martedì 31 ottobre 2023

Halloween - Arsenico e vecchi merletti.

Recuperi dal passato, questo è un vecchio post già pubblicato qualche anno fa e ora riaggiornato. Non si butta via niente o, forse, è un eterno e inutile girare a vuoto.

Metto subito le cose in chiaro.

Non mi piace Halloween, non mi piacciono le carnevalate, sono un tipo abbastanza austero e non mi piacciono i travestimenti, più che austero forse sono solo triste di natura e infelice per vita mal vissuta. Sarà che mamma, a Carnevale, mi vestiva da Pierrot? La maschera con la lacrima, puoi capire...

Chiarito questo, credo che sia molto più demoniaco gioire quando un reietto africano annega vicino a Lampedusa, buttare sulla schiena di gente inerme bombe grandi come armadi, picchiare a morte una donna perché non si veste come, lo credi tu, ha ordinato Dio oppure augurarsi lo sterminio degli ebrei e degli zingari, considerare vittime e piangere solo i nostri e altre piacevolezze consimili, che fare il bischero una sera travestito da morto vivente, da diavoletto, da vampira mignotta o, se sei ragazzino, chiedere le caramelle ai vicini di casa.

Mi sembra di ricordare, me lo spiegò tanti anni fa Suor Teresina, che Lucifero odia gli uomini perché sono (tutte, bada bene: tutte) creature di Dio.

...poi, nel pomeriggio sono uscito per una commissione, ieri sera ho finito gli antidepressivi e dovevo fare un po' di scorta, i gruppi di ragazzetti che ho incrociato per strada erano quasi piacevoli, specialmente i più piccoli accompagnati dalle mamme. Tutto un po' lugubre ma, in fondo, sopportabile.

Un consiglio da cinefilo vetusto, guardate Arsenico e vecchi merletti, un antico film di Frank Capra ambientato proprio ad Halloween.

Dedicato ad Anteo Zamboni.

 


lunedì 30 ottobre 2023

Bagatelle scritte aspettando che l'allerta arancione diventi rossa. Per ora è giallo canarino.

Giro per la Rete annoiato, triste e, come sempre, infelice. Lo scopo è di ammazzare il tempo prima che lui ammazzi me, la cosa accadrà comunque nonostante tutti i miei possibili e inutili sforzi. Cerco colonne sonore vintage per finire di rovinarmi la sensibilità musicale, un tempo presumevo di possederne molta e raffinata, scopro che Blow out, il film di Brian De Palma, ha già quarantuno anni. L'autore del soundtrack è il nostrano Pino Donaggio famoso anche per... (?)


Ecco, di prima mattina mi capita sotto gli occhi un post di qualche anno fa. Parla di un libro intitolato Manuale per ragazze rivoluzionarie ed è edito da Rizzoli, la nota casa editrice clandestina affiliata alla VI Internazionale e tre quarti (ex e post posadista).


Leggo su un giornale on line che si autodefinisce comunista: "la Nato occupa il Mediterraneo".

Siete adolescenti di quattordici anni o venite dalla Val Brembana? Non avete visto o letto niente in vita vostra?

Sessanta anni fa, quando ero bimbo, c'erano le navi da guerra americane anche in rada nel Tigullio.

La Rosa dei Venti e la Cristina, le due prostitute più famose dell'epoca, facevano soldi alla grande con i marinai in libera uscita.

La Rosa dei Venti era giunonica e più dignitosa, blandamente razzista rifiutava i clienti neri, Cristina selezionava meno ma aveva tariffe molto alte, chiedeva il corrispettivo dell'affitto mensile di un appartamento medio o del salario di un operaio; aveva una coorte di parenti, figli, amici e papponi da mantenere e finì in povertà.

domenica 29 ottobre 2023

Dubbi della domenica sera.

Sarà il passaggio dall'ora legale a quella solare ma mi vengono dubbi e domande. Uno che ha appena compiuto cinquantasette anni e s'atteggia a eterno adolescente non è, come minimo, ridicolo o, peggio, proprio stupido?



Mao Valpiana lo spiega, un'altra volta, meglio di me.

"...I terroristi di Hamas hanno voluto far vedere il loro macabro spettacolo per moltiplicare l'effetto terrore; la vendicativa rappresaglia di Israele agisce a telecamere spente per nascondere gli effetti sulla popolazione civile.

Due strategie speculari, uguali e contrarie.

Ma il risultato è lo stesso,  la morte.

Il nemico comune è la pace.".



sabato 28 ottobre 2023

Memorie nostalgiche di un boomer al capolinea - 1

Ah... la Primavera del Settantaquattro!

Bei giorni sempre pieni, bella musica, suoni e colori e odori inebrianti, ragazze stupende e intelligenti. Tutto era possibile, tutto sarebbe arrivato, avremmo realizzato qualsiasi cosa.

Oddio, nei cinema girava Tutto a posto e niente in ordine, film minore e per fortuna dimenticato di Lina Wertmüller. C'erano treni che saltavano in aria, persone sfrante da bombe in piazza. C'era una guerra più leggibile di quelle di adesso: i buoni tutti da una parte e i cattivi tutti dall'altra (poi si capì che, forse, i buoni non erano così buoni ma questo accadde dopo) e una rivoluzione chiamata "dei garofani". La dittatura greca implodeva e un'isola mediterranea finiva divisa a metà.

