mercoledì 17 gennaio 2024

Sintesi di una giornata uggiosa.

“...tutto va per il meglio, nel peggiore dei mondi possibili.

Dino Campana, lettera a Bino Binazzi, 1930.

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In fondo noi italiani amiamo le gogne e i linciaggi, la cosa non si scopre mica oggi con la tragedia della ristoratrice.

Ricordo quando lo squallido giornale del ripugnante Feltri, pubblicò in prima pagina le foto e gli indirizzi privati di indagati, ripeto indagati, per pedofilia, ricordo le monetine tirate a Bettino Craxi, una forma di “linciaggio light”; se vogliamo andare un po' più indietro negli anni, ricordo quel tizio che annunciò, tutto sicuro e contento, che Valpreda era colpevole e poi mi viene in mente il linciaggio di Donato Carretta (chissà se qualcuno, forse un “ultimo giapponese” ricorda ancora chi era costui?).

Quando scrivo che noi italiani siamo carogne come pochi altri popoli non lo faccio per atteggiarmi.

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Sono stato contemporaneo di Bocca e Biagi, ora lo sono di Specchia e Lucarelli (magari Specchia si adonta pure per l'accostamento), è chiaro ed evidente che qualcosa non ha funzionato.

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Anonimo modesto

‹‹Quello è un ottimo scrittore. Oltretutto modestissimo. Non firma mai quello che scrive!››.

‹‹E che cosa scrive?›› ‹‹Lettere anonime››.

Giancarlo Fusco, Abc n.11, anno 9, 17 marzo 1968.

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Mormorio nervoso della pioggia, mentre l'orizzonte scheletrico del mondo ormai è scomparso sommerso dal buio della sera.

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