martedì 15 settembre 2020

Bagatelle del primo giorno di scuola, per non dire nulla dei giornali di destra.

Tra poco più di un'ora riaprono le due scuole vicine a casa mia. Chissà se qualche studente avrà voglia, nonostante la situazione e le nuove regole, di far continuare la tradizione, ormai ultratrentennale, di suonare il mio campanello?
Mi piace credere che qualcuno di quelli che scampanellavano negli anni Ottanta sia padre di un ragazzo che lo fa ora.
Generazioni di miei cani hanno abbaiato a questi buontemponi.
La prima ondata è passata, sono quasi le nove, i ragazzi mi trascurano, nessuno ha scampanellato al mio cancello. Avevo anche  mandato i cani in giardino per rendere lo scherzo più godurioso e invece niente. Questi giovani del Terzo millennio, come sono seri!
Esco per allenarmi, mi avvio verso il centro.
Davanti al secondo cancello della scuola elementare, a cento metri da casa mia, ci sono i genitori che hanno accompagnato i bimbi e guardano la prima entrata dell'anno. Occupano parte del cortile, tutto il marciapiede e un paio di parcheggi. Oddio, il distanziamento fisico è quello che è, una cosa molto aleatoria che ricorda le musiche di nonno John Cage, ammetto però che quasi tutti hanno la mascherina.
Allargo, scendo e corro in mezzo alla strada.
La fila degli scolari è ancora da perfezionare ma è il primo giorno, hanno tutto il tempo per migliorare.
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La Verità e il Giornale non riportano in prima pagina l'assassinio di Caivano, Libero ne parla in un "serio" editoriale di Feltri.
La notizia ha poca polpa da mordere per questi fogliacci, certo se il fratello fosse musulmano la cosa cambierebbe e di parecchio ma è solo terrone, robetta.
Il Tempo parla degli uomini vittime delle donne stalker.
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Sembra che i guerrieri, uomini duri e selvatici che quando sono in quattro massacrano a morte un ragazzino, abbiano chiesto di restare in isolamento perché temono le leggi non scritte del carcere. Insomma, detto in modo volgare, se la fanno nelle braghe.

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