giovedì 12 ottobre 2023

Nostalgie e altre bagatelle, giusto per sparigliare.

Ho dato un'occhiata veloce alle prime pagine dei quotidiani, quanta carta sprecata, tranne i soliti due fogli e mezzo il resto è pattume.

Verrebbe quasi voglia, se cinque anni di scuola cattolica non mi avessero indotto un irredimibile senso del peccato, di sostituire le rassegne stampa mattutine con i video di Pornhub, almeno questi non mi irritano e anzi, per la noia assoluta, mi ispirano una rapida e corroborante sonnolenza.


Eravamo tutti ucraini, siamo tutti israeliani, mai che si sia tutti umani (confesso, la ho rubata).

Degli yemeniti e degli armeni, giusto i primi che mi vengono in mente, ci importa la classica cippa (questa è mia).

Non sono un benaltrista, sono un cacciatore di sepolcri imbiancati.


A proposito, nei social meglio non dire il numero dei morti a Gaza sotto la "giusta" reazione di Israele, pena l'accusa istantanea di antisemitismo e la minaccia di bannamento con disonore (si dirà così? mah, con tutti questi neologismi non si capisce più niente).

L'accusa di antisemita, anche se la ho già ricevuta in altri tempi, mi ferirebbe molto, del rischio di essere bannato mi importerebbe lo zero virgola zero.

***

Peccato... Nessuno intercala più con "O tempora o mores". 

Che (brutti) tempi!

Per buon peso, anche "perbacco" è sprofondato nell'obsolescenza.


Autodenuncio la mia ignoranza. Per molto tempo ho usato "guiderdone" al femminile, dicevo a Otto e Trudy quando mi chiedevano le crocchette: "se sarete pazienti avrete la vostra giusta guiderdone".


Ieri ho consultato il dizionario Treccani e ho scoperto che guiderdone è maschile singolare.

Brutte figure!


Apro le persiane della camera da letto, intanto controllo che la vicina confinante, ultra ottantenne, abbia aperto le sue, dico le mie due solite frasi: "anche stanotte la Commare secca l'abbiamo fregata..." e "guardiamo un po' come è il tempo, anche se non devo fare il viaggio...".

Sul confine, il rosaio rampicante di Canina ibridata è pieno di fiori. Alla faccia di chi nega il cambiamento climatico, la rosa è fiore di Maggio e non di Ottobre inoltrato.

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