Vermicino.

Temo che l'Italia sia condannata a rimanere eternamente quella di Vermicino 1981.

Appunti e domande all'alba.

I nostri quotidiani hanno descritto per giorni il Coronavirus come una sorta di Ebola potenziata con il Colera e la Peste, il tutto "agitato, non mescolato". E ora consigliano di darci una calmata.

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Apprendo ora che le Sardine parteciperanno ad Amici e io, noto snobbone, duro e puro irredimibile, sorrido nauseato.

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Ora che ci penso, anni fa anche il giovane Renzi partecipò ad Amici, non ricordo più se sfoggiava un Bomber o il Chiodo.

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Pensandoci ancora meglio, ricordo che molti anni il sindaco del paesello che mi ospita si fece intervistare dal Gabibbo. Sì, proprio il pupazzo di velluto rosso.

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...ma il presidente della Regione Lombardia sa di esserlo o crede di essere un cabarettista?

Playboy d'annata.

Quarantasette anni fa, sul numero febbraio-marzo 1973 di Playboy si poteva leggere un'intervista al poeta Evtuscenko, racconti di Italo Calvino, Malamud e Luigi Malerba, un articolo di Roberto Leydi e uno scritto di Rodolfo Wilcock.

Naturalmente le pagine più maneggiate erano quelle con le foto di Simonetta Stefanelli e Lenna Sjööblom, entrambe ormai dimenticate da decenni.

Il rating degli italiani.

Non credevo fosse possibile, ieri ho abbassato il rating degli italiani da BBB a junk.

Coronavirus vs Aids.

Il Coronavirus? Ho un'età, ho visto di tutto, di più e di peggio.

Qualcuno si ricorda quando l'Aids, all'inizio degli Ottanta, ci stroncò la libido per anni?

Questo pazzo, pazzo, pazzo, mondo dei social...

Questo è un annuncio che ho letto in un social "per conoscere gente nuova": "Credente in Dio, singola, relazione seria, incinta 6 mesi, solo uomini di età superiore ai 40 anni. NON VOGLIO: uomini del mio paese, amicizia, maniaci o pazzi".

La ragazza è abbastanza carina e, dalle foto, sembra equilibrata, almeno non appare avere sindromi psichiatriche, le ho fatto gli auguri per la gravidanza per non dirle quello che penso di lei.

Tempi duri per gli ipocondriaci.

Certo che per noi ipocondriaci è un periodo di superlavoro, io non ho avuto nemmeno un attimo per sentire i sintomi dell'infarto.

Per favore...

Non confondete il sesso con quello che vedete nei porno.

Poco prima dell'alba.

Sono un uomo molto intuitivo, uno che riesce quasi sempre a leggere le persone. Talvolta quello che leggo mi terrorizza.

Il boom.

Il boom, film del 1964 con Alberto Sordi, regia di Vittorio De Sica. Lo sto guardando da ieri, ormai guardo i film in due rate. È uno di quei non tanti film italiani che intuivano la fragilità di un miracolo economico drogato e solo apparente, altri prodotti. più numerosi e meno critici, contribuirono alla favola degli anni Sessanta come una vacanza continua. Mi viene in mente L’ombrellone di Dino Risi, regista molto discontinuo, un filmino già forse accettabile e con dei dubbi appena accennati.

Letture segrete III

La rosa non ha un perché, essa fiorisce perché fiorisce, non bada a sé e non chiede se la vedono.

Angelus Silesius

Mi ricordo, sì mi ricordo.

Giusto quarantatré anni fa, come oggi, iniziava a Bologna il Settantasette (l'anno breve che terminò il 25 settembre sempre a Bologna).

Io già giravo per le strade e onestamente, giuro che non ho mai smesso di ragionarci sopra, continuo a capirne poco. Ancora oggi ne parlo mal volentieri perché sospetto che fosse il funerale di una generazione e non una festa.

Qualche cultore della memoria, più reduce che aspirante storico, ne parla con toni epici, manco si fosse stati i Mille di Garibaldi o i trecento "giovani e forti", credo sia la nostalgia dei vent'anni a parlare.

Di quei giorni il ricordo più nitido che mi rimane è quello di me che aspetto, verso sera, la ragazza dolce e fragile davanti al suo ufficio.

Letture segrete II.

"Non vi è nulla che ti muova: tu stesso sei la ruota, che scorre da se stessa e non trova pace."

Angelus Silesius

Letture segrete.

"Uomo, finché tu sei, sai, ami ed odi qualcosa, non hai gettato ancora, credimi, la tua soma."

Angelus Silesius

Un mio post social.

Sono solo farneticazioni di un vecchio rantegoso, non datemi botta.

Tra l'altro, Fb mi ha tolto gli unici due sfondi colorati che uso e devo lanciare i miei post nudi e crudi o, se preferite, al freddo e al gelo (due riferimenti culturali pop al prezzo di uno).

