Silvio Berlusconi propone un "governo dei
migliori", suppongo siano, tra gli altri, quelli che assimilarono una ragazza marocchina un po' sbandata alla nipote di Mubarak.
Che fine avranno fatto Ruby e Nicole Minetti?
Silvio Berlusconi propone un "governo dei
migliori", suppongo siano, tra gli altri, quelli che assimilarono una ragazza marocchina un po' sbandata alla nipote di Mubarak.
Che fine avranno fatto Ruby e Nicole Minetti?
Stamani i fogli di destra sgodazzavano come porcellini in calore per la
lite tra Zingaretti e Concita De Gregorio.
Il fratello di Montalbano ha dato botta di
"radical chic" all'ex direttora dell'Unità.
La mia solidarietà, in quanto "antifascista salottiero", va tutta alla signora De Gregorio.
È successo stamani a Prima pagina, un ascoltatore renziano, molto tifoso e quindi poco obiettivo, telefona in diretta: "se avesse vinto il sì...".
Il problema è questo, non si domandano perché il sì
ha perso.
Anni fa, dopo ogni sconfitta, la frase automatica era
"non ci hanno capito", mai "non siamo stati capaci..." o
peggio "abbiamo detto delle stupidate".
È passata abbastanza sotto silenzio la morte, a inizio
Gennaio, del poeta operaio Tommaso di Ciaula. Aveva quasi ottanta anni e da
tempo usufruiva della "Legge Bacchelli".
Lessi il suo romanzo autobiografico "Tuta blu. Ire, ricordi e sogni di un operaio del Sud" venticinque anni fa, lo aveva pubblicato Feltrinelli nel 1978 nella collana Franchi narratori, almeno così mi sembra di ricordare.
"BRUNA, simpatica 25enne desiderosa affetto, priva conoscenze, sposerebbe buono, alto, serio, ottima posizione, mass. 35enne. Serietà."
Annuncio pubblicato su Avanti! del 29 Gennaio 1946. Per
l'epoca la ragazza bruna e simpatica era quasi al limite del zitellaggio e,
data la guerra appena finita, gli uomini validi e gagliardi erano un po'
calati, avrà trovato marito?
L'annuncio costava dodici lire a parola, in totale
l'aspirante fidanzata ne spese centonovantasei.
GENTE CHE VA, GENTE CHE VIENE.
Ieri il senatore Luigi Vitali ha lasciato Forza Italia
per passare ai "Responsabili".
Oggi, dopo una notte tormentata, il senatore Luigi Vitali ha lasciato i "Responsabili" per tornare a Forza Italia.
Sobrio e misuratissimo il titolo de Il Riformista:
"C'È UN POTERE OCCULTO E ILLEGALE CHE DOMINA
L'ITALIA: SI CHIAMA MAGISTRATURA".
*
...ma il culto della personalità non era una cosa da
comunisti?
Prima pagina di Libero:
"Pensa alla gente e non alla casta
La Moratti è la nostra lady di ferro".
Pare che il futuro premio Nobel per la medicina Albano Carrisi, in arte Al Bano, abbia dei dubbi sui vaccini. "Non c'è da fidarsi", ha confidato l'insigne luminare al giornalista Mario Giordano.
Grazie al giovane Renzi, quella gran cima d'uomo, politico troppo intelligente per noi gattini ciechi, rischiamo di trovarci Il Bestio al governo e Berlusconi presidente della repubblica. Per buon peso, lui rischia di non entrare nemmeno nel nuovo parlamento.
Ricordo nonno Nicolò quando mi diceva, per sbertucciarmi, "tu per colazione mangi pane e volpe".
Guido Rossa, Genova 24 gennaio 1979.
Più di quattro decenni fa un gruppo di imbecilli
velleitari e presuntuosi, incapaci di una qualsiasi analisi politica sensata,
si autonominò avanguardia cosciente del proletariato e incominciò, senza aver
nessuna delega da nessuno, la rivoluzione. Da malconsigliati e inetti quali
erano non si resero conto che probabilmente facevano molto comodo a chi
credevano di combattere e che forse erano eterodiretti.
Pensavano di fare la rivoluzione per la classe operaia
e quando incontrarono un operaio che non la considerava rivoluzione, non si
chiesero se, visto che gli operai non li seguivano, stavano sbagliando.
Uccisero semplicemente l’operaio.
Persone piccole e ignobili.
