Il web fa male ai rivoluzionari. Restano chiusi nei loro
blog, scrivono i loro pezzi, condividono le loro, spesso deliranti, analisi, si
leggono, discutono e litigano tra loro. Tutto questo agitarsi è
autoreferenziale e inutile.
Inessenziale, appunto.
Seguo l’attività rivoluzionaria in Rete con occhio da entomologo,
giusto per tenermi aggiornato su forme di vita destinate ormai all’estinzione e
che già ora sono irrilevanti.
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