sabato 8 febbraio 2020

...ma perché Sanremo è Sanremo?

Il festival, osservato dalla giusta distanza, mi sembra la solita baracconata insulsa.

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Dopo gli schiaffi tra Sgarbi e D'Agostino, alle liti in televisione non ci crede più nessuno. Per favore, evitiamole.

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Che belli i tempi quando Pippo Baudo salvava l'operaio suicida per protesta o abbracciava Cavallo pazzo.

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Non fa un po' pena il rocker attempato e finto rivoluzionario che canta Cuore matto?

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Quando affidarono a Rita Pavone la commemorazione di Woodstock mi resi conto che per noi era proprio finita.

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