Bagatelle domenicali, scampoli di fine stagione, robetta.

A Messina. Uccide il padre con venti coltellate, voleva essere sicuro che morisse.

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Finalmente!!!

"A Roma tre nigeriani infetti picchiano i medici...".

.-.

"Tre nigeriani positivi al Covid mettono a soqquadro l'ospedale romano..."

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Un noto foglio di destra ci informa: "Belen sedotta dal suo parrucchiere".

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La pubblicità di Amazon, con i dipendenti tutti felici di lavorare in azienda, lascia basiti.

Quanto siamo disposti a spendere per la Democrazia?

Nel magico mondo dei social.

Scrivo in un commento che gli italiani sono un popolo di tuttologi. Un tizio mi risponde, adottando inconsciamente il vanverismo dadaista, che sono un tuttologo che dà botta di tuttologi agli altri.

Praticamente: "chi lo dice lo sa di esserlo, una volta più di me… Spia, spia, non sei figlio di Maria, non sei figlio di Gesù…".

Nemmeno alle elementari.

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Quando si incomincia a considerare la democrazia in termini di costi si è arrivati alla fine di un ciclo. Toccherà rifare tutto il giro.

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Non riesco a capire se il sindaco di Sutri è un disturbato mentale o solo uno squallido furbone in cerca di visibilità.

Nella notte forse pioverà.

Questa mi era sfuggita. Ieri La Verità, pur di piazzare la quotidiana mazzata anti islamica, ha recuperato quel vecchio rottame inutilizzabile di William Burroughs.

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Un paese dove un ragazzetto di diciassette anni può possedere un fucile mitragliatore, un'arma da guerra, è molto libero o è un paese che di libertà e democrazia non ha nemmeno le basi?

Scrivo questo pezzo per un amico che in gioventù ha letto tutto Hemingway e Kerouac e che ascoltava Bob Dylan, Phil Ochs e Pete Seeger.

Pongo la questione anche per chi si ricorda che oggi sono cinquantasette anni dal discorso di Martin Luther King, a ben guardare non è che i neri abbiano fatto granché strada da allora a oggi.

…e mi ritorna in mente Emmett Till, il ragazzetto nero quattordicenne che fu rapito, torturato e ucciso per aver detto "bye baby" a una signora bianca in un paesino del sud degli Stati Uniti.

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Il Tg3 ha appena trasmesso un servizio commemorativo dei quaranta anni di Sono solo canzonette con unito, in coda, un marchettone per il nuovo disco di Edoardo Bennato.

Il mollichismo ci frega sempre!

In margine faccio notare che l'anno scorso gli inglesi hanno ricordato il cinquantesimo di In the court of the crimson king e l'anno prossimo cadono i cinquanta di Nursery cryme. Ognuno ha la musica che si merita.

Le ultime bagatelle sotto la macaia.

I titoli di prima pagina di Libero oggi sono ridicoli, non ti fanno arrabbiare, ti fanno ridere.

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Leggo in una pagina Fb "culturale" una frase banalissima, livello biglietto dei Baci Perugina o Calendario di frate Indovino, attribuita a "Buddha" (così, genericamente).

"Continuiamo così, facciamoci del male".

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Propositi da oggi al 20 Settembre.

Evitare assolutamente la campagna elettorale, se no mi scappa la residua voglia che ho di votare.

Evitare assolutamente di sapere chi è per il Sì e chi per il No, scoprire con chi voto potrebbe indurmi una crisi esistenziale e uno sbocco incontrollabile di vomito.

Inanità.

Nel silenzio dell'alba contemplo l'inanità della mia vita.

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Evito le discussioni social come Christopher Lee evitava l'aglio e la croce, al massimo due battute e poi lascio perdere. Per la chiacchierata, se l'interlocutore apprezza il mio vanverismo dadaista, posso fare andare avanti un po' di più ma non garantisco nulla perché mi stufo comunque.

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Il livore dei giornali di destra verso la ragazzina Greta è una cosa che mette paura e dà da pensare.

Oggi non ho nemmeno voglia di cercare un titolo decente.

Uno dei fogli lerci della destra nostrana ci informa che "ogni giorno in Italia infarti, ictus, e tumori uccidono 100 volte di più ma si parla solo di Covid".

È noto che infarto, ictus, tumore, sono malattie altamente infettive.