C'erano tante altre cose ma la demenza senile, ormai tipica nei boomer, non me le lascia ricordare.


A sì... Il gruppo musicale dove suonavo produceva la sua prima cassetta, un'ora di "musica" molto ibrida, ma questo, forse, è bene lasciarlo sprofondare nell'oblio.



venerdì 27 ottobre 2023

Svolo rapido sulle prime pagine dei quotidiani e altre piacevolezze.

In prima pagina del CdS una certa Sofia Goggia, per mia somma ignoranza non ho idea di chi sia, ci informa: ‹‹Resto una belva ma diversa››, poi c'è Favino, in cerca di crediti, che ci ricorda che il suo comandante ‹‹Salvava i naufraghi perché era italiano››.

Ah... la piaggeria, la piaggeria!


GENTE CHE VA, GENTE CHE VIENE.

Formigoni torna in Forza Italia. Fonte: il Fatto Quotidiano.


Molto strano. I tre fogli principali della destra nostrana non mettono in prima pagina la nomina di Pietrangelo Buttafuoco, noto fascistone e convertito all'Islam. Ne parla solo L'identità ma in quanti la trovano e leggono?


Serie: Non si butta via niente.

Tornano "I pacifinti", firma questa perla di titolo Giancarlo Lehner per l'Opinione delle Libertà ("Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE").

***

...ma Putin non aveva avuto un infarto secco un paio di giorni fa? O me lo sono sognato?


Trovo questa foto, ricorda i vecchi calendari da barbieri o dei camionisti, in un sito che cerca di trattare con leggerezza e ironia il Pulp vintage più becero, a volte ci riesce e a volte no, dipende.

"BACK IN THE PAST

1976 was a year that held a lot of promise...".

In realtà, come rispondo sempre a mia sorella quando mi chiede se mi serve qualcosa, io ritornerei volentieri alla Primavera del 1974.



giovedì 26 ottobre 2023

Tonio Dell'Olio e Mao Valpiana lo spiegano meglio.

Testimoni di pace in Israele-Palestina.

In questi giorni in cui l'odio e l'inimicizia tra i popoli di Israele e Palestina rafforzano i propri arsenali, vale la pena raccontare alcuni esempi di dialogo, incontro ed empatia. Non tutti sanno, ad esempio, che dal 1995 opera in quella terra un'associazione denominata "Parents circle" che raccoglie a tutt'oggi 600 aderenti tra i genitori dell'una e dell'altra parte in conflitto, che hanno perso un figlio o una figlia nel conflitto. A fondare questa esperienza di "bereaved families", "famiglie in lutto", Yitzhak Frankenthal, ebreo ortodosso di Tel Aviv, padre di un ragazzo ucciso da Hamas. Ha pensato che raccogliere insieme il dolore intimo di tante madri e padri, potesse aiutare a sopportarlo meglio. E subito dopo ha compreso che il dolore non ha colore e che anche dall'altra parte c'erano mamme e papà che piangevano i loro figli. Il cerchio si è allargato e, nonostante le fatiche e le difficoltà di questi giorni, gli aderenti continuano a incontrarsi sia pure su una piattaforma internet. Si incontrano anche ora che una delle aderenti all'associazione è risultata presa in ostaggio da Hamas nel kibbutz di Be'eri dove viveva. Il superamento dell'odio tramite la via più dolorosa fa tanta paura ai signori della guerra tanto che l'attuale governo israeliano ha sospeso le attività del Parents circle nelle scuole e nei Summer camp. Ma questi genitori che hanno il coraggio dell'incontro e del dialogo continuano a camminare insieme.

*

La conta dei bambini.

Chiodo scaccia chiodo, si diceva. 

Oggi siamo all'orrore scaccia orrore. L'immagine tremenda del terrorista che atterra in parapendio e taglia le gole, è scacciata dagli effetti del bombardamento sull'ospedale; la sirena che risuona su Tel Aviv, è scacciata dai missili su Gaza. Siamo arrivati all'oscenità macabra della solidarietà misurata in numero di morti, come se un cadavere contasse meno di dieci cadaveri. Come se 1400 vittime identificate avessero più dignità di 6000 vittime anonime.

L'unica conta dei morti possibile è la somma per denunciare quante vite spezzate ha prodotto il mostro della guerra. 

30+2360+28, sono 3018 i bambini morti nei primi 18 giorni di guerra dall'attacco del 7 ottobre, in Israele, Gaza, Cisgiorndania. 

Tremiladiciotto nel momento in cui scrivo, certamente di più nel momento in cui leggete. 

Quei bambini non hanno bandiere, solo un sudario bianco. 

La guerra è questo: che sia guerra santa per la jihad, o guerra per l'esistenza milchamà, guerra di difesa o guerra di attacco, vendetta o rappresaglia. La guerra fa schifo e porta solo altra guerra.

La catena omicida e suicida va fermata. 

Benedetto quel bambino che risponderà con l'amore all'odio, che non ucciderà, che ci permetterà di iniziare la conta dei vivi.

Tristezza, sconforto e mestizia.

