Era da un po' che volevo scrivere qualcosa sulle serie televisive.
Pare vada di gran moda, in questi giorni, una serie sudcoreana che descrive "l'inferno del capitalismo del Terzo millennio", la trasmette Netflix, guarda un po' e qui nasce già qualche dubbio.
Netflix gestirà anche il merchandising legato alla serie.
Il colosso dell'intrattenimento a tariffa è quotato al Nasdaq e, nel suo piccolo, anche alla borsa di Milano.
Mi domando se siamo tutti abelinati. Uno dei protagonisti del capitalismo contemporaneo descrive quanto è cattivo e brutto il capitalismo?
Mi viene da ridere.
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Little Steven, lo storico chitarrista del Boss - preciso che credevo fosse morto da anni -, pubblica un suo memoir. Egli affastella aneddoti, anche salaci, in cui descrive la vita delle rock star nei tempi d'oro di questa musica ormai esausta. Tra le varie cose, racconta di una sovreccitata Janis Joplin ventiseienne e del suo tentativo di concupirsi il diciannovenne Bruce Springsteen, il quale, davanti alla "tardona" piena di foie sessuali, se la diede a gambe (salvando la sua virginità? Mah...).
Visto che si trova in Italia per spingere il suo libro natalizio, il vecchio chitarrista appoggia anche il movimento in difesa dello stadio Meazza di Milano. Cosa non si fa per vendere!
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A mezzogiorno il Tg3 - ex Tele Kabul - dà come quarta notizia lo sciopero generale, poco dopo anche il Tgcom24 la passa come quarta notizia in ordine di importanza.
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