Ecco, oggi giornata fiacchissima, poche letture, nessuna scrittura, nemmeno un piccolo appunto. Butto giù qualche bagatella innocua adesso, giusto per mantenere il ritmo ma niente di serio.
Emanuele Macaluso, a oltre
novanta anni, scriveva qualcosa ogni giorno ma lui era di un’altra tempra. Epoca diversa, generazioni diverse.
A proposito un altro Emanuele, l'ultimo esemplare degli aspiranti re d’Italia, ha chiesto perdono a nome della famiglia per le leggi razziali del ’38.
Penserà mica di mettersi in politica?
Alan Freidman sta invecchiando molto male, è probabile che non si sia mai ripreso dalla notte delle elezioni di quattro anni fa.
Libero: "Per fortuna Putin ci dà il suo Sputnik".
L'adorazione dei quotidiani di estrema destra per una
ex spia del Kgb, insomma per un comunista, è una cosa interessante e
inspiegabile.
*
Secondo Azzurra Barbuto "La mascherina ci
impedisce di conversare".
Io con la mascherina ci corro ma si sa che sono un aspirante
ironman.
"L'onorevole Polverini è passata dalla camicia nera alle mutande rosse". Firma, per Libero, il vergognoso Francesco Specchia.
Azzurra Barbuto, firma di prima pagina di Libero, sente "aria di rivoluzione" nei ristoranti.
*
Fantastico il livore de Il Tempo, quotidiano
parafascista, contro Renata Polverini, fascista ripulita.
Mi piacerebbe organizzare una bella convention, notate come scrivo moderno, di radical chic, cattocomunisti, antifascisti salottieri, zecche varie e, ça va sans dire, di buonisti del cazzo.
Una senatrice di Forza Italia ha definito poco fa il suo capo "un vero statista". Le ricordo che il "vero statista" obbligò il Parlamento a votare che era possibile confondere una sbandata marocchina con la nipote di Mubarak.
Stamani ascoltavo da un bootleg, suppongo semiufficiale, il concerto di Joni Mitchell al Newport folk festival del 19 Luglio 1969.
Sul mio viso, un tempo piacevole, è apparso un brevissimo, tiepido e nostalgico sorriso.
In Giorgia Meloni, fascista ripulita, che dice ‹‹Noi, ultima speranza di democrazia›› sta tutta la decadenza italiana.
Ascoltata stamani, poco prima dell’alba, a Prima pagina. Un ascoltatore telefona in trasmissione e ammannisce a tutti noi, poveri gattini ciechi, la sua inossidabile Verità: "su Youtube e su Facebook c'è la realtà...".
Secondo Il Tempo, quotidiano simil-fascista di Roma, con il Covid sono diminuite le visite e le cure mediche, "triplicati gli infarti letali" e "aumenteranno i casi di cecità".
La noia del lockdown incrementa l'onanismo adolescenziale?
Secondo Nando Pagnoncelli, il sondaggista numero uno in circolazione, in
questo preciso momento Italia viva tocca il 2,4%.
Matteo Renzi è riuscito a scendere, in meno di sette
anni, dal quarantuno scarso a meno del tre per cento. Nessuno, nella storia
della Repubblica, riuscì a tanto.
La vecchia, ora rimpianta, DC impiegò quarantaquattro anni per passare dal 48,51 al 29,66 per cento.
Un ascoltatore settantenne telefona a Prima pagina e definisce, quella attuale, la peggiore classe politica della storia italiana, egli omette, però, di ricordare che anche noi siamo i peggiori italiani della storia.
Verso l'alba.
Volevo commentare il bischero fiorentino ma mi dà più gusto ascoltare un disco di canzoni di Natale cantate da un coro di bimbi giapponesi, roba degli anni Ottanta.
Ieri cinquecento morti e, più o meno, quattordicimila nuovi positivi, d'altra parte, lo scrivevo già due anni fa, l'Italia riesce a essere un paese ridicolo anche nelle tragedie.*
Primo pomeriggio.
Ho appena sentito una giornalista definire il Conte II, ora in crisi, "governo di centrosinistra". Mi scappa da ridere.
*
Sera.
Adolfo Rebuschini, il ragioniere Casoria, Alberto Nardi e, forse, il marchese Stucchi sono i veri rappresentanti degli italiani.
Dovrei commentare il bischero fiorentino ma ho appena collegato il portatile all'impianto hifi e ascolto la cover di Killing me softly cantata dalla brava Lara Saint Paul.
