie a mo' di calippi.

Ricordate il simpatico ghiacciolo degli anni ’80 e ’90? Quante salaci battute e risate grasse quando lo assaporava la nostra amica più sportiva!

Misantropia.

Il mio cellulare è guasto da quasi un mese, qualcuno ancora mi chiede come mai non faccio nulla per sostituirlo.

All'alba.

All'alba, mentre lo scacciaspiriti ripete le sue melodie lente, riappare, desolante come sempre, l'orizzonte scheletrico del mondo.

Il vento sbatte e chiude le gelosie delle mie finestre. Sembra di essere in un vecchio film della Hammer.

Aspetto che compaiano, da un momento all'altro, Vincent Price e Peter Cushing.

Da domani cambio argomento, lo prometto.

Libero è talmente stupido che fa tenerezza.

"Ci voleva lo zar per fermare il Covid

Putin vaccina tutti. Gratis".

*

Doppia citazione cinefila de il Fatto Quotidiano.

"Fontana, la tragedia di un uomo ridicolo", titolo corredato con un fotomontaggio da Totò, Peppino e la malafemmina.

È finita.

Nel magico mondo dei social circola da qualche ora questa dichiarazione di Domenico Arcuri: "vaccineremo anche i migranti, hanno gli stessi diritti degli italiani", ho tentato di leggere qualche commento ma quasi subito i conati di vomito sono diventati troppo violenti e ho smesso.

L'emergenza doveva migliorarci ma, se devo essere serio e sincero, credo che per noi italiani e per il nostro paese sia finita.

Che ve lo dico a fare?

A volte Libero fa tenerezza.

"SIAMO DISCRIMINATI

Italiani chiusi in casa

Clandestini a spasso".

*

Gli scoop de il Giornale.

"...Grillo torna super comunista".

**

Fausto Bertinotti e Paolo Guzzanti, noti campioni di credibilità e autorevolezza, discutono di patrimoniale sulla prima pagina de Il Riformista.

"Io dico Sì. Io dico No

Ricchi e poveri:

il dilemma della patrimoniale".

Buonisti del cazzo vs razzisti di merda.

Suppongo di essere diventato un "buonista del cazzo" sei anni fa, era la calda e inutile Estate del 2014.

Durante una discussione un lettore del Corriere, interessante personaggio ringhioso con il cervello parecchio obnubilato, mi avvertì che "nei forni, insieme ai miei amici zingari, c'era un posto anche per me".

Misantropia e Covid.

...ma l'epidemia non doveva farci migliori?

Chiedo per un amico misantropo.

Il giornalismo italiano.

Pare, secondo il consueto vaticinio senile di Feltri padre, che il comunismo sia peggio del Covid.

*

Finalmente un titolo maschio e virile!

"Tra virus e femminismo il sesso (etero) è morto".

Firma Marcello Veneziani.

Patrimoniale.

Dopo quasi una settimana di clausura sono sceso in centro per delle commissioni "inderogabili", che poi ho derogato a causa dell'affollamento.

Mi diverto ad ascoltare pezzi di discorsi dei passanti che incrocio per la via, la gente peggiora. Oggi percepisco un vago terrore per la PATRIMONIALE!!!

Giornalismo in stato comatoso.

Combo de il Giornale.

"FOLLIA DI NATALE

L'Europa vieta la messa

E l'Italia spalanca le porte agli immigrati".

*

"La legge sul divorzio oggi compie 500 anni".

Fonte: pagina Fb de la Repubblica.