Sconforto e mestizia tra gli appassionati di Upas: Franco Boschi, il bel tenebroso che non passa mai di moda, esce dalla soap. Che ne sarà di Angela e Bianca?


Tristezza tra i cinefili amanti della Blaxploitation, notate prego il linguaggio specializzato, proprio da esperto di cinema (ero l'allievo "prediletto" di Marco Salotti).

È morto il detective John Shaft, quello originale del 1971.



mercoledì 25 ottobre 2023

Un post Fb di una parola sola.

Un post Fb di una parola sola: GENOCIDIO, non lo scrivo nemmeno io e sono, è noto, un semianalfabeta. Non lo scrivo per pudore verso la situazione del Medio Oriente, per rispetto della mia flebile residua intelligenza e perché è irrimediabilmente inutile.

Leggerlo firmato da Franco Berardi, ai tempi detto Bifo, mi turba un po' e mi dà parecchio da pensare.



martedì 24 ottobre 2023

Regole e crimini di guerra (mi scappa da ridere).

A proposito di guerra, crimini di guerra e terrorismo.

Le bombe sporche in Serbia nel Novantanove le abbiamo usate noi e, come era palese, noi eravamo i buoni mentre i serbi, come sempre, erano i perfidi malignazzi.

In guerra il più pulito ha la rogna, accettiamo almeno questa verità.

lunedì 23 ottobre 2023

Alessandro Gilioli lo spiega meglio di me.

"Antonio Ricci ha voluto rimarcare la sua immagine di cavallo pazzo libero da ogni condizionamento aziendale facendo sapere al mondo che Fedele Confalonieri gli ha dato del "rompicoglioni", in merito alla vicenda Giambruno-Meloni.

È interessante questa insistita sottolineatura di Ricci, ed è un po' la famosa gallina che canta avendo appena fatto l'uovo.

In realtà è ovvio che Ricci non sarebbe da 40 anni in Mediaset se facesse cose davvero sgradite all'azienda; e chiunque abbia frequentato un po' l'editoria sa bene quanto siano pelosi e dubbi, nel settore, gli sbandieratori della propria autonomia - Montanelli incluso, sì.

E poi: basta leggere la coda del post con cui Meloni ha annunciato la sua separazione da Giambruno per intuire - non ci vuole un genio - l'esistenza di un intrico di minacce e ricatti tra il mondo Mediaset/Forza Italia e la presidente del consiglio. 

Un intrico di cui si vede bene l'esistenza ma non i contenuti: e in un Paese decente Meloni avrebbe dovuto spiegare - rendere trasparente - la coda allusiva di quel suo post, che invece è rimasta oscura.

Di questo intrico possiamo quindi immaginare solo qualche pezzo: ad esempio, l'insoddisfazione di Mediaset (e dell'area imprenditorial-finanziaria che Mediaset si porta dietro) per l'operato del governo, la cui esistenza continua a dipendere anche dai voti di Forza Italia, quindi da Mediaset. O possiamo immaginare altro, sempre restando nella strada stretta che passa fra il complottismo e il boccalonismo.

In ogni caso, non sapremo mai cosa si sono detti riservatamente Meloni e Piersilvio Berlusconi nel loro incontro: ma il solo fatto che ci sia stato smentisce la tesi romantica del "cavallo pazzo" Ricci che fa tutto da solo. 

Del resto lo scontro torbido  in corso è confermato, tra l'altro, anche dalle voci che vengono fatte uscire proprio da Cologno monzese, secondo le quali c'è "altro materiale" che per ora viene tenuto in frigorifero, così come il fuorionda di Giambruno era stato tenuto congelato per mesi, ed è deflagrato solo ora - chissà se in contemporanea con la legge di bilancio o per altro motivo, che non sappiamo.".



domenica 22 ottobre 2023

Bagatellina domenicale.

Secondo Google, non ho motivo per non crederlo, oggi è la Giornata internazionale del Vombato. Un animale australiano di cui non conoscevo l'esistenza fino a dieci minuti fa, sembrerebbe un grosso topone o un orsetto "dei poveri" ma è probabile sia un marsupiale minore (sono supposizioni che butto lì).

Io aspetto sempre la Giornata internazionale del fico secco. Siamo al ridicolo!

sabato 21 ottobre 2023

Sono qui per ammazzare il tempo.

Sono qui solo per ammazzare il tempo mentre aspetto che il tempo ammazzi me.

La mia è una disperazione tranquilla senza notti insonni, mi limito a non coltivare speranze e a non aspettarmi nulla, solo qualche volta mi viene voglia di sfondare a testate la finestra del bagno ma è un attimo poi, grazie alle benzodiazepine, passa.





venerdì 20 ottobre 2023

Sciacallo? No, mosca Callifora.

Tutti a dare dello sciacallo al Bestio per la manifestazione del 4 Novembre, io lo vedo più come la mosca Callifora, universalmente conosciuta come mosca della cacca.



giovedì 19 ottobre 2023

Abbiamo reso il mondo un luogo più laido e repellente di come lo abbiamo trovato...

