venerdì 31 luglio 2020

Bagatelle senza titolo.

L'Italia è quel paese strano dove uno dei tre capi della destra, il più becero e grossolano, può partecipare a un convegno di negazionisti dell'epidemia e subito dopo, in sequenza, affermare che il governo importa africani infetti per far continuare l'epidemia.

Già, cosa parlo a fare?

Gli italiani sono quei tizi che raccolgono le firme per Silvio Berlusconi senatore a vita. Sì, avete presente quello che faceva cucù ad Angela Merkel, che "sedusse" la ministra finlandese, riempì di escort un condominio e confuse una sbandata marocchina con la nipote di Mubarak. Ora lo vorrebbero senatore a vita.

giovedì 30 luglio 2020

Neologismi o slang.

Confesso. Non ho mai visto Arancia meccanica. Quando uscì, credo fosse il 1972, ero piccino e lo persi. Una decina di anni dopo, anni Ottanta ancora bambini e non dispiegati in tutto il loro vuoto squallore, mi capitò di incrociare la pellicola di Kubrick in un cineclub in disarmo, la copia era disastrata e non invogliava alla visione concentrata, mancavano dei pezzi (censura o usura del tempo? mah!) e non riuscivo a seguire la storia. Ora, in età matura, è tutto raggiungibile e a disposizione, potrei finalmente guardare il film ma che senso avrebbe? È troppo tardi, credo.

Ho un brutto rapporto con Stanley Kubrick, mi piacciono le sue opere più neglette, so di rischiare le ire dei suoi fan più devoti. Anni fa ebbi uno scontro con un suo adorante, quando seppe che non amavo l’oggetto della sua adorazione non mi picchiò soltanto perché era un vegano tanto buonino. Mi offrì un biscotto di cioccolato senza latte o burro, era una sua ricetta personale, pessima.

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Temo si stia diffondendo il neologismo "blessato", dal verbo "blessare". Dire benedetto o fortunato fa schifo? Vuoi mettere il glamour che dà una parola finto-esotica?

Spero sia solo uno slang giovanile, quindi destinato all'obsolescenza dopo il declino della generazione giovane che lo ha adottato.

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Se, come usa dire, in Italia un pezzo di carta non lo si rifiuta a nessuno come mai tra gli italiani solo il venti per cento è laureato?

Talmente pigri che nemmeno gratis?

mercoledì 29 luglio 2020

Oggi si suda parecchio.

Come fai a non ridere quando leggi certi commenti social? "È un paese con bellezze straordinarie… ma purtroppo è un paese agonizzante con un cancro, i comunisti". L'autore di questa perla di saggezza ha appena letto un articolo dedicato alla bellezza del paesaggio italiano.

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A proposito, visto che mi trovo qui nullafacente, io non capisco che cos'è il popolo. Da giovane credevo di saperlo, ora non più.

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Leggo i titoli de La Verità e, strano, mi sento lievemente ilare.

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Polonia e Turchia si dissociano dalla Convenzione di Istanbul sulla violenza domestica.

I bigotti sono tutti uguali in tutte le religioni e in tutto il mondo.

Sepolcri imbiancati, ipocriti fino al midollo.

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Ha colpito molto la fantasia dei cattivisti la foto della emigrante con il canetto a seguito, pare sia un barboncino.

Mi chiedo se quelli che si scandalizzano per la reietta che si porta dietro Fido sono gli stessi che non fanno motto di fronte ai cani abbandonati in autostrada durante il periodo delle vacanze. Magari sono proprio quelli che li mollano lì.

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Perché continuiamo a definirlo tenore?

Lo chiedo, a prescindere dalle stupidate che spara, per un mio amico musicofilo, un tizio che quando parla di musica fa gli occhi da pazzo.

martedì 28 luglio 2020

Bagatelle di fine Luglio.

All'alba le tortore dal collare grugano con impegno, creano un drone basso per il garrito forte dei gabbiani.

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Secondo Vittorio Feltri "gli omofobi hanno il diritto di essere tali".

Per Libero "Fan più danni i magistrati dei carabinieri".

La Verità è in pieno "Metodo Boffo" contro l'insulso Casalino.

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Cercavo informazioni su Gabrielle Russier, protagonista molto sfortunata di un vecchissimo caso di cronaca nera di cinquanta anni fa, mi ricordavo qualcosa dai giorni della mia adolescenza, e sono finito nel sito di una complottista deficiente.

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Un tempo i complottisti inaccostabili bivaccavano al Bar della "mussa d'oro", ora li becchi tutti nei social e in Rete.

Avvertenza: Il Bar della mussa d'oro era un locale particolarmente scalcinato del mio paesello, il nome ufficiale era un altro ma veniva chiamato così da tutti. Esiste ancora e, nel corso degli anni, è mutato varie volte, ora è un bar per signore gestito, con velleità di eleganza, da ragazzi cinesi. Il nome è diverso ma noi paesani attempati continuiamo a chiamarlo alla vecchia maniera. Sarà nostalgia del tempo perduto?

lunedì 27 luglio 2020

Non siamo cattivi, siamo solo stupidi.

