mercoledì 14 giugno 2023

Un'altra settimana, tante cose, praticamente un minestrone.

Giovedì 8 Giugno 2023, 19 e 10.

Poco fa scendendo verso il centro, voglia di caffè da bar, mi domandavo "quando mi sono perso, quando e come tutto è finito in frantumi?".


Sabato 10 Giugno, durante vari minuti della giornata. (Segnarli è troppa fatica? Ammazza che fiacca che hai, ti auguri di morire per riposare).

Alla cortese attenzione del primo ministro e di Ignazio Benito.

Il dieci giugno del 1924 Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo - agenti della polizia politica fascista - aggrediscono e uccidono Giacomo Matteotti.

Il mandante morale di questo delitto è Benito Mussolini che ne renderà conto a tempo debito.


10 Giugno 1940, Benito Mussolini toglie l'ultimo minimo residuo di onore rimasto all'Italia dichiarando guerra alla Francia, un paese già sconfitto.


Mentre il mondo va a rotoli e l'umanità continua a darmi il voltastomaco, io mi ascolto le Goldberg suonate da Gustav Leonhardt.

Non sono nemmeno la mia esecuzione di riferimento, io tendo più per Gould 1981, ma vanno bene lo stesso.


Domenica 11 Giugno 2023. 7 e 46.

Riflessioni mentre ascolto la colonna sonora di un film di fantascienza, non dico il nome dell'autore ma è uno di quelli seri.

Bell'esempio di musica elettronica d'uso, secondo me c'è anche una spruzzata, quanto basta, di Musique concrète. È uno che sa quello che fa.

Certo, anche i musicisti devono risolvere i problemi gastronomici, magari hanno pure la moglie che li pressa: "invece di fare l'artista potevi impiegarti al catasto, tarlucco che non sei altro".


Verso le otto.

Morti che contano meno di altri.

Tra le mie abitudini malate ci sono la lettura dei manifesti funebri e la consultazione, frequente ma non quotidiana, della voce "Morti nel..." di Wikipedia.

Scopro proprio ora che è mancato Renato Longo e temo che non se lo filerà nessuno. Fu cinque volte campione del mondo di ciclocross e vinse dodici campionati nazionali, aveva ottantasei anni.


Anche la morte di Guido Bodrato non ha prodotto reazioni.


È dimostrato che la brava Astrud Gilberto non era la regina del rock.


In questi giorni d'inizio Giugno sono mancati anche Maria Doris e Toto Torquati ma qui si finisce nei territori dei musicofili estremisti e pazzi.


Lunedì 12 Giugno 2023, 6 e 36.

Alla cortese attenzione del capo del governo e di Ignazio Benito.

Anna Maria Enriques Agnoletti

"Nata a Bologna nel 1907, fucilata a Sesto Fiorentino (Firenze) il 12 giugno 1944, laureata in storia medioevale, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.


8 e 14.

Dopo cinquantotto anni Ferrari vince la 24 ore di Le Mans e dopo cinquanta vince una gara del mondiale di durata.

In realtà la Ferrari 333 SP negli anni Novanta vinse qualcosa ma era affidata a team privati (credo). Io, per motivi anagrafici e quindi sentimentali, resto legato alla Ferrari 312 PB che nel '72 vinse tutte le corse a cui partecipò.


12 e 59

«Io, il nemico lo combatto quando è vivo e non quando è morto. Lo combatto quando è in piedi e non quando giace per terra.».

Sandro Pertini.

Sui social cerchiamo di non esagerare. Un po' di buongusto e di misura, non fate i trenini e le ole.


Martedì 13 Giugno 2023, 7 e 50.

Fu il peggiore politico dell'Italia repubblicana e il più dannoso, riuscì a farci accettare i nostri difetti, quelli tenuti nascosti negati e di cui ci vergognavamo, come pregi e qualità.

Narcisista come pochi, si ammirava molto e s'atteggiava ancora di più.

Ci somigliava molto, anche noi siamo i peggiori italiani dalla fine della seconda guerra mondiale.

Raccontò in occasioni pubbliche la barzelletta della differenza tra la supposta e il carciofo e quella, dedicata a Rosi Bindi, che finiva con un bestemmione.

Avversarlo era una questione, prima che politica, di buongusto e dignità.


Mercoledì 14 Giugno 2023, 7 e 47.

Fu il peggiore, forse anche il più rozzo e grossolano tra i politici dell'Italia repubblicana.

Disse di Eluana Englaro, una ragazza in stato vegetativo da diciassette anni, "potrebbe in ipotesi generare un figlio".

Diede, anche se poi negò sempre, della "culona inchiavabile" ad Angela Merkel.

Ricordate il "simpatico" cucù e la sceneggiata da avanspettacolo della telefonata probabilmente finta?

Riuscì, urlando come al mercato, a far perdere le staffe alla regina Elisabetta II e fece, non ricordo se nella stessa occasione, le corna mentre era in posa per la foto ufficiale.

Disse a un europarlamentare tedesco, che ebbe i genitori perseguitati dal nazismo, che lo avrebbe proposto in un film per la parte di kapò.

Già in pieno declino - fine 2022 - promise ai giocatori del Monza, in caso di vittoria, "un pullman di troie".

Credeva di essere molto spiritoso piacevole e simpatico.

Avversarlo era una questione di dignità e buongusto.

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