Negli ultimi tempi, noi italiani abbiamo preso gusto a paragonare i fichi secchi ai legumi, i broccoli agli ananas, giusto per dire qualcosa e far vedere che esistiamo.

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La nuova serie de Il Riformista iniziò qualche mese fa con un improbabile fotoromanzo in prima pagina, una cosa per sunteggiare i fatti del giorno. Adesso ha iniziato la serie dei "grandi vecchi" (quelli "buoni"), oggi Livio Berruti, qualche giorno fa Umberto Terracini.

Bagatelle di fine Agosto.

Cito da un fogliaccio lercissimo della destra nostrana:

"Aumentano i positivi (1210), in gran parte tornati dalle vacanze all'estero...".

Mi stupisco, io sono fermo ai negroni africani che ci impestavano.

Un'altra cosa ancora, ad Aprile morivamo di fame e ad Agosto abbiamo fatto le vacanze all'estero?

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Titolo da un altro fogliaccio di destra:

"Black lives matter, un attacco alla cristianità".

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Una cosa al Corona bisogna riconoscerla, quest'Estate non abbiamo sentito parlare di ragni assassini, di vespe incazzate o di bombi alabardati, di formiche carnivore e nemmeno di biechi blu.

Pin up d'altri tempi.

Guardo un servizio fotografico di Bonnie Logan pubblicato da un sito dedicato al crudelissimo mondo pulp dei primi decenni del dopoguerra.

Bonnie era una ragazza molto intraprendente e spericolata degli anni Cinquanta, abbandonò la famiglia a quindici anni, fece di tutto e, pare, non si pentì di nulla.

Nella serie di sette foto, la ragazza è a seno nudo - in realtà, nemmeno troppo erotizzante -, lo sguardo che lancia dal primo scatto non lascia spazio a fraintendimenti. Bonnie si trastulla con una bottiglia di Coca cola, forse beve ma pensa e vuol far pensare ad altro, appoggia le labbra sul tondo della bocca della bottiglia, la lecca e lascia capire quanto è esperta in quella pratica. Infine, nell'ultima posa il collo della bottiglia è accolto in profondità, sembra con parecchio gusto, nella bocca dell'audace fanciulla.

Come eliminare gli ebrei, i negri e i comunisti. E altre amenità...

All'alba passeggiavo nel vacuo mondo dei social e per accidente sono incappato in una foto di Jack Kerouac, l'eroe della mia giovinezza sfoggiava una giacca pied de poule su una camicia bianca con abbinata una cravatta optical. Ho vissuto, per qualche secondo, un'esperienza devastante.

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Poco fa la mia vicina di casa ha tenuto il consueto comizio pomeridiano dal suo balcone, ci bivacca tutta l'Estate in cerca di frescura e di notizie su cui esercitare l'arte della maldicenza. Da vera razzista inossidabile e fascista irriducibile, oggi mischiava ebrei e negri, mi aspettavo che affrontasse il problema di come eliminare fisicamente i comunisti ma ha glissato. La perla l'ha realizzata dicendo che costa meno sparargli, ai negri, che non mantenerli. Per concludere ha esposto la sua soluzione del problema piccioni.

Se non avessi in uggia le liti in pubblico le chiederei "perché, quando parli, non colleghi mai il cervello?", spesso mi viene anche da dirle una volgarata da caserma ma sono fuori età e m'atteggio a signore fine e moderato.

Chi si ricorda più di Gilda Gaio?

Gilda Gaio era una drogata di ventinove anni, madre di cinque figli da tre uomini diversi, spacciava eroina, giusto per mantenersi il vizio, vendeva la droga a ottantamila lire la dose. Prostituta e tossica, una vita disastrata.

 

Il padre di Gilda abbandona la famiglia quando lei è una ragazzina. A diciotto anni già si prostituisce, l'anno dopo è madre di un bimbo nato da una relazione con un pregiudicato.

 

Quando la trovarono, già morta, la siringa era ancora dentro alla vena del suo braccio.

Un breve di cronaca nera per i quotidiani del Luglio '77.

L'Estate sta finendo... o forse no?