Nuda con i tacchi a spillo e gli occhiali a specchio, la ragazza sfoggia un intricato tatuaggio tutto intorno all'ombelico e dei seni troppo perfetti per essere naturali. Fa il segno del dito medio, sorride beota e soddisfatta della sua innocua trasgressione. Inconsapevole.

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Avere un conto all'estero sarà da nazionalisti patrioti?

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Per Antonio Socci l'omofobia è un'opinione.

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Un mio contatto Fb, importante poeta, pubblica sul suo profilo la copertina di Playboy Luglio '74, praticamente due ere fa. Loredana Bertè mostra tutta la sua bellezza, quasi ferina, di ventiquattrenne e io non posso fare a meno di ammettere che quarantasei anni fa eravamo tutti molto più belli e freschi.

Guardo la copertina della rivista patinata per soli uomini (o uomini soli?), richiama articoli dedicati alla povera Maria Schneider, all'enigmatica Charlotte Rampling e a Marina Cicogna, all'epoca fidanzata di Florinda Bolkan. Tutti nomi che ai giovani diranno poco o nulla. Scopro, tra l'altro, che Maurizio Barendson era autore di racconti.

Maurizio Barendson, chi era costui?

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La povera e ormai ininfluente Elisabetta Gardini ha sfoggiato in pubblico un cartello con scritto "NO COVID DA ALTRI PAESI".

Prima i virus italiani! Preferite i prodotti nostrani.

Come si diceva una volta? A sì, la situazione politica è grave ma non è seria.

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Elisabetta Gardini è, per chi non si ricorda, quella tizia che si sentì stuprata per aver incrociato Vladimir Luxuria nel gabinetto delle signore.

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Non siamo cattivi, per la cattiveria ci vuole intelligenza ed energia, noi siamo solo pigri e di molto stupidi.

domenica 26 luglio 2020

Saldi estivi.

In pratica, possiamo ammettere che Wikipedia è il Bignami del Terzo millennio, solo molto più sciatto e meno affidabile.

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Da non perdere, per gli amanti del genere Trash-demenziale, l’analisi che Fausto Bertinotti firma per Il Riformista.

._._.

Un dubbio: Il Riformista mira a diventare una sorta di Verità per quelli che credono di essere di sinistra? Già il Fatto imita Libero.

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Solo un giornale lercio come La Verità poteva sbattere in prima pagina "Il fidanzato di Rocco Casalino".

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"Schiaffo di Erdogan alla Chiesa: ‹‹profanata›› Santa Sofia".

Quelli de La Verità dove l’hanno studiata la storia?

Nemmeno sul Bignami.

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Ho visto Il Bestio lievissimamente nervoso.

sabato 25 luglio 2020

Bagatelle per una giornata di allerta gialla.

Yvette Vickers, playmate di Playboy per il numero di Giugno 1959, sessantuno anni fa, sarà ancora tra noi? Per sapere qualcosa della ragazza potrei consultare San Google o Santa Wikipedia, l'enciclopedia che banalizza tutto lo scibile umano, però fa già abbastanza caldo e sono informazioni inessenziali.

._._.

Poi non ho resistito e ho fatto la consueta, inutile, ricerchina Google. La bella Yvette è morta una decina di anni fa dopo una vita non eclatante e dopo tre matrimoni e relativi divorzi. La sua uscita di scena induce una lieve desolazione, morì completamente sola, dimenticata anche dai parenti, il suo cadavere mummificato fu trovato un anno dopo la morte. Nessuno pensò a lei per un anno, nessuno ebbe voglia di vederla o cercarla.

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Il sito che promette energia orgonica attraverso l'odio per le donne, propone un'antologia di primi piani di sessi e ani femminili tenuti ben dilatati dalle titolari.

Per molti uomini le donne sono solo questi due orifizi.

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Nel mondo surreale dei social puoi diventare una tuttologa rinomata anche se come nome d'arte scegli Sofy La Topa.

._._.

Domanda da un milione di euro: i social sono surreali e dada? Cubisti non direi.

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Guardiamo bene la foto dei carabinieri delinquenti, posano tutti e quattro in solluchero. Sorridono come dei deficienti ma hanno in mano due pezzi da cinquanta e altri venticinque euro. Sono soddisfatti di essersi divisi 125 euro a cranio, praticamente sono dei poveracci e dei ladri di polli violenti e psicopatici.

venerdì 24 luglio 2020

Macaia bagatellare.

Ieri sera i tifosi della squadra antica genovese, quella dei nove campionati vinti ai tempi di Giolitti, in preda all'entusiasmo per la salvezza raggiunta, per una volta, non al novantesimo dell'ultima giornata, si sono dati a scene di giubilo, a cori e caroselli per la strada.

Salvi vincendo il derby!

Anche per loro, ogni tanto una soddisfazione. Poveri, era dal Maggio 2016 che non vincevano la stracittadina.

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Mi arrivano molte pubblicità delle Università private telematiche. Nelle varie offerte formative ho trovato anche un corso di laurea in Wedding planner. Ma dai!

Rido troppo e non è nel mio stile.

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Io l'ultima del Bestio non la commento, non voglio scendere a un livello così basso.

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Mi dicono che il nome del partitino fondato da Gianluigi Paragone è "No Europa per l'Italia - Italexit con Paragone".

