venerdì 3 luglio 2020

Bagatelle più benevolenti del solito. Ho sostituito il Valium con i Fiori di Bach e mi sento rilassato e rappacificato con il mondo.

Guardo la foto della coppia che controlla con pistola e fucile mitragliatore un corteo che passa davanti alla propria casa lussuosa e l’altra foto della signora bianca che durante la discussione con una donna nera le punta contro la pistola, resto interdetto e mi rammento subito di Primo Maggio, il romanzo abortito di De Amicis pubblicato postumo nel 1980 e accompagnato da una prefazione in cui i curatori invitavano a non leggerlo.

Un personaggio del romanzo, un professore idealista ormai anziano e smagato, consiglia il protagonista, novello socialista entusiasta, di fare attenzione perché il proletariato non ha nulla da perdere e va alla lotta ma chi ha qualcosa, di materiale, da perdere nella lotta è ancora più cattivo e deciso a non perdere.

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Nell'Italia del 2020 accade questo. A Pescara un giovane viene pestato a sangue perché è omosessuale. A Treviso tre ritardati entrano in un bar salutando con il braccio teso e gridando "heil Hitler", un cliente li guarda male e loro lo aggrediscono, naturalmente in tre contro uno, e pestano pure il signore che cerca di difendere il malcapitato. Stazione di Vernazza, Cinque Terre, due ragazzi si salutano con un bacio: aggrediti e feriti.

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…certo poi, quando la lotta di classe si fa dura, il sottoproletariato e la piccola borghesia fanno il lavoro sporco al soldo del capitale, sperando che caschi qualche briciola dal tavolo o illudendosi di entrare nell'ipotetico ascensore sociale.

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Gran parte dei giornalisti italiani sono pessimi e infimi ma si rivolgono a lettori pessimi e infimi, se elevassero anche di poco il livello non sarebbero compresi.

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