Leggo nel blog di Luca Boschi che è stato pubblicato un grosso album di storie a fumetti dell'antica rivista Horror. È roba di cinquanta anni fa, la leggevo anche io, adolescente inconsapevole dalle letture variegate e non tutte presentabili, compravo saltuariamente il grosso albo, vergognandomi un po', all'edicola della stazione di Sestri Levante. La giornalaia era giunonica e ricordava un pochino la tabaccaia di Amarcord ma era più seria.

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Il magico mondo dei social.

Mi arriva un messaggio privato. Una ragazza tedesca nemmeno troppo carina, in realtà magari è un omone brutto e cattivo, mi informa che oggi si sente molto calda e che mi aspetta nel suo sito privato.

Visto che la macaia mi rende poco erotomane e punto benevolente, le ho consigliato delle frequenti spugnature ghiacciate.

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Guardo la prima pagina de Il Fatto e scopro che Andrea Scanzi è anche critico letterario. Oggi il permalosissimo analista politico dedica un articolo allo scambio di missive tra Calvino e Fenoglio.

Non c'è niente da fare, noi italiani siamo un popolo di tuttologi!

Ah, marginalmente mi piace ricordare che a inizio epidemia Scanzi era un negazionista scurrile (vedi il video che pubblicò in quei giorni).

Altre avventure nel mondo magico dei social.

Strana fauna nel magico mondo dei social, la osservo interessato ma non ho la freddezza e il distacco dell'entomologo, sono comunque troppo empatico.

Una giovane ragazza italiana neomusulmana che pubblica un lungo post, un vero e proprio pippone, per descrivere quanto è diventata pia dopo la conversione.

Fuori tutto.

Mi chiedo se Cynthia Myers spogliandosi per il paginone centrale di Playboy del Dicembre 1968 pensasse di partecipare alla rivoluzione mondiale. Chissà? Magari era convinta che mostrare con orgoglio le sue poppe floride e il pube ben irsuto fosse un gesto rivoluzionario.

A proposito di rivoluzionari innocui, qualcuno si ricorda ancora di Edy Williams?

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Mi chiedo anche, il dubbio mi arrovella da un po', se l'opinionista sia un vanverista più acculturato. Opinionismo e vanverismo fanno parte della grande famiglia poraccista? Mah!?! Speriamo passi presto Ferragosto e con i primi freschi i neuroni riescano a rilassarsi.

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Un altro mistero del cosmo è come fa Il Fatto a essere governativo e, contemporaneamente, d'opposizione.

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Combo de La Verità contro Renzi: "Metodo Boffo" e insieme "Metodo Fede", il titolo è un'insinuazione e nella foto, l'ex giovane ed ex rottamatore, appare come lo scemo delle barzellette di Bramieri.

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Il titolo più disonesto di oggi, 13 Agosto 2020, è de La Verità.

"Islamico prende in ostaggio vigilante in Duomo".

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Nel breve lasso di tempo di mezz'ora sono incappato in due musiciste contemporanee, ometto i nomi, una suona il pianoforte preparato e l'altra presenta un pezzo per sette tuner radio, sintetizzatore e vari altri aggeggini. Tutto molto cagiano, almeno alla lontana. Se ricordo bene, ormai non posso più fidarmi della mia memoria, il buon vecchio John Cage è morto nel 1992, ventotto anni fa.

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Forse dopo aver ascoltato i suoni urticanti della MEV l'orecchio, ormai sconfitto e rassegnato, accetta qualsiasi altra cosa.

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The back seat of my car, una vecchia canzone di Paul McCartney, certo non è tra le più ricordate. Giusto qualche anziano e nostalgico completista può, forse, fischiettarla mentre è sotto la doccia o si fa la barba.

Non mi spiego perché è apparsa tra le brume della memoria proprio stasera e nemmeno ho voglia di tentare una spiegazione. La canzone è l'ultima traccia dell'ellepì Ram, roba di quasi cinquanta anni fa, "la malinconica, impennata finale dell'album".

Acquistai Ram nel Settembre 1971, il primo disco preso con il denaro della mia paghetta, all'epoca costava 3600 lire ed era una cifra già alta per un ragazzino.

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Oggi, 14 Agosto, i quattro fogli inaccostabili sbattono il fattoide in prima pagina.

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"Voto sì al terzo mandato… …il Movimento si evolve" e io mi avvio ai quaranta e mica posso tornare a vendere bibite allo stadio.