Negli ultimi ottanta anni scarsi, dalla fine della Seconda guerra mondiale, siamo riusciti in un'impresa in apparenza impossibile. Abbiamo reso il mondo un luogo più laido e repellente di come lo abbiamo trovato, complimenti! Peggio di così non potevamo fare.


Come ogni sera dedico un requiem a tutte le vittime di tutte le guerre che, grazie a un'umanità diventata demente altre tutti i limiti pensabili, ammorbano in questo momento i popoli del mondo.

Stasera un Requiem secondo il rito russo ortodosso. È musica antica, non so dire di quale secolo, sembrerebbe medievale, la registrazione è del 1956 e, come uso di Archive, nemmeno troppo ripulita.







mercoledì 18 ottobre 2023

Pensierini della notte e dell'alba.

Naturalmente il romanzo di Adania Shibli non era nella lista dei libri da acquistare e da leggere, confesso che nemmeno conoscevo l'autrice, ma metterla fuori dalla Fiera del libro di Francoforte, volerle cioè tappare la bocca a prescindere da quello che avrebbe detto, mi obbliga a leggerla.

Tra l'altro, ora che ci penso, qualche anno fa avevo iniziato a interessarmi dei romanzi di scrittrici "arabe musulmane" contemporanee. Sarebbe una ritorno e una ripresa.

Completezza mi obbliga ad aggiungere che oggi, su La Stampa, Elena Loewenthal ci spiega "Perché si deve rinviare il premio a Shibli".


È mancata la grande Carla Bley, aveva ottantasette anni. Penso di non sbagliare se dico che Escalator over the hill, del 1971, è il suo disco più famoso.



martedì 17 ottobre 2023

Questo post ne sostituisce un altro che non ho scritto per pigrizia.

Un uomo bussò alla porta del paradiso. «Chi sei?», gli fu chiesto dall'interno. «Sono un ebreo», rispose. La porta rimase chiusa. Bussò ancora e disse: «Sono un cristiano». Ma la porta rimase ancora chiusa. L'uomo bussò per la terza volta e gli fu chiesto ancora: «Chi sei?». «Sono un musulmano». Ma la porta non si aprì. Bussò ancora. «Chi sei?», gli chiesero. «Sono un'anima pura», rispose. E la porta si spalancò.

Mansur al-Hallaj, 858-922.

***

La verità era uno specchio che, cadendo, si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e, vedendovi riflessa la propria immagine, credette di possedere l'intera verità.

Rumi, 1207-1273.



Il professor Piero Graglia lo spiega meglio.

L’emigrazione ebraica in Palestina, in tutte le sue fasi, rappresentò per i Palestinesi una sfida importante. Da un lato si era di fronte a un flusso migratorio costante, animato dalla coscienza di un «recupero» non solo di un’identità ma di una madre patria antica e abbandonata da secoli; una migrazione fortemente sentita, simbolica, che significava anche l'uscita da una condizione di minorità, di persecuzione, di discriminazione: l’«amore per Sion» (Chibbat Zion, dal nome di un movimento idealista ebraico che guidò le prime migrazioni in Palestina) non era quindi soltanto politico ma si rivestiva anche di motivi profondi e persistenti. Dall'altro lato, ci si trovava di fronte a una società araba certo non strutturata come le società «nazionali» europee, ma una società pur sempre caratterizzata da un senso comune di appartenenza per gli Arabi che vi abitavano: essere «palestinesi» non significava essere un non-popolo o, come si espresse un britannico alla fine dell’Ottocento, essere parte di un «accampamento beduino», bensì appartenere a un territorio geograficamente ben definito e caratterizzato, culturalmente ed etnicamente. 

I due distretti dell'impero ottomano che comprendevano quella che oggi definiamo Palestina – vale a dire il sanjak di Gerusalemme e il vilayet di Beirut  – verso la fine dell'Ottocento acquistano una loro fisionomia e delle caratteristiche che si definirono ancor più in opposizione al nazionalismo turco che si affermò con la rivoluzione del 1908 dei «Giovani Turchi», formando, per contrasto e opposizione, un sentimento nazionale arabo e palestinese. Le ricerche, tra gli altri, di Rashid Khalidi , descrivono con efficacia, ad esempio, come la Palestina si presentasse, alla fine dell’Ottocento, non come una landa desolata che attendeva una colonizzazione, bensì un territorio già caratterizzato da un senso di appartenenza, un dialetto, una connotazione geografica ben definita, e un sentimento di «comunità nazionale» frutto della fusione di arabismo, sentimenti religiosi, opposizione sia alla penetrazione europea sia al dominio ottomano. La stessa pubblicazione del giornale Filastin, edito a Jaffa dal 1911 in poi , che diede voce alle élites nazionaliste palestinesi prima della prima guerra mondiale, è un segnale importante per capire come il mito della «terra senza popolo», caro al sionismo e alla base della propaganda sul «ritorno», sia un mito assolutamente inconsistente. Del resto, una storia – probabilmente apocrifa – citata però da molti autori, israeliani e non, racconta che subito dopo il congresso sionista di Basilea e la proclamazione della necessità di una Jewish home, i rabbini di Vienna inviarono una delegazione in Palestina per verificare la situazione. La risposta degli inviati fu netta: «The bride is beautiful, but she is married to another man». In altre parole, l’emigrazione ebraica, con i primi insediamenti in Palestina presenti dal 1882, era ben consapevole che «la sposa», la terra promessa, la patria eletta, fosse sposata a un altro, la popolazione araba. 

