...sempre scritti con la mano sinistra e comunque assolutamente inutili.
1) Come si chiamava quella bimba inglese su cui abbiamo sproloquiato per una settimana abbondante?
Tra una settimana ci chiederemo: chi era quella ragazza ammazzata dall'ex? Come era successo?
2) Ho dato una scorsa rapida ai quotidiani, ahimè sono lo specchio della nostra irreversibile decadenza.
3) Nessun rumore nel quartiere, gli uccelletti non cantano ancora, solo il suono della saracinesca del bar squarcia per un attimo il silenzio.
4) Vorrei evidenziare il benaltrismo del titolo di prima pagina de La Verità:
"MACCHÈ PATRIARCATO, PENSATE ALLE BOLLETTE" (firma questa perla Paolo Del Debbio) ma mi chiedo se servirebbe a qualcosa.
***
Appunti di metà mattinata, proprio dopo aver finito i lavori di casa.
5) A proposito di culture dominanti.
Ve lo ricordate Amore mio aiutami, il film con Alberto Sordi e Monica Vitti?
Che ridere quella scena, anche bella lunga, quando lui prende a pugni la moglie innamorata di un altro. "Lo ami?", "Sì, che lo amo...", boom, un pugno. "Lo ami?", "Sì, che lo amo...", boom, un altro pugno... Fino a che lei dice "No, non lo amo più!". Le risate. Nella scena successiva lei, oltre a tutti gli altri segni, ha anche un collare di quelli per i traumi al collo.
Mi piace ricordare uno dei capolavori, restiamo sempre in campo cinefilo, di Lina Wertmüller - la regina degli stereotipi e delle macchiette -, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto. La scena stupenda dove Giannini, terrunciello maschilista, prende a schiaffi e calci nel culo Mariangela Melato, sciura milanese ricca e viziata, e poi la stupra, lei gradisce talmente che dopo gli chiede di sodomizzarla.
Grande film.
Per non dire nulla di Bellissima, regia di Rossellini mica Quagliarulo, dove il marito di Anna Magnani la prende a schiaffi in pubblico (tanto c'era lo jus corrigendi).
6) Stendo, per carità umana, un velo pietoso su quei sottosviluppati mentali della Trap, che parlano a ragazzini adolescenti inconsapevoli, basici e ignoranti come capre.
7) Un aneddoto antico, lontano nel tempo e nello spazio. 1981, nei giorni del mio servizio militare: i commenti di un sottufficiale dei parà su Donatella Rettore che aveva "preso cazzi da negri e da cavalli". Combo insuperabile, miscela venefica di misoginia e razzismo.
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Appunti immediatamente dopo cena.
8) Due stati per due popoli, chi ci crede più? A proposito si è capito che da almeno quaranta anni i governi di Israele mirano alla Cisgiordania, zona più vasta e più ricca di quella schifezzina di Gaza?
9) Sciarelli, un tempo giornalista seria e ora sul confine tra informazione e televisione spazzatura, ci fa ascoltare un audio in cui Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa, parla del suo ex e delle sue paure.
È informazione o spettacolarizzazione del male e del dolore?
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10) Mi accorgo di aver tralasciato l'argomento a cui tenevo di più, forse perché è quello più intimo e personale, quello più malinconico, quello che è più doloroso perché dovrei raccontare di un'ultima volta con Claudia.
Domattina, con calma e, spero, serenità ne farò un post a se.

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