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Quanto è stata aiutata la musica elettroacustica dal personal computer e dall'elettronica di massa? Di tutta questa enorme produzione musicale quanto resterà? Credo, temo, poco o nulla.

Uno dei primi effetti dell'elefantiasi della produzione musicale contemporanea è la mitridatizzazione degli ascoltatori e dei musicofili.

In questo momento, proprio mentre scrivo, ascolto Cairo primo di Alberto Boccardi, una raccolta di vari pezzi elettroacustici anche interessanti, ma mi chiedo se sono un grado di discernere questo autore, che appare preparato e rigoroso, da un Gennaro Quagliarulo qualsiasi.

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A metà degli anni Ottanta, decennio comunque tra i più stupidi del Novecento, le modelle di Playboy mostravano i segni chiari del reggipetto e delle mutandine, il pube era naturalmente peloso e, grazie a Dio, non avevano tatuaggi o piercing.

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La Verità, Ferragosto 2020. A Marcello Veneziani manca Cossiga. Che dire? Ce ne faremo una ragione.

Cossiga manca anche a quel bel tomo di Paolo Guzzanti.

Per la serie "A volte ritornano", Il Riformista pubblica un'intervista a Giuliano Urbani.

Io ho sempre preferito, sono gusti personali, Massimo Urbani.

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Ferragosto 2020. Solo Libero, fogliaccio lercio che più lercio non si può, continua a cavalcare il fattoide.

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Leggo del rapimento, del probabile stupro e dell'assassinio di Rosa Monso, fatti accaduti nel salernitano quarantatré anni fa, Ferragosto 1977. All'epoca non ero interessato alla cronaca nera e infatti la cosa non trovò posto nella mia memoria. Non ho ricordi di questa storia, vero è che in quei giorni forse era impegnato in altre cose, ma mi pare che anche quelle non lasciarono segni indelebili.

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Nell'Estate del 1971 in Italia si denunciavano ancora "per atti contrari alla pubblica decenza” le turiste straniere in hot-pants. Chi è curioso può consultare il numero di Ferragosto de La Stampa, a pagina 8.

Cinquanta anni fa non volevamo che le donne stessero troppo scoperte, erano "atti contrari alla pubblica decenza", ora non vogliamo che stiano troppo coperte, lo facciamo per difendere la loro libertà.

Allora come ora siamo comunque noi uomini a voler controllare il corpo delle donne. Coperto o scoperto?

Nel 1971, una donna che mostrava troppa pelle rischiava, in base all'art. 726 del codice penale, un mese di arresto e un'ammenda da quattromila a quarantamila lire.

Sempre nello stesso 1971 facevano notizia tre "turiste straniere" che entravano a "San Pietro coi pantaloni lunghi".

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Importa qualcosa a qualcuno della conversione di Flavia Vento e della sua attuale castità? (Fonte: Libero, 17 Agosto 2020).

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Quarantatré anni fa Loredana Beretta, quindicenne figlia dei suoi tempi, era in fuga da casa per la seconda volta. Loredana, se è sopravvissuta alla sua adolescenza stropicciata e ai pericoli di quegli anni, ha ormai cinquantotto anni, chissà cosa pensa di se stessa ragazzina?

Sempre quarantatré anni fa e sempre in questi giorni Antonio Spagone, piccolo spacciatore ventiduenne, era arrestato in flagrante per la terza volta.

La Stampa, alla faccia della privacy, pubblicava nome e foto del delinquentello  incapace. Qui, se mi permettete, mi azzardo a ipotizzare che la vita di Antonio non sia stata lunghissima.

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Dalla foto che La Stampa pubblica il 17 Agosto 1978, Benedetta Carbone appare già una persona distrutta. Poco meno che trentenne, mamma di due bimbi piccoli, drogata, alcolizzata, prostituta, laureata e sorella del nappista Claudio Carbone, reduce da tre tentativi di suicidio, non sembra che la sua vita avrà sbocchi diversi da una fine suicida. Benedetta potrebbe essere una delle icone esemplari della mia generazione e di quegli anni.

Il fratello, implicato nel 1980 nell'omicidio in carcere di un supposto pentito-confidente – all'epoca la "giustizia proletaria" trovava il suo ambiente preferito nelle celle dei carceri -, si suicidò nel 1993.