L’atteggiamento degli immigrati del resto andava dalla semplice indifferenza nei confronti dei nativi arabi, alla collaborazione – come già accennato – all’ostilità.

Ciononostante, la cosa abbastanza sorprendente – ma tutto sommato comprensibile – del comportamento del movimento sionista, fu che esso da un lato rifiutò sempre di percepire l’esistenza di una questione nazionale araba e, dall’altro, preferì appoggiarsi all’influenza e all’azione delle grandi potenze europee piuttosto che affrontare il problema della istituzionalizzazione della convivenza con l’elemento arabo già presente. Gli immigrati ebrei in Palestina non si considerarono mai come colonialisti, né tantomeno parte del retaggio coloniale europeo; si consideravano persone che “tornavano a casa” dopo duemila anni di esilio forzato; il che non è, al contrario delle apparenze, un argomento solido, bensì diluito dal passare degli eventi e della storia. Dal punto di vista degli arabi, poi, gli ebrei erano stranieri, europei, bianchi, portatori di culture straniere, in una espressione agenti dell’ordine coloniale occidentale. La presunzione sionista, che l’arrivo degli ebrei avrebbe rappresentato per gli arabi un progresso culturale e la liberazione dall’ignoranza è la presunzione tipica di tutti i colonizzatori/colonialisti; gli arabi si videro soltanto nel ruolo di vittime che stavano pagando un prezzo per ingiustizie commesse altrove.

Piero Graglia, Il confine innaturale. La barriera tra Israele e Palestina: origini e motivi di un "muro", People, Busto Arsizio 2021 (dal capitolo "In principio fu il verbo, e la terra").

lunedì 16 ottobre 2023

Bagatelle accidiose di inizio settimana.

Un paese che dà credibilità a un personaggio come Fabrizio Corona è finito, non ha più nessuna speranza.


Non guardavo Fazio in Rai, non ho trovato motivazioni per guardarlo sul Nove, lo considero il Mollica del Terzo millennio ma un po' più fastidioso.


Stamani mischio accidia e nostalgia, non ho voglia di musiche troppo impegnative e ascolto la 24ª raccolta di Fausto Papetti, roba del 1977. Ridacchio come uno scemo, all'epoca sulle copertine dei suoi dischi compariva sempre una ragazza discinta, erano tempi di malintesa libertà sessuale, adesso il canale YT che propone l'ellepì copre con delle pecette bianche i capezzoli e chiede, obbliga, di confermare l'età (manco fosse un film porno di Abella Danger).

...e io che ho sempre considerato Papetti innocuo come la Cedrata Tassoni.

(Speravate vi mettessi una foto dell'attrice mentre recita una scena di un suo film? Erotomani!!!).


Una coppia di tortorelle dal collare mi guarda dalla copertura della baracca fatiscente del mio vicino confinante.

Non attenua di nulla il mix di accidia, ipocondria e depressione. Lo so, sono noioso e ripetitivo. Spesso annoio me stesso e poco mi sopporto.

***

Questo è il link del Requiem di Ildebrando Pizzetti, ne parlo spesso perché è il mio preferito, lo dedico a tutte le vittime di tutte le guerre che stanno devastando l'anima dell'umanità.

16 Ottobre 1943.

Oggi è il 16 Ottobre e il fascismo mi fa più schifo del solito. Se non sapete o non ricordate più cos'è successo in questo giorno a Roma ottanta anni fa io non posso aiutarvi, siete perduti e inutili.





Asor Rosa lo spiegava meglio.

Se l'Occidente potesse "vedersi" anche una sola volta,  nella sua indifferenza gelida e disperata, nel suo tetro grigiore di potenza esclusiva e soddisfatta, si aprirebbe probabilmente una crepa in quella corazza, che è anche un carcere.

Alberto ASOR ROSA, "Fuori dall'Occidente ovvero ragionamento sull'Apocalissi", Einaudi, Torino 1992.



domenica 15 ottobre 2023

Note domenicali con una chiusa triste.

In pasticceria, quella dove faccio colazione e merenda tutti i giorni, piena come ogni domenica, bevo l'orzo macchiato caldo al banco, osservo nostalgico la bassotta anziana e cieca che aspetta il biscottino, è dolce, i suoi occhi spenti "guardano" nella direzione del suo umano.

Entra nel locale un ragazzo, lo conosco bene, è molto disturbato, cerca un tavolino per fare colazione. Invano. Si rivolge alla madre: è tutto pieno di gente di colore, lo ripete due volte ad alta voce.


Torno verso casa, sono molto abitudinario e il giro è sempre lo stesso. Sono le undici e passo davanti all'uscita laterale della basilica, ormai è diventata quella principale visto che dà in una piazza pedonale ampia e piena di brutte palme posizionate in fila come tanti soldatini. La messa delle dieci è finita, le persone chiacchierano tra loro, si scambiano saluti e convenevoli.

Rifletto e commento tra me e me (anima accidiosa e perduta). Certo la messa delle dieci è ambitissima dalla piccola e media borghesia che, mentre aspetta il ritorno dell'inesistente ascensore sociale, scimmiotta la borghesia vera.


