Notte del 29 Luglio...

Spengo la radio e la lampada da comodino, aspetto che il sonno mi avvolga e annulli, per aiutarlo ho preso anche una decina di gocce di Valium, così per cinque o sei ore non ci sarò più.

Il buio e il silenzio stanotte pesano molto, sfrangono i freni di difesa. Senso di solitudine e angoscia, schegge di memoria scabre e piene di spunzoni affilati, immagini che vorresti non aver visto e non rivedere.

L'ultima visita delle due giovani dottoresse dell'assistenza domiciliare oncologica, molto fredde e distaccate, forse già in burn-out, il sorrisino - imbarazzato o sciocco? - dopo avermi detto "...è chiaro che è alla fine del suo percorso".

Fine settimana.

Durante il fine settimana la gente ha da fare nella vita reale, vivaddio, e frequenta meno i social e internet. È anche Estate, chi ha voglia, energia e motivazioni, in spiaggia vive pure "nuovi amori", magari effimeri ma che fa?

Fortuna, fortunato!

Scriverò di meno, io che ho sempre poche cose significative da dire anche se le dico con una logorrea incontenibile.

Miseria del giornalismo italiano.

Da ieri a stamani Mario Sechi, nella disastrata trasmissione che conduce, ha ripetuto duecentosettantacinque volte "Vale tutto".

Nuovo record.

Tra ieri e l'altro ieri questo blog ha ricevuto cinquanta visite, penso che sia un record. Sono cinque giorni che ho chiuso per restauri il profilo Fb e quindi non c'è nessun link del blog pubblicizzato, fino alla settimana scorsa, addirittura, mandavo la notifica del nuovo pezzo a pochi "intimi" attraverso Messenger.

Che significa ciò? Forse che un gruppetto minimo è affezionato a me o si diverte alle bischerate che scrivo e impudicamente pubblico, tra l'altro la mia scrittura nel corso degli anni si è parecchio involuta. Scrivevo molto meglio una decina di anni fa, quando collaboravo, grazie alla benevolenza della direttora Laura Guglielmi, con Mentelocale.

Vi chiedo, se ne avete voglia, un cenno oppure solo un saluto qui sotto nei commenti, mi piacerebbe capire chi continua a leggermi nonostante, come disse la mia amica russa, io abbia "un brutto carattere".

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria VIII.

Esse bi, sempre interessato al mondo femminile - vecchio satiro! - promette mille euro "alle nostre nonne e alle nostre mamme". Se per le nonne può sembrare una sottospecie di pensione, per le mamme, la regalia, non si capisce che cosa sia.

Mentre scrivevo mi è venuto in mente Achille Lauro, l'antico sindaco di Napoli mica il cantante finto trasgressivo, che prima delle elezioni regalava denaro, chili di pasta e una scarpa (l'altra dopo le votazioni).

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Sembra che Tabacci, noto e sopravvalutato uomo politico, presti il simbolo del suo partitino a Di Maio. La cosa eviterà al "rinnegato Luigi" di raccogliere le firme per poter presentare le sue liste alle elezioni.

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Beppe Grillo potrebbe ritirare il simbolo del suo movimento-setta e impedirne l'uso all'ondivago avvocato del popolo, ne è il padrone e può farlo. Sembra che l'ex comico mediti di ritirarsi a Sant'Ilario ma ormai tutti sappiamo che non si tratta di un missionario.

Anche in questo caso mentre scrivevo mi è venuta alla mente una domanda: ma c'è così tanta differenza tra il "non rompeteci i coglioni" di Giannini e il "vaffanculo" di Grillo?

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Si vocifera che il Pd mediti di togliere il veto sull'alleanza elettorale con Italia viva, comunque Letta se la è legata al dito. Occhio!

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Fughe.

Da Forza Italia tre ministri e quattro parlamentari.

Dai 5 stelle altri quattro deputati, suppongo peones in cerca di ricovero sicuro.

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Sala e Decaro, sindaci di Milano e Bari, Bonaccini ed Emiliano, presidenti dell'Emilia Romagna e della Puglia, non si candideranno alle politiche.

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Esse Bi rischia di presiedere la seduta inaugurale del Senato. La prima seduta dopo le elezioni viene presieduta dal senatore più anziano, in questo caso sarebbe la senatrice a vita Liliana Segre ma potrebbe rinunciare.

(sospiro pieno di malinconia)

Sono vecchio, ricordo Pietro Nenni che nel 1979, quasi morente, si forzò a partecipare all'inaugurazione della legislatura per impedire che un missino presiedesse la seduta del Senato. Erano altri tempi.