In questo periodo di ferie ho scritto molto. Tutte cose inutili, non vi esaltate.

Durante la sospensione per le ferie di Ferragosto ho scritto molto - diciamo che ho appuntato parecchio senza approfondire nulla -, ero rilassato e non avevo l'assillo di produrre parole da pubblicare in questo blog desertico. Sia come sia, ho materiale per parecchi giorni, l'avventato passante che si avventurasse nella lettura avrà di che "divertirsevi" ("divertirsevene"?).

PAX ET BONUM

Il solito sito che offre energia orgonica gratis propone, nella rubrica Kamasutra, una modella, non vale nemmeno la pena ricordarne il nome, impegnata in una serie di posizioni sessuali in gran parte improbabili e inutili. Per quel che ricordo della mia passata attività, gli incontri sessuali si riducono a poche posizioni scelte anche perché comode.

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Non mi stupisco molto per i cinque deputati che chiesero i seicento euro per le partite Iva. Noi italiani siamo così, furbi, gretti e pezzenti, non possiamo scegliere rappresentanti migliori.

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Oggi, lunedì 10 Agosto, i fogli della destra sono parecchio fiacchi, forse sentono il caldo e la domenica appena trascorsa. Pochi strilli, una spruzzata di Franca Valeri, nemmeno i cinque deputati accattoni stimolano più di tanto, assenti gli immigrati, nessun "metodo Boffo".

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Noi italiani ci assolviamo sempre, mai una volta che sia colpa nostra. Lo abbiamo fatto nel '45, lo abbiamo fatto nel '92, continuiamo a rifarlo ogni volta che si scoperchia il verminaio. La nostra classe politica ci ha sempre rappresentato benissimo, siamo un popolo di gretti cialtroni sempre pronti a seguire chi paga di più, come possiamo scegliere politici seri o, semplicemente, onesti?

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Uolter Veltroni.

Da direttore del L'Unità a editorialista del Corriere, che parabola sghemba. In fondo, Walter mi è stato sempre simpatico, l'insipienza innocua e buona per ogni occasione era ed è il suo punto di forza.

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11 Agosto. Anche oggi tratto del solito sito ma non credetemi un vecchio rantegoso e onanista, la mia è solo noia senile.

Dicevo, il distributore virtuale di energia orgonica "a gratis" oggi propone una lunga serie di fanciulle che si trastullano con vibratori tutti colorati e di svariate forme. Oggetti carini e accattivanti, si potrebbe dire di design, almeno sono strumenti allegri di una pratica, di solito, abbastanza deprimente e triste, ai tempi della mia giovinezza le ragazze e le signore che preferivano o sceglievano per contingenza il fai da te, erano costrette a utilizzare strumenti monocolore, un bianco avorio sporco, di un formato molto simile al Saturno 5 (ricordate il missile usato dalle missioni Apollo?).

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Potremmo fare una bella vacanza alle Isole Mauritius, ieri in agenzia ho visto dei pacchetti "tutto compreso" a prezzi stracciatissimi. Viste le condizioni del mare, dopo la prima nuotata sei già nero.

Ultimo giorno di ferie.

Dopo aver visto il mio amico

torno solo

arrancando nel fango

Santoka, 1882-1940.

Per un Ferragosto lieve.

Silenzio,

la voce della cicala

penetra la roccia

Matsuo Bashō, 1644-1694.

*

Il clima è mite a Izu

passo la notte in un campo

suono d'onde.

Santoka, 1882-1940.

Letture per le ferie V.

Sotto le coperte

 

Non dirmi dell'amore, non parlare,

basta ubbidire. Chiudi gli occhi,

scendi giù in fondo,

colma di messaggi e di bandiere

il corpo che ti attrae,

meglio non amarsi se lo specchio

tace e il labirinto ti trascina via.

Di là dove io ti attendo

bastano le coperte,

senza guardare e senza toccare,

basta il dubbio che tu mi cerchi ancora

per guadagnare il saldo della vita.

 

Eugenio Nastasi

Letture per le ferie IV.

Crepuscolo

Lasciarsi prendere dall'occhio

in cammino,

restare opera non finita,

bagnata dalle voci di dentro.

Stendere sulle mani affreschi

per strade che portano al nido,

corrompere i passanti con un saluto

in grado di stupire.