Sentirà l'afa?

mercoledì 22 luglio 2020

Suggestioni, ricordi, domande e dubbi, tutta colpa della macaia.

Una persona dalle tette prominenti e con il pene ben eretto e funzionante come si può definire? Travestito? Transessuale? Transgender? Chiedo per un amico che ha studiato dalle suore.

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Leggo dalla pagina Fb di HuffPost Italia:

"Achille Lauro parla del suo successo"

"Dormivo su un materasso per terra. Ora scelgo in che stanza passare la notte e con chi.

Tutto qui, per queste caricature vuote il successo nella vita è scegliere dove e con chi passare la notte. Il nulla, solo il nulla che atterrisce!

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Poco fa, su suggestione del sito Orrore a 33 giri, guardavo un video musicale del Divino Otelma, la cosa contribuiva ad aumentare la consueta desolazione del mio risveglio. Ascoltavo e, senza speranza di trovare la risposta, mi chiedevo: cosa si fa pur di non lavorare?

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Il solito giochino stupido proposto da Fb mi informa che in una vita passata, come se non bastasse questa, ero una balia pazza. Balia, non balia asciutta o baby-sitter, quindi ero donna e nel cambio tra le vite ho cambiato pure sesso. Ero pazza. Suppongo di aver fatto strage di cuccioli umani, forse il mio latte era tossico, questo spiegherebbe, per la legge del Karma, la mia condizione attuale.

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Secondo il solito quotidiano repellente "Siamo la nazione meno omofoba del continente". Ogni tanto pestiamo a sangue un gay ma, in fondo, lo stimiamo e gli vogliamo bene. Qualche stupro terapeutico alle lesbiche ma solo per far capire cosa si perdono.

Dire che siamo dei sepolcri imbiancati è farci un complimento.

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Il più ridicolo è, come di consueto, Il Bestio. Settanta pagine di accordi, suppongo molto tecniche e lui, uomo senza nessuna cultura o titoli accademici, specializzato solo in fuffa, ha già letto tutto, riflettuto, compreso e ci avverte che "c'è la fregatura".

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Estate, carenza di notizie, di voglia di leggerle e di voglia di cercarle. Il Giornale rispolvera e rivende ai lettori obnubilati dalla macaia e distratti dalla tanta pelle scoperta e abbronzata, la vecchia storia della stella di neutroni Geminga, detta Gh’è minga. Roba di quarantacinque anni fa.

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Gianluigi Paragone fa il suo partitino. Aumenta la schiera di generali senza esercito, tipi che sperano di poter carpire, con lo zero virgola niente, una diaria per risolvere i loro problemi gastronomici.

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Dubbi nostalgici per reduci attempati.

Che fine avrà fatto Anna del film di Grifi e Sarchielli? E la Ragazza Cioè di Casteporziano '79?

Abbiamo resistito fino ad ora, adesso arriverà mica la macaia?

Guardo molto prima dell'alba la rassegna stampa, spero di evitare certi fogliacci ripugnanti.

Oggi La Verità è inaccostabile, si rischia qualche infezione.

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Nel silenzio sospeso, al termine della notte, la tosse grassa di una nottambula sullo sfondo del rumore di un treno.

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Durante l'ultima settimana, sei morti sul lavoro. Uno al giorno.

Per almeno un paio di giorni si parlerà degli operai, poi passata la festa, gabbato lo santo.

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Il pugilato al tempo del Corona: manager, arbitro, secondi, cutmen, medico, tutti con la mascherina e i due pugili, volgare carne da macello, se le suonano di santa ragione alla vecchia maniera.

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Un mio contatto Fb, persona molto più saggia di me, si chiede qual è la differenza tra Ferragni che visita gli Uffizi e Benigni che banalizza Dante in televisione.

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Om di Zoltán Jeney, musica elettronica comunista registrata poco prima della caduta della Cortina di ferro. Zoltán Jeney utilizza il sintetizzatore Rsf Kobol, una cosa commercializzata come la risposta francese al Minimoog qui usata come un sequencer molto elementare per supportare una linea melodica altrettanto elementare. L'impressione è di una musica elettronica molto di retroguardia - come un gregario che si sfila dal gruppo salendo verso lo Stelvio -, nonostante il disco risalga alla seconda metà degli Ottanta il sapore dei suoni è decisamente vintage.

Chi vuole ascoltare questa musica, secondo me dovrebbe essere riservata solo ai musicofili estremisti, la può scaricare dal sito "Die or D.I.Y.?".

martedì 21 luglio 2020

Bagatelle o ricordi?

Al giro di boa tra i due millennî ero nel mezzo di una delle mie fasi peggiori, piacevo molto a persone che non mi piacevano, in altri tempi non le avrei frequentate. In breve facevo parecchio schifo a me stesso.

 

Il venti Luglio 2001 avevo prestato la mia già vetusta Y10 a un giovane amico che voleva trascorrere un fine settimana sentimental-sessuale con la fidanzatina nel Ponente, non avevo intenzione di muovermi verso Genova.

 

Me ne stavo in piscina e mi allenavo, preparavo i cinquemila, mentre nel capoluogo qualcuno tentava il più deciso esperimento di sospensione della democrazia del dopoguerra in un paese dell'Occidente libero. Era una prova tecnica di svolta autoritaria, roba da far impallidire Scelba, la sua Celere e Tambroni.

