Il signor presidente del consiglio dei ministri, signora Giorgia Meloni, ieri è riuscito a condannare le leggi razziali del 1938, le ha definite una macchia indelebile, senza citare il fascismo e, quindi, senza condannarlo. Onestà intellettuale obbliga a dire che il signor primo ministro, signora Giorgia Meloni, è incidentalmente il capo (o la capa?) dei fascisti ripuliti.

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