Dire al mondo la regola dell’arcobaleno

i colori si amano tra loro,

sentire il raggio illeso del crepuscolo

sui frutteti appena mossi dal sole.

Eugenio Nastasi.

Letture per le ferie III.

gli occhi della falena

s’illuminano di rosso –

l’amore per questo mare

*

salendo in cielo

svaniscono i colori:

bolle di sapone tra le rovine

*

giorno dopo giorno…

l’ombra di una balena gigante

sulle forsizie

 

Kaneko Tōta

Letture per le ferie II.

Mi nasconda la notte e il dolce vento.

Da casa mia cacciato e a te venuto

mio romantico amico fiume lento.

Guardo il cielo e le nuvole e le luci

degli uomini laggiù così lontani

sempre da me. Ed io non so chi voglio

amare ormai se non il mio dolore.

La luna si nasconde e poi riappare

– lenta vicenda inutilmente mossa

sovra il mio capo stanco di guardare.

*

Basta all'amore degli adolescenti

sentirsi possedere

dal sole entro la sabbia calda immoti.

Tutto è così. Non viene un forte vento

a rovesciare la calma accecante.

La sera, all'ombra della cattedrale,

con gridi e gridi giuocano i fanciulli.

Ma nel silenzio è inutile la voce

anche delle campane.

Sandro Penna, Poesie, Mondadori, Milano 1973.

Letture per le ferie.

Tre haiku di Kaneko Tōta

 

gli occhi della falena

s'illuminano di rosso –

l'amore per questo mare

*

salendo in cielo

svaniscono i colori:

bolle di sapone tra le rovine

*

giorno dopo giorno…

l'ombra di una balena gigante

sulle forsizie

Ferie d'Agosto.

CHIUSO PER FERIE

Fa caldo, macaia e solleone, sudo tantissimo e le bustine di potassio e magnesio non corroborano più. Ho la pressione bassissima, il ginocchio sinistro infiammato dagli allenamenti troppo pesanti e una fitta a intermittenza, dovuta a corrente d’aria, alla scapola destra. Aggiungiamo l'accidia che non mi abbandona mai, la diuturna ipocondria e si può intuire la mia situazione attuale.

Mi prendo una settimana di riposo e meditazioni, i miei cinque, massimo sei, lettori mi ritroveranno lunedì 17 Agosto.

Questo passa il convento.

Titolo tratto dal solito quotidiano nauseante.

"Portano gli stupefacenti sui barconi e poi li vendono in assoluta libertà

I migranti a Lampedusa spacciano molta droga".

Un isola così piccola e tutta piena di tossici.

Oggi cane al forno con patate.

Mi intristisco molto quando leggo certi titoli, lo spettacolo dei miei compaesani che non si rispettano e tengono in nessun conto la propria intelligenza, mi getta nella desolazione.

Leggo in prima pagina di un fogliaccio immondo:

‹‹I MIGRANTI hanno mangiato i miei 4 cani››.

Il fatto è, sarebbe, accaduto a Lampedusa, quindi dubito siano "migranti" cinesi, peraltro grandi mangiatori di topi vivi, suppongo quindi che siano migranti africani. In genere, nel cervello malato dei lettori di questo giornale, africano è sinonimo di musulmano ma, per quel poco che ne so io di religioni, il cane per il musulmano è un animale quasi intoccabile, quindi di che caspita parlano questi bischeri?

Semi neri e tempo.

In giardino ho raccolto molti semi dalla siepe di canna indica, li seminerò in qualche vaso nei prossimi giorni.

Mentre raccoglievo le palline nere mi chiedevo se volere coltivare da seme queste piante è un atto di ottimismo verso la vita e di volontà, impiegano qualche anno a svilupparsi e a fiorire, o è semplicemente inconsapevole presunzione di sopravvivere ancora a lungo. Sono sicuro di poter contare su così tanto tempo? Siamo sicuri?

Tengo na voglia e fa niente II.

È morto Sergio Zavoli, grande giornalista, imprescindibili le sue Nascita di una dittatura e La notte della repubblica. Per i nostalgici è da ricordare anche Il processo alla tappa (assolutamente ineguagliato).

Aveva novantasei anni.

*

Si sa ancora poco della tragedia di Beirut ma nel magico mondo dei social e nel cervello di Trump è già tutto chiaro. Attentato.

