lunedì 9 marzo 2020

Nel segno di Roma.

Oggi non avevo commissioni da fare in paese, sono rimasto ritirato a casa. Brutta la vita del cinefilo, ho guardato film Peplum tutto il giorno.

Nel segno di Roma è la classica "stupidata in ghiaccio" ma la regina Zenobia è Anita Ekberg, pre Dolce vita, al massimo del suo splendore. Capricciosa, come tutte le regine dei film, guarda Marco Valerio prigioniero e sembra pensare "questo me lo pappo io, tanto a me chi mi controlla...".

Tra gli interpreti, tutti specializzati nel genere, si notano il giovane Jacques Sernas, all'epoca grande sciupafemmine, l'esotica Chelo Alonso, la ancora bimbeggiante Lorella De Luca e il grande Folco Lulli come sempre cattivo come l'aglio e infido come una boccetta di Guttalax versata, per dispetto, nella Coca Cola.

A già, anche Gino Cervi compare in un cammeo, forse per motivi gastronomici.

Ultima nota, parte della regia è attribuita a Michelangelo Antonioni, anche per lui problemi gastronomici?

Il film scorre lento e induce una noia di livello medio.

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