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...e per ora non scrivo nulla sulla consueta liaison tra Lega e Russia di Putin.

Orchite.

Mario Sechi, questa settimana conduttore di Prima pagina, ha parlato per quarantacinque minuti di Meloni e Calenda.

Ora spengo la radio e, per rilassarmi, ascolto Zero tolerance for silence di Pat Metheny (prego percepire la fine ironia oppure, se ci riuscite, ascoltare il disco).

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria VII.

Sono indeciso tra il Circo Barnum e l'Armata Brancaleone.

D'altra parte, a ben guardare, perché noi italiani dovremmo volere qualcosa di diverso? Questi che abbiamo ci rappresentano benissimo.

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria VI.

L'anziano Esse Bi inizia a sparare le sue promesse eclatanti. Questa volta mille euro per le pensioni minime e, per variare un po' ed evitare di indurre noia nell'uditorio, un milione di alberi all'anno - immaginate un'Italia tutta coperta di boschi e foreste, bellissimo, la ragazzina Greta avrebbe orgasmi multipli -.

Il sanguigno Vincenzo De Luca, personaggio coltissimo ma urticante all'ennesima potenza, per canzonare il vecchio satiro di Arcore, rilancia: millecinquecento euro di pensione e un cornetto gratis al bar.

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Il Bestio, più basico, si rivolge ai suoi basici supporter e propone una "pace fiscale" con probabili condoni vari e assortiti.

Qualche giorno fa, questa cima d'uomo per attaccare Letta si è chiesto se qualcuno lo ha mai visto sudare. Il capo pidino sarà rettiliano?

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A già, quasi dimenticavo, secondo Valdo Spini, un antico reperto dell'epoca del Psi craxiano, Draghi si collocava nella tradizione azionista socialista liberale.

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Che ti devo dire? La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.

All'alba.

Una volta avrei capito se quello che sento è il canto di un grillo o di una cicala solitaria e stanca.

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria V.

Dice Conte che i veri progressisti sono loro, pensa che li ho sempre considerati dei qualunquisti, parolai e velleitari, oggettivamente destrorsi. Insomma, una sorta di nipotini di Guglielmo Giannini.

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Calenda e Gelmini si lumano, almeno così pare, due belle personcine. Ego smisurato e sciatteria smisurata con una spruzzata, quanto basta, di presunzione: un mix micidiale.

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È un rinnegato e i suoi ex sodali lo insultano, gli danno del nano. Io già mi innervosivo quando davano, davamo, del gobbo ad Andreotti e dell'amante della bottiglia a Saragat. Un brivido lungo la schiena ma quanti anni ho sul groppone?

Il tapinello, invece di piagnucolare, potrebbe rispondere alla genovese: ommu piccin, tutto belin.

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Secondo i giornali di destra.

Calenda è un pifferaio, Speranza è l'ultimo compagno, chi difende Brunetta dagli insulti è un moralista a gettone e l'antifascismo è il cancro dell'Italia.

Il Giornale vede il solito minestrone a sinistra (non ha mica tutti i torti).

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Il Bestio progetta una gita a Lampedusa e la capa dei fascisti ripuliti pesta i piedi.

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria IV.

Letta: campagna elettorale porta a porta. Un po' come i Testimoni di Geova.

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria III.

Alessandro Sallusti, già allineato e coperto, incomincia a menare mazzate, oggi si dedica ai rinnegati Ferrara e Pascale.

In preda ai furori, egli accusa Giuliano Ferrara di non aver mai lavorato e di essere milionario grazie al "capo". Ora, può piacere o no quello che scrive ma Ferrara come lavoro ha sempre fatto il giornalista.

In aggiunta mi pare che Sallusti faccia lo stesso mestiere, quindi direi che, come minimo, si è pisciato sui piedi.

Quello che mi turba non poco è che questo benedetto uomo è mio coetaneo.

Anders Breivik.

Ieri il grande caldo ci ha fatto dimenticare l’anniversario della strage di Utoya. Il 22 Luglio 2011 in Norvegia l’estremista nazista, xenofobo e di molto disturbato a livello mentale, Anders Breivik scannò settantasette ragazzi a un raduno di giovani laburisti, per lui erano traditori della razza bianca. 

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria II.

Vedo molti generali senza esercito che si agitano parecchio, il più supponente del branco vuole starsene da solo perché vagheggia, vaneggia, un venti per cento di voti. Il solleone picchia pesante e, spesso, si è preda di miraggi o deliri.

