mercoledì 17 giugno 2020
Quando si è poco ispirati bisognerebbe evitare di scrivere o cestinare. Un tempo ero più severo e meno narcisista.
Gianluigi
Paragone, chitarrino giornalista e politico ondivago, vuole fondare un partito
per portare l'Italia fuori dall'euro, l'incontenibile generale Pappalardo
farnetica di un ponte tra Mazara del vallo e Tunisi, Red Ronnie e Corrado
Tedeschi cercano di accumulare crediti blandendo il Bestio: "è l'unico politico
che ama la musica", "a Doppio slalom era preparato".
Ora
dovrei partire con un querulo pippone sulla decadenza degli italiani ma la visione,
per fortuna solo virtuale, dei quattro tangheri mi ha indotto una desolazione
infinita.
Uhm… uhm… uhm…
*
Un
foglio di notizie pentastellate ci informa che "DOPO QUATTRO ANNI IN ITALIA
DIMINUISCONO I POVERI GRAZIE AL REDDITO DI CITTADINANZA" e io, per cautelare la mia salute mentale, penso a cinquanta anni fa, al piattone di Rivera e al "Vinciamo! Vinciamo!
Vinciamo!".
**
Solo un vaso rovesciato e il tappetino nettapiedi spostato
di qualche metro. Scruto il cortile ma niente mi spiega cos'è successo.
Niente,
non riusciamo mai a capire, la realtà resta sempre celata sotto il velo di Maya.
***
Caduto il fiore
resiste l'immagine
della peonia
…e
dopo aver letto questo haiku, si potrebbe rimanere in silenzio per il resto
della giornata ma non sarà così. Continueremo a spurgare parole inutili per
nascondere il vuoto che portiamo dentro e che ci terrorizza.
****
Volevano
difendere i diritti di tutte le minoranze e fare la rivoluzione, poi finirono a
imbrattare statue.
*****
Certo
che la trasgressione non è più quella di una volta. Ieri, durante la
passeggiata in centro, ho visto un agente immobiliare tutto coperto di
tatuaggi, ne aveva anche sulle mani, era in giacca e cravatta. Oddio, il blu
della giacca era troppo sbiadito e la cravatta cadeva subito nell'oblio. Sarà stato un
ultimo, estremo, tentativo di ribellione?
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