Appunti scritti all'alba ascoltando la prima rassegna stampa e, lo ammetto, dormicchiando un pochino.

La Verità inizia a interessarsi di Elly Schlein, rea di criticare troppo l'Orrido e di avergli fatto fare una brutta figura in televisione, per ora ci informa che è "bisex" poi si vedrà. Il Metodo Boffo richiede tempo e costanza.

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Libero, in mancanza di ispirazione, si butta sugli evergreen, roba che non passa mai di moda. Filippo Facci, l'uomo dalla sempiterna espressione schifata, ci informa che "migliaia di extracomunitari ci invadono", Azzurra Barbuto ribadisce che le donne "spesso si odiano".

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ULTIMA ORA!!! GLI SCOOP DE IL GIORNALE.

Il virus è una tragedia del comunismo.

Povero Indro.

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Noto che i cinesi incominciano a sparire dalle prime pagine dei quotidiani. Poveri untorelli.

Da domani tornano negracci islamici e rumeni stupratori affetti da priapismo pernicioso.

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Papa Francesco ha ricevuto Lula e a Bolsonaro è andata per traverso la cachaça.

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Duello in punta di fioretto tra Trump e Bloomberg.

- Mini Mike, sei un nano.

- Buffone, fallito, hai ereditato un patrimonio e lo hai dilapidato in affari sbagliati.

La citazione non è virgolettata perché l’ho fatta fidandomi della mia memoria assai fallace.

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Altro non vi saprei narrare…

Magico mondo dei social.

Sui social, sempre più spesso, evito di scrivere commenti e cancello tantissimi miei post per non irritare suscettibilità incontrollabili ed evitare discussioni inutili o liti furibonde e sanguinose.

Una storia di provincia.

Ero molto preso, non dico innamorato che è un'altra cosa, la coprivo di attenzioni, le donavo la mia completa dedizione.

Lei ripeteva “sai, esco da una storia pesante, cerca di capirmi, stammi vicino… ti voglio bene, meno male che ci sei, ma non sono pronta, devo superare la crisi”.

Accettai la situazione, le restai vicino con discrezione, anche quando aveva strani segni sul collo malamente coperti da un foulard a fiorami rossi.

Un giorno mi disse che era incinta. Il bimbo non poteva essere mio.

Aveva superato la crisi proprio nell'unico momento che non le stavo vicino.

È una storia vecchia, trenta anni fa o poco più, alla fine degli Ottanta in provincia accadeva anche questo.

Il Giorno del ricordo.

...ma se nel Giorno del ricordo io mi ricordo anche dell'isola di Arbe e di Ruža Petrović, la partigiana croata, a cui i fascisti cavarono gli occhi, sono più negazionista o più benaltrista?

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A quando il Giorno del ricordo dei crimini italiani in Etiopia?

Do you know Debre Libanos?

Ah, già che mi trovo, qualcuno si ricorda della battaglia di Amba Aradam, quando usammo i gas?

L'alba. Piove, gli uccelletti del giardino non si fanno sentire e solo lo scaccia spiriti segue una sua tenue melodia.

Razzismo, fascismo, antisemitismo sono solo un cumulo di merda.

Racism, fascism, anti-Semitism are just a pile of shit. Lo scrivo anche in inglese, nel caso qualcuno non capisse l’italiano.

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La prima pagina de La Verità lascia senza fiato per quanto è stupida.

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Il lato frivolo di Libero:

"Il baffo è fuori moda, ma minaccia di tornare".

A questo proposito, ricordo che oggi Mark Spitz compie settanta anni, in un'altra epoca il ragazzotto americano fece sognare molte mie coetanee. Era giovane e gagliardo, pieno di muscoli non esagerati, sfoggiava un paio di stupendi baffetti da sparviero. Ho cercato di copiare quei baffi per anni, visto che per la tartaruga non c’era verso, i risultati erano sempre scarsi, invece che da sparviero i miei erano da peone messicano.

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Così, giusto per sapere di cosa parliamo quando parliamo di quello che succedeva nell'immediato dopoguerra, un consiglio bibliografico: Keith LOWE,  Il continente selvaggio. L'Europa alla fine della seconda guerra mondiale, Laterza, Bari-Roma 2014.

È buona norma non trasformare la Storia in un bastone e non usarla come randello per fare politica.

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Ho appena scoperto una casa editrice di fumetti fascisti. In Italia non ci facciamo mancare nulla.

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Oggi tutti critici cinematografici? Se serve uno storico del cinema io sono disponibile. Citofonatemi.

All'alba, dopo una notte di luna piena.

Dai commenti social sul festival capisco che il mollichismo farà danni ancora per molto tempo.

