Non capisco perché una rivista
interessante e abbastanza seria come Carmilla dia così tanto spazio a Cesare Battisti, un cascame
inutile degli anni Settanta, un personaggio centrato su se stesso, che non è
mai riuscito a sviluppare un minimo di autocritica e continua ad assolversi
senza nessun orrore per i danni che ha causato.
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