 

Penso che Carlo Giuliani fosse un ragazzo con tutti i problemi di chi pensa, spera e vuole che un altro mondo sia possibile ma è cresciuto negli anni Novanta e non ha l’esperienza o la stanchezza, i ricordi personali e i rimpianti di chi ha vissuto i decenni precedenti.

 

Carlo Giuliani non è un eroe - nessun eroismo in quello che ha fatto -, non è un martire e non è nemmeno un assassino, è un'assurdità affermarlo visto che non ha ucciso nessuno e anzi è morto sparato e qualcuno ha vilipeso il suo cadavere steso sull'asfalto.

 

Carlo Giuliani era un ragazzo che quel venerdì progettava di andare al mare.

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Diciannove anni fa, verso le sette di sera, la mia ex fidanzata telefonava a mia sorella dalla Germania, era molto preoccupata e impaurita dalla possibilità che fossi finito nel carnaio di Genova.

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L'Italia del Luglio 2020 è solo a qualche passo dal cancello con scritto Arbeit macht frei.

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Chissà perché ci innamoriamo sempre delle rivoluzioni sudamericane?

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...e nel frattempo oggi sono morti tre operai.

lunedì 20 luglio 2020

Bagatelle di una domenica nemmeno troppo afosa.

Ieri, con le fiamme nemmeno spente, nel magico mondo dei social sapevamo già tutta la verità sul chi, come e perché dell'incendio della cattedrale di Nantes.

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Marcello Veneziani firma un articolo titolato: "Se passa la legge Zan la democrazia e il diritto sono in pericolo".

Verrebbe da ridere, un fascista che parla in difesa della democrazia e del diritto.

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Giorgia Meloni celebra i novanta anni di Sami Modiano, qualcuno le risponde: "Cioè fammi capi': celebri Sami Modiano e celebri Almirante. Delle due l'una: o della storia non sai una sega o sei un'ipocrita del cazzo". La Sorella d'Italia la storia, più o meno, la conosce ma sa pure di rivolgersi a degli ignoranti assoluti.

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Pare non sia una genialata accettare il progetto di un ponte solo per il nome dell'architetto che lo ha firmato.

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Per rinfrescarmi la mente organizzo una retrospettiva dei Beatles già frantumati nel 1970. Non ascolto tutto, spilucco qui e là, sono sette vinili in totale. Ringo sparò due ellepì a pochi mesi uno dall'altro, George riempì il cofanetto triplo. Paul e John, come quantità furono più sobri.

Il più stordito e disorganizzato appare Paul, che registra un disco suonando tutti gli strumenti accompagnato da Linda ai coretti. La qualità è francamente bassa, si riprenderà con il tempo.

John, dopo quelle tre cose sperimentali e sterili registrate con Yoko al timone di manovra, ha preso le misure e produce il suo capolavoro, anche se molti preferiscono il disco di Imagine, nei dieci anni che gli restano sarà impegnato e distratto in e da altre faccende e non si ripeterà più a questi livelli. Certo, la media rimarrà comunque alta.

George, compresso da John e Paul per anni, ha tantissimo da dire, magari non serviva un triplo  ma la creatività e la voglia pulsavano parecchio.

Ringo si divertiva e rilassava con due dischi dignitosi che resistono al logorio del tempo.

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Cosa spinge un anziano attore mediocre, dalla carriera ormai arrivata al capolinea, a vantarsi delle antiche conquiste sessuali? Un minimo di riservatezza e, soprattutto, di dignità. Troppo faticoso?

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Genova 19 Luglio 2001. Diciannove anni fa, a metà pomeriggio, già si capiva che qualcosa non funzionava.

domenica 19 luglio 2020

Saldi d'Estate.

È inutile cercare il paradiso se porti con te l'inferno che hai dentro.

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Le parole sono pietre. Queste sono nei titoli delle prime pagine di fogli quotidiani repellenti.

 

"ZINGARETTI NELLA MELMA"

"Sindacati da abbattere"

"È rischio stranieri infetti"

"Immigrati e contagio"

"Allarme Covid-bengalesi... ...le moschee sono aperte e strapiene"

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Temo che dalla Ue non avremo nulla. Mettiamola così, è l'intuizione di una vecchia puttana che ne ha visti tanti.

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Non capisco perché Fb mi mostra post di Maria Grazia Cucinotta.

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Il Tempo ha meno credibilità ed eleganza del Corriere dei piccoli, dopo l'arrivo di Storace si avvia a diventare un foglio fascista.

sabato 18 luglio 2020

Le parole sono pietre, oggi sono buono (e mi tirano le pietre).

Le parole sono pietre e i fogli della nostra pessima destra lo sanno benissimo.

"Nuovo allarme virus in Veneto: trovati 42 migranti positivi".

"...il virus cinese fa bene alla Cina".

"IMMIGRATI INFETTI IN FUGA PER L'ITALIA".

"L'ITALIA IMPORTA STRANIERI COL VIRUS".

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Italia, Luglio 2020. Praticamente siamo davanti al cancello con scritto "ARBEIT MACHT FREI".

