giovedì 2 giugno 2022

...e mi ricordo anche di quando mi abboffavo di Cinque e cinque.

Verso la fine di un pomeriggio festivo.

Cerco di rilassarmi dopo aver annaffiato il giardino, bevo una birretta Dab - qualità mediobassa - e ascolto Music for airports di Brian Eno. Possiedo l'ellepì, il cd, anche l'edizione della Band on a can ma mi riduco ad ascoltarla, per pigrizia e mio sommo disdoro, su YouTube.

Ricordo, sì ricordo che comprai il vinile durante un annoiato pomeriggio del 1981 a Livorno, ero in giro con il mio amico e commilitone Piero C*** e, saturi del giro dei cinema, entrammo alla Ricordi - negozio che solo chi ha un sacco di anni sul groppone ricorda ancora -, passammo lì il tempo che mancava per andare ad arenarci in pizzeria. Uscimmo tutti contenti, lui aveva comprato il disco dei Velvet underground, quello della banana, e io Ambient 1. Probabile che la nostra cena, vista la spesa, si riducesse a un abbondante Cinque e cinque dalla Sora Iva* (ma questa è un'altra storia e forse la racconterò un'altra volta).

Eravamo giovani, il tempo e la vita non avevano ancora incominciato a bastonarci.


*) Il Cinque e cinque è un panino con la schiacciata e la torta di ceci, la Sora Iva era la moglie di Ivo, il gestore della protopaninoteca dove andavamo ad abboffarci.



Nessun commento:

Posta un commento