C'è una grande confusione sotto il cielo e per raccontarla ci vorrebbero penne diverse da quelle che abbiamo a disposizione, si nota la mancanza di Pasolini o Sciascia, di Bocca, Biagi o anche della tenera Natalia. Stamani, ad esempio, ci ammorbano Minzolini, Mauro, Cassese e tocca condividere quello che scrive Gramellini, figurati!
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Certo che Zelensky ha una retorica stucchevole mica da ridere. Parla con gli americani e cita l'undici Settembre, ai tedeschi e parla del Muro di Berlino, ai francesi ricorda Verdun, spara alto con Israele ed evoca la Shoah. Solo con l'Italia toppa un pochino e paragona Genova a Mariupol e io, vecchio vetero, dubito che noi genovesi avremmo accettato un Battaglione Azov in Via Venti Settembre. Posso sbagliarmi ma...
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Lasciamo perdere le bombe al fosforo bianco, pare che un nostro alleato - dell'Occidente buono - le usi spesso e volentieri ma non si può dire pena l'accusa, infamante, di antisemitismo.
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Non c'è verso, la tragedia jugoslava di inizio anni Novanta per i fogli nostrani non esiste.
(Continua)
-.-.-.-
P.S.
Per essere chiaro. Putin continua a farmi schifo, già mi faceva schifo quando molti guerrieri da salotto televisivo o da social (quelli del "armiamoci e partite") lo slinguazzavano con gusto.
Chiudo qui, non vorrei che qualcuno mi accusasse di neneismo.
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