giovedì 13 febbraio 2020
Una storia di provincia.
Ero molto preso, non dico innamorato che è un'altra cosa, la
coprivo di attenzioni, le donavo la mia completa dedizione.
Lei ripeteva “sai, esco da una storia pesante, cerca di
capirmi, stammi vicino… ti voglio bene, meno male che ci sei, ma non sono
pronta, devo superare la crisi”.
Accettai la situazione, le restai vicino con discrezione, anche
quando aveva strani segni sul collo malamente coperti da un foulard a fiorami rossi.
Un giorno mi disse che era incinta. Il bimbo non poteva
essere mio.
Aveva
superato la crisi proprio nell'unico momento che non le stavo vicino.
Lei ripeteva “sai, esco da una storia pesante, cerca di
capirmi, stammi vicino… ti voglio bene, meno male che ci sei, ma non sono
pronta, devo superare la crisi”.
Accettai la situazione, le restai vicino con discrezione, anche
quando aveva strani segni sul collo malamente coperti da un foulard a fiorami rossi.
Un giorno mi disse che era incinta. Il bimbo non poteva
essere mio.
Aveva
superato la crisi proprio nell'unico momento che non le stavo vicino.
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