All'alba i termometri di casa segnano ventuno gradi, spalanco le sette finestre. Soffia ancora un po' di vento. Corrente, grande svolo di tende, tendoni e zanzariere, porte che sbattono e persiane che si chiudono da sole, sembra di essere in un vecchio film della Hammer.
Vado in cucina a prepararmi la colazione, se c'è Barbara Steele che mi spalma la marmellata sulle fette biscottate incomincio a preoccuparmi.

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