Vedo un gruppettino di sbandati, quella del tunnel Ginevra-Gran Sasso e quel tizio che rinunciò, dice lui, a un sicuro Nobel per l'economia per dedicarsi alla politica. Chissà a chi si offriranno, chissà se troveranno un tetto?

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È iniziata la campagna elettorale, ieri sera ho visto minuti e minuti di finta intervista a Esse Bi sul Tg5.

Sarà dura, sarà durissima.

Il ciclismo non è il calcio.

Il ciclismo non è il calcio, quello che è successo ieri al Tour è una cosa che succede abbastanza spesso.

Nel ciclismo non si tifa contro come nel calcio, si tifa per ma si incitano anche tutti gli altri.

Si scoprono anche tanti casi di doping perché dal 1967, dalla morte di Simpson sul Mont Ventoux, i controlli si fanno sul serio.

A proposito, la famosa foto di Coppi e Bartali è lavorata, nell'inquadratura originale c'è un terzo ciclista che, nella foto "ufficiale", è tagliato via. 

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria I.

Saranno due mesi pesanti, quotidiani e telegiornali inaccostabili, social inondati da liquami.

Per quel che mi riguarda, lo dico con sofferenza ché dal 1975 non ho mai saltato una elezione, parto dal non voto - tutti troppi distanti dal mio modo di leggere le cose ed è anche una questione di buongusto -, vedremo, vedrò, se qualcuno riesce a convincermi.

In questo momento non ho nemmeno l'alternativa tra voto utile e voto dilettevole. 

Giuro, non ce l'ho con lui.

Il conduttore di Prima pagina non ha visto o non ricorda Ladri di biciclette.

Ricci non impegna le lenzuola per comprarsi la bicicletta ma per spignorarla.

P.S.

Dopo questa mi sento tanto Nicola Palumbo.

Lasciate stare Concita De Gregorio.

Avvertenza: si incomincia commentando Concita de Gregorio e un attimo dopo si mette l'ananas nella pizza.

Non sono governativo ma... ...un paio di commenti bagatellari sulla pagliacciata di ieri pomeriggio.

Sembrava il Bagaglino.

Oreste Lionello però era più elegante.

*

Parafrasando il titolo di un brutto film di Bertolucci:

La tragedia di un Paese ridicolo.

La sciatteria.

Spiegate al conduttore di Prima pagina che la geotermia non è lo sfruttamento dell'energia solare.

Ah, les italiens!

...ma della piaggeria di noi italiani verso il "Salvatore della Patria" di turno ne vogliamo parlare o rischiamo di prenderci a pernacchie da soli?

La tradizione.

Sembra cristallizzata, immutabile in eterno, noi così vogliamo percepirla, invece la tradizione è continuamente riscritta e inventata.

Miseria del giornalismo italiano.

Mettiamola così, per farla proprio breve perché fa già caldo, oggi Libero non serve nemmeno come fondo per la gabbia delle cocorite.

No comment.

Non commento Il Bestio che non vuole più stare con i fannulloni e nemmeno il Dibba che spiega il perché e il percome di Draghi.

Si comincia parlando di questi e in un attimo si arriva a condire i pansoti con il pesto.

Rovistando tra vecchi block notes in una domenica troppo calda e appiccicosa.

18.6.21 …poi tutto è andato storto e ora sono qui nel vuoto.

"La noia e il tedio a morte..."

Passo tutto il giorno a parlare da solo ed è una pessima pratica perché mi do sempre ragione, qualche volta per ravvivare un po' la situazione faccio finta di contraddirmi e di darmi sulla voce ma rimane una noia mortale che mi annichilisce.

Già, la Finanziaria!

Se si vota a Settembre Ottobre la Finanziaria quando la facciamo? E come? 

Bisognerebbe ricominciare a insegnare l'Educazione civica.

Ribadisco per l'ascoltatrice che ha telefonato questa mattina a Prima pagina: i cittadini non votano e non eleggono i governi e i primi ministri, gli elettori votano e scelgono i parlamentari.

E si vota ogni cinque anni, se c'è un governo che non ci piace ma ha la fiducia del Parlamento è ridicolo ripetere non ci fanno votare.

Banalità maschiliste di un vecchio rantegoso.

Certo, se mandi alle ragazze messaggi con consigli letterari e durante le tue lontane estati giovanili, invece di battere le spiagge, ascoltavi le sinfonie di Mahler e leggevi le poesie di Trakl, magari sciupafemmine non ci diventi.

