mercoledì 22 giugno 2022

Bagatelle.

Ieri pomeriggio mi sono sdraiato nel centro esatto del giardino, il prato rasato da un paio di giorni invogliava a stendersi sull'erba, nessun quadrifoglio da non raccogliere, solo tantissime macchie rosse delle piccole fragoline, eredità di quaranta anni fa quando il giardino era un orto, che lascerò ai merli, ai passeri e, se gradiscono, alle tortore dal collare.

Nel cielo imperversavano le rondini e poco discosta da me, all'ombra dell'incontenibile gelsomino di San Giuseppe, la tartaruga superstite azzannava con gusto tante foglie di lattuga fresca.


È l'alba, mentre scrivo ascolto un quartetto di Arnold Schönberg e tutto resta ancora sospeso.



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