mercoledì 8 settembre 2021

Racconto di un minuto.

A*** R*** non sapeva come definirsi. Si diceva pensionato, solo perché uomo ormai d'età e perché erano anni che non lavorava più, ma non avrebbe mai avuto una pensione dignitosa. Troppo poche marchette, non raggiungeva il minimo, colpa sua, colpa della sua pigrizia e inconcludenza.

Aspettava, sperando non cambiasse la legge, i sessantasette anni per avere la Sociale - una misera elemosina, poco più di duecento euro al mese - e, nel frattempo, consumava piano piano, con meschina parsimonia, il patrimonio di famiglia.

Era vedovo? Nemmeno. Era morta la sua compagna, nessuna ufficialità li legava, vivevano insieme e basta.

A*** R***, disteso sulla sdraio in giardino, guardava il cielo settembrino che, per una volta, somigliava a quelli della sua adolescenza. Solo le rondini mancavano già da metà Agosto. Provava una lieve malinconia, il pallido sorriso sul suo viso provava che le venticinque gocce di Valium facevano il loro mestiere.

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