Scampoli di felicità.

Sono stato infelice tutta la vita, non vedo come e perché dovrei pretendere, ora, scampoli di felicità. Proprio adesso, alla fine, non avrebbe nessun senso. 

13 Luglio 1985, Live aid.

Sì, è vero, lo sappiamo, già dai tempi del concerto per il Bangladesh organizzato da George Harrison nel '71, i concerti di beneficenza non risolvono nulla. Occorrerebbero altre azioni e, soprattutto, una critica radicale al modello economico dominante, non certo canzonette pop plastificate.

Per molti musicisti la partecipazione a questi eventi è solo pubblicità gratis.

All'epoca, metà anni Ottanta, quelli della mia età si sentivamo già parecchio ciancicati, era finito quasi tutto ed era finito abbastanza male, il momento magico era passato. Eravamo anche fuori tempo massimo per il Club dei 27, ammesso che qualcuno ancora tenesse all'ammissione.

I pannosi anni Ottanta scorrevano lenti e posticci...

Il Live aid fu una baracconata senza senso, forse l'unico sincero che ci credeva seriamente era Bob Geldof.

Seguii quasi tutto il concerto, ore e ore di musica su due fusi orari diversi. Spesso mentre ascoltavo sul mio viso spuntava qualche pallido sorriso e un lieve tranquillo senso di resa mi pervadeva l'anima.

La Spuma Sanguinella e i Måneskin, trova la differenza.

I Måneskin rappresentano la trasgressione al gusto Sanguinella (dolciastra e innocua).

Se sono sempre sulle reti Rai e Mediaset ci sarà un motivo o no?

Miseria del giornalismo italiano.

Fedele alla causa del maschilismo becero e della misoginia, Libero gongola per il 5 a 1 rimediato dalla Nazionale femminile contro la Francia:

"I privilegi della Nazionale rosa

Se le azzurre fan pena è giusto criticarle".

Avventure in Italia.

Stamani mi è arrivata la bolletta del gas, devo pagarla entro il primo luglio.

Il magico mondo dei social bis.

Il sacro algoritmo Fb continua ad acculturarmi nel campo delle lingue straniere, oggi mi traduce "grimy streets" in un quasi poetico "strade sudiciose".

Il magico mondo dei social.

Io non partecipo alle polemiche social su Burioni.

È un attimo e ti trovi a commentare Fabrizio Corona e a condire i ravioli con il pesto. 

Nel magico mondo dei social.

Il sacro algoritmo di Fb, quello che mi oscura ogni immagine nei post storici che pubblico - oggi la foto del giudice Occorsio ucciso da quel bischero fascista di Concutelli -, ha deciso, vista la mia conclamata ignoranza nel campo delle lingue straniere, di tradurmi tutte le didascalie.

Oggi leggo Loretta Giovane sotto a una foto dell'attrice Loretta Young e questo è quasi sopportabile, tempo fa mi trasformò Dolores del Rio ne "I dolori del fiume". 

Pensierino della sera.

Non mi aspettavo di finire a vivere in un mondo così schifoso. Mi spiace dover passare i miei ultimi tempi in questo squallore nauseante. 

Il magico mondo dei social.

Stamani Fb mi ha informato di aver coperto (censurato) la foto di un dimostrante ucciso dalla Celere nel 1960. Il social si vanta di prendere queste decisioni affidandosi alla tecnologia o a team di esperti, vorrei informarlo che, è evidente, la sua tecnologia non funziona e il team di esperti, anche questo è evidente, è un branco di bischeri analfabeti allevati allo stato brado.

Non ho mai coltivato soverchie illusioni sui social, non li ho mai considerati delle agorà ma arrivati a questo livello viene da chiedersi se serva ancora perderci del tempo.

Il massimo della stupidità Fb lo ha toccato quando mi ha censurato, per razzismo e linguaggio d'odio (esattamente il contrario di quello che avevo scritto), il post dedicato ad Haiti.

Vorrei mettere qualche "i" sotto i puntini.

Così, in ordine sparso: fare sesso con una donna ubriaca che non sa nemmeno come si chiama non è essere il nipote più affascinante e irresistibile di Giacomo Casanova.

Nello stupro se la ragazza è ubriaca la cosa è un'aggravante  e non un'attenuante.

Visto che mi trovo, ricordo ai miei sodali maschi che anche se la donna ha avuto duemilatrecentoventisette (2327) amanti negli ultimi due anni sceglie e decide sempre lei, volgarmente parlando, se non te la vuole mollare non te la molla, non è obbligata. Sta con tutti quelli che vuole e chi vuole lo decide lei.