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In qualche punto del Mediterraneo c'è un gommone mezzo sgonfio con incastrato il cadavere di un uomo. Lo hanno segnalato quattro volte nelle ultime due settimane ma nessuno si prende la cura di andare a recuperare il cadavere dell'uomo (magari è una cosa che costa quattrini, ormai è morto, a che serve recuperarlo e chi paga?).

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Ho appena visto al Tg1 quel tizio che partecipò al Grande fratello1 e ora fa il portavoce di Conte, la cosa mi ha turbato parecchio e temo mi bloccherà la digestione del parco pasto.

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Come puoi fare l’attore porno, sia pure amatoriale, se hai una repellente ernia ombelicale?

venerdì 17 luglio 2020

Zanzare e crisi economica.

Ho ucciso una zanzara, non era mia intenzione, è stato un incidente. Annaffiavo le ortensie del giardino e mi sono accorto che avevo sei o sette zanzare attaccate al polpaccio, ho fatto scivolare la mano per farle volare via e la più scema o più avida non si è spostata.

Deve essere la crisi, c'è molta fame in giro, in altri tempi le zanzare mi schifavano.

mercoledì 15 luglio 2020

Giornata fiacca.

Ho appena visto l'ultimo video di Razzi, ex Senatore della Repubblica. Puro trash.

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Twitter è un contenitore di feccia e pensa che gli utenti si sentono superiori e sono un po' snob.

I più aggressivi o normativi sono quelli senza foto personale e con il nome falso.

La visione di così tante beline da tastiera, anche un po' vigliacchette, è divertente e, insieme, parecchio desolante.

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Giorgia Meloni, sorella d'Italia, ieri ha detto varie sciocchezze riguardo la cerimonia di Basovizza e il Narodni dom.

Che volete farci?

La ragazza è patriota nazionalista, per buon peso pure fascista, ha detto quello che una come lei può dire.

Il nazionalista aborrisce le riconciliazioni e la pace, ha bisogno del nemico, pena la fine per irrilevanza.

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Mi rifiuto di commentare il nipote inetto di Umberto II.

martedì 14 luglio 2020

Fa caldo, sudo molto e le bagatelle nascono un po' umide.

Guardo il servizio fotografico dedicato, da Playboy nel 1984, a un'attricetta in cerca di pubblicità, la ragazza ha il tipico fascino vuoto di quell'epoca vuota e pannosa. Mi domando spesso se le modelle delle foto "artistiche" abbiano problemi alle adenoidi, ce ne fosse una in posa a bocca chiusa.

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Il Bestio, a parte l'imbolsimento dovuto alla quantità di cibo spazzatura che ingurgita, non è un bruto. Sa molto bene cosa vuole sentirsi dire il suo elettorato di riferimento e glielo dà a piene mani.

Anticomunismo, un vero evergreen. Siamo cresciuti e invecchiati nel terrore che arrivassero i trinariciuti a prenderci la "robba".

Un po' di Far West: "uomo sei entrato nella mia terra per rubare le mie cose, le mie cavalle e le mie donne ed io mi difendo da solo".

I drogati che non producono nulla, rubano e tocca mantenerli.

I giusti diritti sessuali dei maschi produttori (breadwinner), che mantengono la famiglia e devono potersi svagare con carne fresca; poi, se le operatrici sessuali pagano le tasse meglio.

E via continuando con tutte le meschinità tipiche della piccola borghesia.

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Trump è comparso in pubblico con la mascherina, forse era la prima volta, naturalmente il naso non era coperto.

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Quei tizi che partecipano ai Covid party sono soggetti da studio psicologico, magari psichiatrico, o da ricerca antropologica?

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Durante il fine settimana ho organizzato una piccola retrospettiva di film "spiaggiarelli", in sequenza: Colpo di sole (1968), Ferragosto in bikini (1960), Ragazze da marito (1952). Noto ora l'intervallo di otto anni tra l'uno e l'altro, anni pesanti per i cambiamenti di costume. Mi piacerebbe scrivere qualche cosa dedicata a questo sottogenere ma temo che, come ogni altro mio progetto, non ne uscirà nulla.

lunedì 13 luglio 2020

Bagatelle pre solleone.

I grandi scoop del quotidiano Libero!

Silvia Romano si beve una birretta al bar.

Come sempre guardiamo la pagliuzza nell'occhio degli altri e glissiamo sul travone nel nostro.

SEPOLCRI IMBIANCATI!

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Carlo Calenda ha dichiarato a La7 "Sono per un governo larghissimo con Berlusconi e pezzi intelligenti della Lega come Zaia".

Per gli smemorati, Berlusconi è quello dei "lacci e lacciuoli", delle leggi ad personam, delle cene eleganti e delle foie grossolane, di Ruby nipote di Mubarak. Per quel che riguarda il leghista veneto, rimane quello dei cinesi che mangiano topi vivi e che si lavano poco.

.-.-.

Parrebbe che Calenda e Renzi non si parlino da un anno.

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Pulizie di mezza Estate su Twitter.