A metà pomeriggio leggo la mail di una persona a cui ho voluto e voglio ancora molto bene, anche se le nostre strade si sono separate da tre decenni.

Mi scrive che è ricoverata all'ospedale, forse ha un cancro e ha paura.

Finirà mai il mio rapporto con la malattia oncologica?

Farneticazioni domenicali e non uso nemmeno sostanze.

Visto che non siamo ghigioni, pesciolini peraltro simpatici, non diamo a ogni fake e a ogni apocrifo che troviamo. Le fake ancora riesco a sopportarle ma gli apocrifi livello Bacio Perugina attribuiti a scrittori, poeti, pensatori seri, mi fanno venire le bolle.


Ho guardato le prime pagine dei quotidiani, se permettete è domenica anche per me e non le commenterò. Potrei risultare inurbano o, se preferite, non politically correct.

...e poi, oggi la mia pressione è perfetta, perché rischiare?


I grilli del giardino non cantano più, suppongo che siano tutti morti con l'arrivo di Ottobre. Verso mezzanotte il rumore della pioggia, un drone lento e continuo a tratti miscelato con rari richiami di gabbiano, era molto rilassante. Aspettavo Morfeo ascoltando il Requiem di Bartolomeo Cordans e la miscela di tutti quei suoni induceva una blanda, disperata, tranquillità.


Una tortora dal collare, tre passeri e un merlo si contendono le briciole di pane sul tetto della baracca fatiscente del mio vicino confinante. Nel frattempo sono arrivati anche due piccioni.

***

Il Requiem di Cordans, anche se non è tra i miei preferiti, è dedicato a tutte le vittime di tutte le guerre che ammorbano l'umanità in questo momento.

Non siate tifosi, i nostri morti sono uguali a quelli dei "nemici perfidi e ferini", mentre morivano hanno provato la stessa angoscia e lo stesso dolore.

sabato 14 ottobre 2023

Non ne ho più voglia.

Non credo di avere più voglia di vivere in un mondo dove un uomo di settantasei anni deve ancora lavorare e morire in un cantiere. No, non credo.



Non sono mai stato bravo con i titoli.

Poco prima delle otto di un sabato qualunque.

Quanto era bello l'Autunno del Settantaquattro! Colori, suoni, odori e profumi, parole e idee promettevano un futuro degno d'essere vissuto e come eravamo belli noi, quante ragazze stupende e fiere (una vera grazia di Dio).

Peccato siano passati quarantanove anni e ora si faccia tutti schifo, nemmeno il coraggio di voltare il viso all'indietro per l'orrore dei cumuli di rovine che abbiamo lasciato alle nostre spalle.


"Il dolore non è liquido – non ci puoi nuotare agevolmente. Non è nemmeno solido – quando ti cade addosso, non ti lascia un livido che va via dopo qualche giorno. Il dolore non è gassoso – non lo puoi inspirare ed espirare, non ci puoi passare attraverso come fosse aria. Il dolore è viscoso. Come il bitume. Non è inconsistente, ma non ha nemmeno un peso costante".

Chimamanda Ngozi Adichie, Appunti sul dolore.


A medio termine Gaza sarà spianata e non esisterà più, se non come spiaggia per turisti danarosi, la Cisgiordania, occupata dopo la Guerra dei sei giorni del Giugno 1967 e mai, nonostante le tante delibere dell'Onu, liberata sarà svuotata dagli ultimi vecchi indigeni e diventerà, già è ben avviata, terra per coloni.

Per fortuna non ho una prospettiva di vita a medio termine e non vedrò questo finale. Mi sarà risparmiato, ne ho viste tante nel corso della vita e questa posso evitarmela.


Un consiglio, insieme a una considerazione, ai tifosi deficienti delle due parti.

Ricordatevi che con il metodo occhio per occhio alla fine si resta tutti ciechi.

Il cervello non è messo dentro al cranio per bellezza, si può anche tentare di usarlo.


I fogli di destra raspano sul fondo del barile alla ricerca di nuovi cattivi e nuovi nemici da offrire al linciaggio della turba social. Oggi, insieme al sempiterno Saviano, Libero propone l'antico Mario Capanna, talmente perso nel tempo da risultare inedito alle nuove generazioni.

Rispunta, in prima pagina de La Verità e L'identità, il mitico Magdi Allam (non era anche Cristiano?).

Una domanda innocua. Quanta credibilità può avere Fabrizio Corona? In un paese normale nessuna, qui in Italia invece trova ancora un suo uditorio. Mah...

venerdì 13 ottobre 2023

Bianchina... ...la figliola di Enrico, non l'auto di Fantozzi.

Mi è capitato di vedere un breve video della trasmissione di Bianca Berlinguer, a occhio si è già adeguata allo stile Rete4. Complimenti, una vera giornalista all'italiana.


Poco fa era da La Riviera per il caffè pomeridiano e sfogliavo il Decimonono.
In un cantiere autostradale vicino a Sestri Levante è morto un operaio di settantasei anni (76). Che schifezza di mondo abbiamo contribuito a creare se un vecchio ultrasettantenne è costretto a lavorare in cantiere?
Viva il capitalismo del Terzo millennio!!!