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Sembra che gli italiani siano dodicesimi nella classifica mondiale dei popoli ignoranti. È uno scandalo, siamo fuori dalla coppa Uefa! Bisogna esonerare subito l’allenatore.

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All'alba, mezzo addormentato e come sempre tutto rimbambito, credevo che il festival lo avesse vinto Eumir Deodato.

...ma perché Sanremo è Sanremo?

Il festival, osservato dalla giusta distanza, mi sembra la solita baracconata insulsa.

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Dopo gli schiaffi tra Sgarbi e D'Agostino, alle liti in televisione non ci crede più nessuno. Per favore, evitiamole.

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Che belli i tempi quando Pippo Baudo salvava l'operaio suicida per protesta o abbracciava Cavallo pazzo.

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Non fa un po' pena il rocker attempato e finto rivoluzionario che canta Cuore matto?

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Quando affidarono a Rita Pavone la commemorazione di Woodstock mi resi conto che per noi era proprio finita.

Farneticazioni prima dell'alba.

Se i Ricchi e poveri sono gli Abba nostrani, il Quartetto Cetra è i Manhattan Transfer.

Grandi dubbi esistenziali all'alba.

...ma la canzone più brutta di Paul McCartney è Ebony & ivory o Say say say?

la Storia e la torta.

Come ripeto sempre in questo periodo dell'anno, ricordiamoci che la Storia è una torta da mangiare tutta, non possiamo tagliare solo la fetta con due ciliegine e lo sbuffo di panna perché ci piace tanto.

Non ci sono più le reunion di una volta.

Ho aspettato per dieci anni, dal 1970 al 1980, la reunion dei Beatles, dopo la morte di John Lennon mi sono rassegnato, ora dovrò accontentarmi della reunion dei Ricchi e poveri.

Quel dommage!

Bagatelle all'alba, proprio niente di speciale.

Secondo l'Eurispes il 15,6% degli italiani non crede alla Shoah. Ieri ho fatto una passeggiata in centro, avrò incrociato duecento persone, devo dedurre che almeno trenta erano dei deficienti?

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Era il 22 Febbraio del 2019, poco meno di un anno fa, Il Messaggero ci informava che in Italia l'influenza "normale" aveva provocato novantacinque morti (95) e colpito sei milioni di persone (6.000.000). Non ricordo paranoie come quelle di questi giorni, evidentemente la già poca intelligenza degli italiani va, viepiù, affievolendosi.

Cito Il Messaggero, non perché sia il mio quotidiano di riferimento, solo perché è la prima fonte più o meno attendibile che ho trovato nel minuto di ricerca in Rete, se vi informate su Voxnews o siti consimili non è colpa mia.

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Tra tutte le belinate che potevate la quarantena degli alunni cinesi è la più grossa. Ma siete tarlucchi o cosa?

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Grande figura da peracottari dei Democratici alle primarie dello Iowa. Devono ricontare a mano tutti i voti.

Appunti all'alba, proprio bagatelle.

La Verità, Libero, il Fatto, Il Giornale, sono fogliacci tristi, veramente tristi.

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La Repubblica le chiama "angeli del virus", Il Secolo XIX "scienziate".

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All'alba ascolto Brown rice di Don Cherry, un disco del '77. In quegli anni io, Carmelo, Franco, Riccardo, Andrea e Betty tentavamo di fare una musica simile. Un ibrido tra la psichedelica misticheggiante e la musica etnica con, per sentirci proprio avanguardisti, uno spruzzo di musica cosmica tedesca.

In questo appunto va colta tanta autoironia e tenerezza per il tempo andato.

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Gli islamici, quasi scomparsi dai giornali, ringraziano i cinesi.

Un po' per uno in braccio alla mamma.

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A VOLTE RITORNANO.

La Verità intervista Ignazio La Russa.

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Noi italiani abbiamo un problema: contempliamo solo il nostro ombelico.

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Non bastoniamo troppo Iva Zanicchi per la battuta sciocca sui cinesi. È Iva Zanicchi mica Hannah Arendt.

Palindromi.

Oggi è data palindroma, 02 02 2020, non ricamiamoci troppo, per favore non facciamo melassa New age.

Io non guardo Sanremo.

Mi spiace non posso aderire al iononguardosanremo, l'ultimo festival che ho seguito di mia sponte fu vinto da Nada e Nicola di Bari che cantavano, mi sembra, Il cuore è uno zingaro. Nell'estate di quello stesso anno divenni, in fatto di musica, uno snobbone tremendo e chiusi tranquillamente con Sanremo.

Strana fauna dei social.

Certi utenti dei social devono avere una fiacca tremenda, del tipo che si augurano di morire per riposare, solo pochissimi controllano la data di quello che leggono e condividono.

Gente che poi discute o si scandalizza con anni di ritardo.