Ah... e naturalmente no vuol dire no.

Lo stato pietoso del giornalismo italiano.

Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato il coccodrillo dedicato a Eugenio Scalfari ma l'anziano giornalista è tuttora vivo, suppongo sia ancora impegnato a toccarsi le gonadi.

Beh, gli hanno allungato la vita. Certo che il giornalismo italiano è in uno stato pietoso.

I Carmina burana di Orff, una delle cose più inascoltabili del Novecento.

Sabato prossimo in diretta su Rai5 i Carmina burana di Carl Orff, una delle musiche più insopportabili del Novecento e una delle mie più grandi cantonate giovanili.

Se proprio volete ascoltare qualcosa di Orff, bastano i cinque minuti finali di De Temporum Fine Comoedia, la sua ultima opera. 

"Vai a cagare".

Ieri ho ricevuto un "vai a cagare", secco e convinto, via Messenger dalla persona che qualche mese fa pubblicò un post Facebook in cui mi dava per morto.

Non fa più parte dei miei contatti Fb ma, visto che cerco sempre di essere cortese e benevolente, scambiavo con lei qualche saluto in privato. Il mio modo di comunicare via social è abbastanza chiaro, può piacere o no ma non è il caso di pretendere che io lo cambi e cercare chissà quali significati nascosti nelle mie parole.

VIVA GLI ALPINI!!!

Un po' di sano testosterone, ancorché alcolico... 

Ipocrisia.

Dell'ipocrisia dell'Occidente, ora preoccupatissimo per il blocco del grano ucraino che affamerà gli africani, vogliamo parlarne o glissiamo per non vomitarci sui piedi e prenderci a schiaffi da soli?

Sono a metà del mio settimo decennio e, da quanto posso ricordarmi, ce ne siamo sempre "battuti la ciolla"(*) degli africani e di tutti gli altri.

Ora che ci penso, giusto cinquantacinque anni fa - 6 Luglio 1967 - iniziava la guerra del Biafra.

Do you remember?

(*) Leggere con forte accento genovese. 

Attenzione! Post non politicamente corretto.

...ma leccare il culo in questo modo così spudorato non sarà pericoloso? Non si rischia, minimo, un'epatite?

Il più amato dagli italiani.

Luca Zaia, il presidente di regione più apprezzato.

Per capirci bene, Zaia è quello dei cinesi che mangiano i topi vivi.

...poi dice che uno aspetta l'asteroide Icaro.

Uomini soli all'alba.

Soliloquio all'alba, mentre apro le persiane.

"Che schifezza di vita...

...l'atteggiamento è quello giusto, positivo!" 

Lo stato pietoso del giornalismo italiano.

A proposito: "Il fascismo non esiste più La democrazia oggi manca a sinistra".

Libero, 4 Luglio 2022.

Prego notare l'assenza di punteggiatura.

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Un recupero da ieri.

"RESUSCITANO I COMUNISTI".

Il Giornale, 3 Luglio 2022.

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Qualcuno dovrebbe informare la conduttrice di Prima pagina che in Italia non ci sono i governatori di regione, non siamo gli States.

Cosa possono insegnarci gli Stati Uniti?

Negli Usa la polizia spara sessanta colpi di pistola per uccidere un uomo disarmato, incidentalmente l'uomo aveva la pelle scura ma questo è marginale o, forse, no? Mah!

Sempre negli States, in Ohio a una bimba di dieci anni incinta da stupro è negato l'aborto.

...e il divertente è che vogliono insegnare la civiltà, la democrazia e la libertà a tutti e s'incazzano come bisce se accenni un minimo di critica o dubbio.

Prima pagina.

Stamani il conduttore di Prima pagina era vergognoso, sarà che sono molto irritabile ma proprio non lo sopportavo.

Confessione.

Non ce la faccio più a sopportare il dolore del mondo.

Essi trepidano, io no.

Pare che i consumatori aspettino con trepidazione l'inizio dei saldi.

Temo di essere proprio anomalo, non trepido manco per niente.

Il simpatico Medvedev.

A proposito, la notte scorsa il blog ha ricevuto cinque visite dalla Russia, meno male che non ho pubblicato il post dedicato al simpatico Medvedev.

Ius scholae.

Onestamente, qualcuno crede sul serio che questo parlamento approverà lo ius scholae?

Via, non scherziamo! Manca un anno alle elezioni, da adesso in avanti è tutta campagna elettorale, palate e palate di demagogia.