giovedì 4 giugno 2020

Bagatelle di un giovedì uggioso.

Passa, tra uno scroscio e l'altro di pioggia, la macchina lavastrade. Nell'alba così uggiosa il grugare delle tortore è ancora più lugubre, se fossi superstizioso ne leggerei malaugurio.

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Anna Nicole Smith è una ragazza che comparve come playmate sul numero di Maggio ’92 di Playboy e fu anche scelta come playmate dell'anno, all'epoca il suo fisico era statuario e forse un po' fuori moda rispetto ai canoni correnti. Guardo le sue foto ormai quasi antiche e mi rendo conto che in quegli anni i segni del costume erano ancora accettati e la figa non era necessariamente rasata. Chissà se la ragazza avrà fatto un minimo di carriera? O si sarà limitata alla consueta tournée di divani e letti di potenti o supposti tali?

Scrivo la seconda parte della bagatella, dopo essermi un minimo informato.

La ragazza era meno svampita di quello lasciava supporre il suo visino, sposò presto un miliardario ottantanovenne, lei era ben sotto ai trenta, ed ereditò in fretta tutto il patrimonio. Oddio, ebbe qualche contestazione dai parenti del marito ma se la scapolò alla grande.

Peccato però, non riuscì a godersi l’eredità perché, dopo pochi anni, un coccolone la fece passare a miglior vita. Gli accidenti augurati dai parenti acquisiti?

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Roberto Gervaso faceva ridere, lo dico non in senso positivo. I suoi rinomati aforismi erano inutili e banali.

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George Floyd aveva il Coronavirus ed era asintomatico. Ora diranno che è morto per questo motivo, già tentarono con la prima autopsia di discolpare il suo assassino.

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Marjorie Greene, candidata al Congresso americano, trumpiana di ferro, si presenta così nella prima pagina del suo sito personale: “Sono una moglie, madre e donna d'affari che sta al 100% con il Presidente Trump e contro i socialisti di sinistra che vogliono distruggere il nostro paese”. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, ognuno sceglie di essere quello che vuole e le sue stupidità.

Il problema, nostro e suo, è che oggi ha postato sul suo profilo Twitter un filmatino in cui, suppongo davanti alla porta di casa, si presenta imbracciando un mitra e declama: “Stai lontano dall'inferno della Georgia nord-occidentale. Non brucerai le nostre chiese, saccheggerai le nostre attività o distruggerai le nostre case”.

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