A seconda delle preferenze i colpevoli sono il Mossad, l'Isis, la Spectre e via sciocchezzando.

Non leggetemi indelicato verso i morti, la mia irriverenza è tutta mirata agli abitanti dei social.

**

Il 5 agosto del 1981, trentanove anni fa, il parlamento abroga le disposizioni sul matrimonio riparatore e sul delitto d’onore. Per intenderci bene, se stupravi una ragazza ma riuscivi a convincerla a sposarti ti scapolavi la galera e se ti rodevano le corna potevi ammazzare, con molte attenuanti, tua moglie. Se tua mamma e tua sorella erano poco serie e offendevano l'onore della famiglia potevi ammazzare anche loro.

Per poter definire lo stupro un delitto contro la persona, non contro la morale pubblica, avremmo aspettato fino al 1996, quindici anni.

Tengo na voglia e fa niente.

Visto che un noto e laido giornale di destra continua a blaterare sulla macellazione islamica, racconterò un fatto che mi è successo anni fa.

Durante la visita all'allevamento avicolo di un mio amico mi capitò di assistere alla macellazione delle galline livornesi, tra l'altro fatta da una ragazzina minorenne. Non fu uno spettacolo rilassante, ometto i particolari ma, credetemi, non c'era nulla di amabile in quello che vedevo.

Un mio conoscente, studente di Agraria all'Università di Pisa, nel corso di una visita-lezione a un macello "cristiano" svenne dopo aver visto come venivano uccise le mucche.

Quindi, prima di parlare di macellazione e di "CRUENTO RITUALE MUSULMANO SUGLI ANIMALI" accertiamoci di sapere di cosa parliamo.

*

Consiglio vivamente di evitare discussioni social su colonizzazione, decolonizzazione e flussi migratori contemporanei. Se negli ultimi ventidue anni non abbiamo letto nemmeno un libro di Storia possiamo tranquillamente postare foto di micetti.

Oggi ho letto cose da farmi drizzare i capelli in capo e sono rasato!

Bombe d'acqua.

Le ossessioni dei fogli di destra. Desolante.

"E vogliono spargere immigrati per l'Italia".

"Migranti in fuga dalla quarantena, a Lampedusa rifiutano la mascherina".

"COLPA DEI MIGRANTI 1 CONTAGIO SU 4

Hashish e molotov nei barconi in arrivo da Sfax. E un tunisino devasta la stazione di Parma".

*

A volte ritornano, i fogli di destra riesumano Barbara De Rossi e Umberto Smaila.

Oggi è il 2 Agosto.

Cazzeggio, rete di impegni inutili ma inderogabili, per non affondare nel flusso di ricordi atroci. Chissà dove ero quaranta anni fa? Non erano bei giorni.

*

Il solito foglio rivoltante ci ricorda che quei cattivoni degli islamici sgozzano gli agnelli.

Lo sanno tutti, noi cristiani mangiamo solo abbacchietti morti per cause naturali e manzi suicidi per amore non corrisposto. I porcellini da latte, poi, li aborriamo.

Nell'afa mattutina sento un nauseante odore di sepolcri imbiancati.

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Come sempre la squadra antica di Genova, quella dei nove scudetti, si gioca la salvezza all'ultima giornata.

Visioni e incubi nell'afa di Agosto.

Guardo la prima pagina di Libero e sospetto che il titolista abbia cambiato spacciatore.

*

Poco fa ho visto Il Bestio in tenuta da giocatore di pallacanestro, uno spettacolo imbarazzante.

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Tutto questo per non immergermi nel flusso del ricordo di un'Estate di quaranta anni fa. Giorni davvero pesanti e pregni di incubi.

Judy Dyble.

Ho letto poco fa che il 12 Luglio è mancata Judy Dyble. Fallì un paio di occasioni fondamentali per la sua carriera, perse dei treni veramente importanti. Nella formazione quasi originale dei Fairport Convention fu sostituita dalla povera Sandy Denny, si inserì poi nella fase di trasformazione dai Giles, Giles & Fripp ai King Crimson ma non arrivò a entrare nel gruppo, il suo posto fu occupato da Greg Lake, cantante bassista in puro stile crimsoniano della prima fase. Judy aveva settantuno anni ed era malata da tempo di cancro.