***

Per favore, visto che la guerra è un merdaio serio, se non sapete superare il livello tifoso blaterate della Sampdoria oppure del Genoa. È più dignitoso.

A proposito di guerra, di chi la vuol fare e di chi la vince. Da inizio anno le azioni Leonardo sono aumentate del settantadue per cento (72%)

Venerdì 13 Ottobre 2023.

Per quel che mi riguarda non credo uscirò di casa. 

Cercate di restare sani.

***

Certo, se nel 2012 i Maya ci avessero preso avremmo evitato un sacco di rogne inutili. Io non dispero, conto sempre sull'asteroide Icaro.
 

giovedì 12 ottobre 2023

Nostalgie e altre bagatelle, giusto per sparigliare.

Ho dato un'occhiata veloce alle prime pagine dei quotidiani, quanta carta sprecata, tranne i soliti due fogli e mezzo il resto è pattume.

Verrebbe quasi voglia, se cinque anni di scuola cattolica non mi avessero indotto un irredimibile senso del peccato, di sostituire le rassegne stampa mattutine con i video di Pornhub, almeno questi non mi irritano e anzi, per la noia assoluta, mi ispirano una rapida e corroborante sonnolenza.


Eravamo tutti ucraini, siamo tutti israeliani, mai che si sia tutti umani (confesso, la ho rubata).

Degli yemeniti e degli armeni, giusto i primi che mi vengono in mente, ci importa la classica cippa (questa è mia).

Non sono un benaltrista, sono un cacciatore di sepolcri imbiancati.


A proposito, nei social meglio non dire il numero dei morti a Gaza sotto la "giusta" reazione di Israele, pena l'accusa istantanea di antisemitismo e la minaccia di bannamento con disonore (si dirà così? mah, con tutti questi neologismi non si capisce più niente).

L'accusa di antisemita, anche se la ho già ricevuta in altri tempi, mi ferirebbe molto, del rischio di essere bannato mi importerebbe lo zero virgola zero.

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Peccato... Nessuno intercala più con "O tempora o mores". 

Che (brutti) tempi!

Per buon peso, anche "perbacco" è sprofondato nell'obsolescenza.


Autodenuncio la mia ignoranza. Per molto tempo ho usato "guiderdone" al femminile, dicevo a Otto e Trudy quando mi chiedevano le crocchette: "se sarete pazienti avrete la vostra giusta guiderdone".


Ieri ho consultato il dizionario Treccani e ho scoperto che guiderdone è maschile singolare.

Brutte figure!


Apro le persiane della camera da letto, intanto controllo che la vicina confinante, ultra ottantenne, abbia aperto le sue, dico le mie due solite frasi: "anche stanotte la Commare secca l'abbiamo fregata..." e "guardiamo un po' come è il tempo, anche se non devo fare il viaggio...".

Sul confine, il rosaio rampicante di Canina ibridata è pieno di fiori. Alla faccia di chi nega il cambiamento climatico, la rosa è fiore di Maggio e non di Ottobre inoltrato.

Pier Paolo lo spiega meglio.

"La guerra non mi è mai sembrata tanto schifosamente orribile come ora: ma non si mai è pensato cos'è una vita umana?".

Pier Paolo Pasolini a Franco Farolfi, Estate 1943.



mercoledì 11 ottobre 2023

Supplemento al post "Tante domande, punte risposte e un paio di consigli".

Lo dico da tirone imperito di Storia quale sono: occhio, le foto e i filmati sono tra le fonti storiche più difficili e rognose da interpretare e trattare.


Ad esempio, questa scena fu ripetuta e fotografata tre volte.

Tante domande, punte risposte e un paio di consigli.


Mi sono messo fuori da Facebook a tempo, per ora, indeterminato. vi do un consiglio da qui: pubblicate meno post, commentate poco e, visto il nervosismo che aleggia su quella landa abbastanza fetida chiamata social, prima di intervenire prendetevi una quindicina di gocce di Benzodiazepine, non risolvono ma aiutano.


"...e ricordatevi i libri di Storia: noi siamo i buoni e perciò abbiamo sempre ragione e andiamo dritti verso la gloria".


Domanda impertinente, ovvero: alla ricerca dell'ipocrisia.

Qualcuno mi ricorda una guerra dove non si ammazzano i civili?


Chissà perché il male assoluto sono sempre gli altri?

Chissà perché gli animali umani - i subumani - sono sempre gli altri? Forse perché se concediamo dignità umana ai nostri nemici e più difficile ammazzarli o, meglio ancora, sterminarli, sbaglio? Una delle poche cose che ho imparato è che la guerra imbestia chi la fa.


Va bene essere di parte ma non fate i tifosi, io sono meno acritico di voi quando parlo della Sampdoria.


Bannare uno perché non è d'accordo con te, a parte il termine che grida vendetta al cospetto di Dio, oltre a denotare presunzione è parecchio ridicolo.

Siamo bambini dell'asilo? "Con te non ci gioco più".

martedì 10 ottobre 2023

Mi ha tolto l'amicizia Facebook ma non ne faccio una malattia.