Ho bloccato una quantità di onanisti da tastiera, ignoranti funzionali e Cani di Pavlov, che mi hanno sottoposto a due giorni di intensa shitstorm perché ho criticato il metodo di comunicazione del loro capitano. Coraggiosissimi odiatori, tutti con nome falso e senza foto, se gli togli l'insulto sessuale e il lessico da caserma cadono in preda all'afasia totale.

Nessuna comunicazione è possibile con questi ceffi, li ho abbandonati al loro vuoto.

sabato 11 luglio 2020

Vedo gente, faccio cose.

Nel solito sito che promette energia orgonica gratis, ho appena visto la foto artistica più buffa della storia della fotografia. C'è una simpatica ragazza ed è anche caruccia, che si versa della Pepsi Cola dentro alle mutandine appena scostate, sul viso ha l'espressione di chi sta praticando sesso tantrico e acrobatico da sei ore. In un'altra foto, la giovane si copre le pudende con una latta di olio Shell per motori, spero che non lo versi dentro agli slip.

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Certo, se ai fascisti e ai leghisti togli l'insulto sessuale e il lessico da caserma affondano nell'afasia totale.

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Marcello Veneziano, di professione fascista acculturato, ricorda al Bestio che "i ‹‹valori›› di Berlinguer non sono quelli dei sovranisti".

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I fogli di destra sono molto impressionati dalla vicenda di Santa Sofia, Libero strilla querulo:

"L'ISLAM ALLE PORTE

La basilica turca di Santa Sofia diventa moschea: l'Occidente muto".

Giornata molto fiacca.

Il gelsomino del giardino è morto, completamente secco, resta quello di San Giuseppe con i fiori gialli e senza profumo.

La magnolia giapponese è nel pieno della seconda fioritura estiva, quest'anno più lussureggiante del solito.

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Il quotidiano Libero, in pieno delirio da culto della personalità, pubblica un articolo di Azzurra Barbuto intitolato "Caro Matteo… Ti preghiamo di proteggere i poveri orsi".

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Il Tempo di Roma, con l'arrivo di Storace, si avvia a diventare un quotidiano (vetero) fascista.

"la Storaciata

Gara tra Salvini e Pd sull'eredità di Berlinguer. Mi tengo Almirante".

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Nessuno ricorda o vuole ricordare che se l'Italia non è completamente berlusconiana il merito è di Romano Prodi, che ha vinto le elezioni due volte su due.

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Circola la voce sulla falsa positività al Covid di Bolsonaro, si sarebbe inventato tutto per propaganda.

Questa ipotesi corre nei social, quindi va presa con le molle.

giovedì 9 luglio 2020

Mimose fuori stagione.

Credo che questa sia una bozza di un post mai pubblicato nel blog che curavo per Mentelocale, la ho trovata tra gli appunti abbandonati. La pubblico ora con minime modifiche.


Claudia vorrebbe impiantare una mimosa quattro stagioni, visto che negli ultimi anni abbiamo perso due alberi, ora abbiamo dello spazio libero. Credo che non ne farà niente, la mimosa mi piace molto, la sua esplosione di fiori gialli preannuncia la Primavera, ma è una questione di luminosità, mi piace il giardino luminoso e mi piace che la luce entri in casa dalle finestre, visto che ne abbiamo nove cerchiamo di sfruttarle. Non amo gli alberi sempreverdi; poi, con tutta onestà, non sono tanto sicuro di essere capace a curare un albero di mimosa. Preferisco piante che spogliano durante la stagione fredda, l'unico sempreverde che adoro è l'ulivo e, se potessi, ne coltiverei molti, certo così il giardino non sarebbe più un giardino, diventerebbe un uliveto e serve molto più terreno.

Tanti anni fa, mamma piantò una mimosa quattro stagioni nella nostra campagna – la terra che avevamo ereditato dagli zii emigranti di nonna Teresin -. I prozii di mamma erano tre contadini che partirono per il Sud America alla fine dell’Ottocento, la famiglia ha perso la memoria della loro destinazione precisa, a me piace pensare che fossero in Perù o in Venezuela ma è più probabile che abbiano seguito il flusso migratorio verso l'Argentina. Gli zii erano emigranti-rondine, cioè andavano, gestivano il loro spaccio ristorante e, di tanto in tanto, tornavano a casa per reinvestire i loro guadagni. I tre, che avevano acquistato per tutta la vita terreni e case, non si sposarono mai, perché "le mogli mangiano i risparmi dei mariti", ben presto affiliarono mia nonna e il fratello che erano rimasti orfani; nemmeno il fratello di nonna si sposò, di passaggio in passaggio, la proprietà arrivò a Teresin.

I nostri "manenti" pagavano pochissimo affitto per la casa e, soprattutto, cercavano di evitare di dividere i prodotti coltivati ma alla Teresin andava bene così, non era una padrona severa, credo che non si sentisse proprio una padrona. Era divertente la consueta scenetta tra nonna e Elena, la "manente" anziana: "buongiorno signora padrona… …non mi dica padrona, non sono la vostra padrona, sono solo la proprietaria della terra"; lo scambio di battute si svolgeva in stretta lingua genovese antica.

