Per ammazzare il tempo e ammazzarmi con lui, ascolto Un altro universo, il disco di Paolo Tofani registrato nel 1983.
Non lo conoscevo e devo ringraziare il benemerito sito
Verso la stratosfera per averlo riproposto a noi appassionati irriducibili. Non
credevo che l'ex chitarrista degli Area riuscisse a fare peggio del disco
registrato tre anni prima insieme a Claudio Rocchi, invece questo pezzo di
plastica, abbastanza vetusto, riesce a far rimpiangere Un gusto superiore.
A parte la gnosi da Bacio Perugina sparsa qui e là,
quello che mi atterra è il "uacci uacci uari uà" del coretto nella
prima canzone.
Certo, dovrei contestualizzare. Al giro di boa tra gli
anni Settanta e gli Ottanta del secolo scorso tutti i musicisti che avevano imperversato nella decade torrida non sapevano più che pesci pigliare e
annaspavano come quelle signorine attempate che, nelle estati del dopoguerra,
tentavano il crawl per amore di bagnini abbronzatissimi e nerboruti. Si potrebbe
parlare di cambio d’epoca e di riflusso ma sai che pippone ne uscirebbe fuori? Non
è questo il luogo, meglio lasciar perdere.
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