Ero convinto, data la tragedia di questi giorni e le mie posizioni così poco incasellabili, che potevo perdere qualche contatto Fb, non avrei scommesso che fosse il primo, anche perché lo scambio di battute è stato abbastanza urbano, lui mi bacchettava in modo bonario e, forse, un po' paternalista, io gli davo, nel limite del possibile, ragione. A un certo punto, dopo una delle mie solite tirate autoironiche, gli è partito l'embolo e mi ha chiesto quanto sono egocentrico a credere...

...gli ho risposto che bisogna anche capire quando la controparte sta celiando e la sua era un'aggressività inutile.

Mi ha tolto il contatto Fb e, credo, mi ha anche bloccato perché nelle ricerche non lo trovo.

Poco male, non ne faccio una malattia.

È evidente, non mi affiato con i reduci degli anni Settanta, in specie con quelli che con l'età diventano molto assertivi normativi e troppo scarsi di dubbi. In fondo, dobbiamo accettarlo, siamo una generazione sconfitta, non abbiamo tante cose da insegnare e non possiamo pretendere di essere presi come esempio.

Qualche sua canzone di quegli anni, un paio, mi piaceva e continuerò ad ascoltarla nei momenti di nostalgia, per quel che riguarda le sue attività attuali non so dire, negli ultimi tempi ho ridotto molto la lettura dei fumetti.

Va bene così. Lo ripeto, se non si è ancora capito, non ne faccio una malattia.

lunedì 9 ottobre 2023

Post per sparigliare il gioco.


Verso le cinque del pomeriggio decido che voglio fare cena con latte e biscotti alla crusca.

Non ho né latte, né biscotti, mi preparo per uscire, sulla porta: "Ottino* vado a prendere il latte e torno...", mi rendo conto di quello che ho detto, "lo so, Trudy, non ci sono più con la testa. Come diceva Roy Batty: è tempo di morire...".




*) Otto, il mio bassotto adorato, è morto il tredici del mese scorso ma, è evidente, non ho ancora accettato la cosa.

domenica 8 ottobre 2023

Primi appunti, domenicali e autocensurati, sulla guerra.

Hanno scoperto che in Medio Oriente c'è la guerra, sono decenni che c'è ma qualcuno lo ha capito ieri. 

Che dolci anime candide! Magari anche un po' ipocrite...


Accorgersi che c'è la guerra e dare in strepiti solo quando incominciano a morire i nostri è poco serio, niente dignitoso e parecchio imbarazzante per la nostra intelligenza.



sabato 7 ottobre 2023

Un sabato insulso e pieno di squallore.

Miseria del giornalismo italiano.


Libero e La Verità non mettono la notizia del Nobel per la pace a Narges Mohammadi in prima pagina, il Giornale ne dà un cenno ma solo per attaccare le femministe nostrane. La Verità preferisce parlare della moglie di Soumahoro e di Susanna Tamaro che, tra parentesi, ha un libro nuovo in uscita e si agita molto. Il Tempo parla della "belva" Fagnani (?) e della figlia di Borrelli.

Onestà obbliga a notare che anche a Il Fatto e a Domani di Narges Mohammadi frega poco.

Visto che mi trovo a passare di qui, vi propongo un fulgido esempio di Etica della comunicazione:

PROFUGHI? NO, DELINQUENTI (il Giornale).


Qualcuno dovrà chiedere scusa a Ughetto Forno e a Gennarino Capuozzo per aver fatto tornare i fascisti al governo del paese.


Sarà che sono nato cupo e triste ma non mi sono mai piaciute le carnevalate.

Da ragazzino non prendevo in considerazione il Carnevale vero, quello di Febbraio, ho sempre visto Halloween come una scemata insopportabile e adesso, è chiaro, mi sembrano una stupidata attira spostati e, soprattutto, turisti i raduni Cosplay.


In questi dieci anni di frequentazione dei social mi sono accorto che sono pieni di gente che crede di essere di sinistra ma non lo è o, se lo era un tempo, ora non lo è più.

venerdì 6 ottobre 2023

Incontri con una leghista stupida e una nazista presuntuosa.

Ieri sera, poco prima di addormentarmi, meditavo sulle grandi questioni dell'esistenza: per la colazione sono meglio i 

Lagaccio?


Gli Anicini?


o i Caporali?


Lo ammetto ero fatto di benzodiazepine.


...e ora, come dal titolo, dovrei parlare dell'incrocio con la leghista stupida (sarà una tautologia?), il suo comportamento di oggi è talmente ridicolo e malaccorto, solo una deficiente può agire così, che non mette conto riportarlo, e con la nazista impicciona e presuntuosa, anni fa mi definì cattocomunista e poi disse degli ebrei "se li perseguitano tutti qualcosa avranno fatto, no?", oggi mi voleva insegnare come devo curare la mia barba.

Avrei dovuto mandarle a quel paese entrambe ma gli antidepressivi mi rendono buono e tollerante.

Non racconterò altro di questi due personaggi improponibili, come direbbe il poeta voglio spensierarle.

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"E si fiutarono compatti

Nei sottintesi e nelle azioni

Contro ogni sorta di naufragi

E di altre rivoluzioni".

Fabrizio De André, Parlando del naufragio della London Valour, 1978.