Quando mia mamma portò su in "villa" la mimosa la festa della donna non era ancora diventata una moda di massa, non era sfruttata a livello commerciale e quindi i mazzolini di fiori gialli non avevano un gran mercato, anzi, la mimosa, era considerata un fiore povero – proprio per questo motivo, nell'immediato dopoguerra, Teresa Mattei lo aveva proposto come fiore simbolo della festa -. Si capì subito, dall'espressione del viso, che Clotilde, la figlia giovane di Elena, non era contenta che una nuova pianta venisse a togliere spazio nelle fasce dedicate all'orto; un inutile albero da fiori, non un fruttifero! Meglio, molto meglio, un susino, magari una prugna della Madonna dai frutti piccoli e dolcissimi, che si vendono bene.

La mimosa di mamma ebbe una vita breve e stentata, non durò più di un anno. Una cosa ben strana, la nostra terra era in cima a una collinetta, ben illuminata e ventilata nel modo giusto, qualsiasi pianta prosperava; strano, veramente strano, che proprio la mimosa seccasse in quel modo. Abbiamo scoperto, dopo qualche anno, che Clotilde innaffiava la pianta con acqua e candeggina, un modo rapido e "indolore" per eliminare alberi indesiderati.

mercoledì 8 luglio 2020

Bagatelle alla "Anto' fa caldo".

Platinette è l'omosessuale che piace, di lavoro fa la checca, non l'intellettuale come P.P.P., è allineato, rassicurante e qualche volta fa anche ridere.

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Siamo il paese dove si raccolgono le firme per far nominare senatore a vita un tizio pregiudicato, fino a revisione dei suoi processi, che obbligò il Parlamento a votare che era una cosa credibile confondere una sbandata marocchina con la nipote di Mubarak.

Che cosa possiamo sperare?

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Non capisco che geografia ha studiato Belpietro: "VOLI CHIUSI AI BENGALESI TANTO ARRIVANO SUI BARCONI".

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I sillogismi de La Verità: "Il fratello arrestato per usura: ecco perché la Cirinnà odia la famiglia".

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Il karma non perdona o, come dicevano i nostri anziani, chi semina raccoglie. Già Boris Johnson toccò con mano.
Penso, comunque, che Bolsonaro con mezzo litro di cachaça se la possa scapolare.
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Vorrei scrivere un racconto in cui Onibaba incontra Jizo, che le dona consolazione, magari metterci dentro anche Azathoth e qualche neognostico… (appunto molto autocompiaciuto).
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"Anto' fa caldo". Chiudiamola qui.

martedì 7 luglio 2020

Bagatelle feriali (o ferali?).

Non riesco a spiegarmi perché inorridiamo se in Cina mangiano i cani, sui topi vivi lascio perdere perché è solo una stupidata razzista, e non facciamo nemmeno un plissé contro chi mangia gli abbacchietti o i porcellini da latte. Una persona molto più saggia di me fa notare, in un suo post Fb, che la piccola borghesia trova rivoltanti le cavallette fritte e aspira al, non meno rivoltante, caviale (cibo costosissimo da ricchi).

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Da qualche tempo noto una preoccupante ondata di culto della personalità verso Il Bestio. Libero: "SALVINI, SALVACI TU".

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Mi sono ripromesso di citare meno possibile i fogliacci di destra ma, oggi, i titoli di Libero sono tutti da leggere (dopo aver assunto una forte dose di antiemetico).

Il mio preferito è quello che firma Azzurra Barbuto:

"Non disturbano come altri "ospiti"

Almeno arrivano anche le balene".

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I fogli lerci della nostra destra più becera non mollano mai l'osso, oggi continuano a ringhiare e sbavare contro Silvia Romano.

"...ci fa la morale", "...ringrazia Allah per il rapimento", "...adesso delira".

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Prima di incominciare a dar di matto e “cioccare come lame” per i due casi di peste bubbonica in Mongolia, tenete conto che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ne censisce ogni anno da mille a tremila casi.

Quindi, per favore, niente scene tipo la processione penitenziale del Settimo sigillo, al massimo raccontiamoci delle novelle licenziose come consigliava il caro Giovanni Boccaccio già settecento anni fa.

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Leggo questo cinguettio, non lo commento nemmeno:

"Mi chiamo Rino, sono papà, sono italiano e porto nella mia anima l'ideale fascista... Ma per essere accettati dobbiamo modificare un po (sic) di cose... Realizzare un fascismo moderno... Giusto per non essere contrastati dai comunisti.. (sic)". Firma: Rino Onofrio Monno.

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Dall'assenza di grida, maledizioni, bava verde tipo Linda Blair, deduco che l'automobilista assassino della bambina marocchina è italiano.
Mi sorprende anche, ma nemmeno troppo, il silenzio sull'aggressore straniero del gay. È evidente che un omofobo moldavo è comunque preferibile a un omosessuale nostrano.

Otto, Trudy, Orazio e gli altri.

Anche questo raccontino è tratto dal blog che curavo per Mentelocale, mi diverte ancora e lo pubblico qui con minime modifiche.


Bouff, Bouff - pausa per respirare - Bouff, Bouff - altra pausa per respirare - e avanti in questo modo per tutto il pomeriggio. Orazio, il bulldog che viveva nel palazzo di là dalla strada, cercava di intimidire così i passanti. Passava l'estate sdraiato al fresco sul terrazzo di casa e, con flemma inglese, abbaiava contro tutto quello che si muoveva.