La butto lì. Secondo me, in caso di elezioni, non lo vota nemmeno Agnese.
Comunque, lo confesso, Scalfarotto già mi manca.
Che fine avrà fatto il ragazzo tossico che accattonava nel sottopassaggio stradale vicino alla stazione Brignole? A ogni semaforo rosso si avvicinava alle auto e chiedeva cento lire, poi si rivolgeva ai pedoni che aspettavano di attraversare e chiedeva anche a loro cento lire. Una sera li chiese anche a me, ero con A*** e Gr***, andavamo al palasport, non ricordo più se c’era il concerto degli Area, orfani di Demetrio, o del Banco. Sono fatti di quaranta e più anni fa, era l’Autunno del Settantanove, tutt’intorno era lo sfacelo. Onestamente non credo che il ragazzo tossico che accattonava sia sopravvissuto alla boa del decennio.
Ho scoperto che Bagatelle non è così deserto come immaginavo. Anche il giorno di Natale lo hanno visitato in sedici. La noia natalizia, suppongo pomeridiana, mordeva forte.
I social sono merda da spalmare sul pane e lo è anche, almeno, il settantacinque per cento della Rete.
Carcere di ***. Dicembre 1973, giornata di visita.
Un giovane ergastolano, non ho informazioni sul perché
è già condannato a “fine pena mai”, parla con la Madre: “ti assicuro, da qui in un modo
o nell’altro me ne vado”.
Gennaio 1974, non molto lontano dal carcere di ***.
Il giovane ergastolano è a terra, coperto malamente da un lenzuolo. Tutt’intorno un agitarsi di poliziotti, carabinieri e qualche volontario della Croce bianca. Il ragazzo per evadere ha disarmato un secondino e lo ha ucciso. Quando i poliziotti lo hanno intercettato ha scaricato il caricatore contro di loro. Una raffica di mitra lo ha raggiunto e lui si è sparato alla tempia l’ultimo colpo rimasto nella pistola.
Fine di una fuga mal congeniata, fine di una vita già smembrata.
Faccio una ricerchina su un fatto di cronaca nera di oltre cinquanta anni fa, è rimasto irrisolto e di tanto in tanto se ne riparla.
La cronaca nera vintage mi diverte e mi rilassa, sarà per il bianco e nero seppiato delle foto o per il piacevole retrogusto amaro che lascia in bocca, chissà?
Leggo, in un giornale on line abbastanza quotato, che la ragazza uccisa era "una escort d'altro bordo" e smetto immediatamente la lettura.
Ometto di citare il nome della "giornalista"
che ha partorito questa perla nera, tra l'altro è appunto specializzata in fatti di sangue.
"Escort d'altro bordo"! Ma si può?
Oggi Il Bestio girava con la foto di Paolo Borsellino sulla mascherina, per tutto il mese d'Ottobre ne ha sfoggiata una con la scritta "Trump". Non scriverò nulla sulla sua collezione di felpe con i nomi di mille e mille città (gli mancano giusto quelle di Favale di Malvaro, Gattorna e Barbagelata), sui cappelletti da deficiente, sempre con la scritta d'ordinanza sulla visiera e sui suoi vari travestimenti.
Il Bestio non è altro che un opportunista, un
miserabile senza un minimo di moralità.
Ieri sera ero molto triste ma non stupito, mi aspettavo da Novembre che sarebbe successo e credo non sia ancora finita.
Visto il livello dei post "seri" che circolano nel magico mondo dei social, consiglio a tutti di dedicarsi per qualche mese al vanverismo dadaista. È una buona pratica per disintossicarsi.
Allerta! Allerta!!!
"I comunisti si nascondono ma fanno ancora
danni".
Firma Filippo Facci.
Dalla strada arriva un canto blandamente etilico. Un adolescente sfida il coprifuoco e il contagio, modula sicuro e tranquillo parole e versi. La fiducia inossidabile nella sua immortalità lo fa forte e sbruffone.
Poco fa volevo chiedere a un’amica Fb, dopo aver letto un suo post particolarmente sconnesso, se ha esagerato con le libagioni di Capodanno.
La Verità. Benaltrismo allo stato puro in prima pagina.
"Vanno a caccia dei cenoni
Intanto a Capodanno i rom devastano l'ospedale".
All'alba del primo giorno si aspetta uno iato che non
arriverà.
Solo rumore di pioggia fitta e senza senso.