Qualche giorno fa, ho saputo che Orazio è morto anzi, come diciamo noi cinofili, è saltato sul ponte dell'arcobaleno; non era anziano ma la sua salute è sempre stata molto delicata. Lo vedevo passeggiare di sera insieme al suo umano, il passo un po’ caracollante e l’espressione ingrugnata, era una presenza simpatica.

Il bassotto Otto e il bulldog Orazio non si piacevano, non potevano proprio piacersi; a parte che inglesi e tedeschi non sono mai andati d'accordo, cani bassi e iperattivi, tutto naso, sempre pronti alla caccia e molossoidi flemmatici e rantegosi non possono riconoscersi come appartenenti alla stessa specie. Spesso Otto rispondeva all'abbaio lento del bulldog con scariche di abbai sonori e mitraglieschi, si appoggiava con le zampette anteriori al cancello e, dopo aver guardato Orazio con spavalderia, attaccava la cagnara.

Trudy, la nostra bolognese cresciuta da Otto e che per questo si sente bassotta, guarda sempre attenta il maestro e negli scontri verbali cerca di imitarlo ma ha un abbaio troppo femminile e non incute grande timore.

Nella via dove abito, duecento metri scarsi, vivono quindici cani, lo dico sempre che chi non ama il genere canino ha sbagliato quartiere e dovrebbe trasferirsi. Da Giotto, il volpino della cartoleria di fronte alle elementari a Sheba, la bassotta che vive sopra al bar notturno, passando per Stella e Luna (prima), dallo shih tzu scostante di Lello, ai due breton di P***, il cacciatore della domenica, fino a Luna (seconda) e Bibi, le due cagnine salvate dai canili spagnoli dalla mia vicina Mirella, ce n'è per tutti i gusti ed è un tripudio di abbai.

Il vero nemico di Otto, il mio teppistello, non era Orazio, è l'odiatissimo Arturo! Un bel dalmata, ben macchiato, che vive a due passi da noi. In realtà, dovrebbe essere Arturo a odiare il nanetto perché è il mio bullo ad averlo attaccato per primo. C'eravamo incontrati per la via e, visto che siamo in buoni rapporti, io e l'umana di Arturo scambiavamo le solite quattro chiacchiere, non ci siamo accorti che il dalmata, forte della differenza di stazza, mandava tutti i segnali di aggressività possibili a Otto; minacciava con la coda a candela e lo sguardo diretto, avanzava con il petto portato in avanti. Alla fine ci siamo trovati in questa situazione: Arturo tutto teso che fissava il bassotto dall'alto verso il basso e Otto seduto che guardava dal basso il dalmata. Da questo momento mi ricordo la scena come se fosse un cartoon della Warner Bros, Otto volta il muso verso di me e mi guarda – sembrava volesse chiedere "cosa devo fare?" -, io che, ridendo, gli rispondo "ah, ti arrangi…". Il nano deglutisce e rivolge lo sguardo verso Arturo – forse pensava "mi sono scelto una bella schifezza di umano, proprio vero che le cose bisogna farsele da soli" -, ancora un secondo e balza in verticale, le zampe anteriori abbassate sul petto, attaccando alla gola il dalmata, che salta indietro con Otto che penzola dal suo collo. Il tutto dura pochi secondi, ogni umano bada al suo cane e lo allontana, Arturo sembra scioccato e Otto abbaia in trance da lotta – "sono piccolo ma fegatoso e tutto muscoli!" -. Ora, ogni volta che ci incrociamo, mentre Otto comincia ad abbaiare furioso, Arturo passa in silenzio e io, con orgoglio dissimulato e complicità, dico al mio guerriero: "calmo… calmo… guarda che è lui che dovrebbe avercela con te…".

domenica 5 luglio 2020

Clash of posts. Due fusi insieme non ne fanno uno.

In Italia piace molto aggredire in gruppo contro pochi, meglio se di categorie punto garantite. Negli ultimi giorni, aggressioni a omosessuali e a immigrati, per buon peso ubriachi. Sembra che a Santa Margherita Ligure circoli una banda di giovani delinquenti lombardi dedita al pestaggio notturno di chiunque capiti a tiro.

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Non mi sento mai contento di me, però so nasconderlo molto bene.

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Qualche mese fa, poco prima della clausura, c'è stato un momento in cui il gruppo Fb Hammer Horror Forever pullulava di video party, anche due film contemporaneamente. Divertente spaventarsi in inglese.

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Cos'è successo all'adunata della destra?

Libero non ne parla nemmeno in prima pagina, il Giornale mette solo una foto con inquadratura strettissima, La Verità un richiamo con fotina dei cari leader di spalle.

Solo Il Tempo sborona con una foto su quattro colonne e slogan d'ordinanza. Il Bestio che fa il gesto alla Guido Angeli è impagabile.

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Il caldo comincia a fare effetto, lo deduco da quello che leggo nel rutilante mondo social, mettiamoci tutti un berrettino bagnato sulla capoccia, cerchiamo di rinfrescare i neuroni e, se possibile, parliamo meno, scriviamo poco e cestiniamo molto.