Giornata uggiosa, sembra di essere in un vecchio film della Hammer.

Antonio Socci ci avverte che "Pure i morti di Corona sono vittime dei comunisti". A volte, quest'uomo ridicolo e patetico riesce a farmi sorridere.

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Di prima mattina, guardo il servizio fotografico di Abella Danger per il numero di Settembre 2019 di Playboy. Sono foto quasi castigate, almeno per gli standard torridi della ragazza dal naso particolare, sembra quasi che Abella sia imbarazzata dalla pudicizia delle pose (foto pudiche sempre per le sue abitudini). Riesce a rilassarsi soltanto quando può divaricare le cosce in modo quasi innaturale e riesce a porre in bella vista il suo sesso glabro e già molto trafficato.

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I giornali di destra, la nostra destra inconfondibile e becera, gongolano per le disgrazie di Balotelli, tutte volute e provocate da solo. Personaggio impresentabile e inutilizzabile a ogni causa, uno come lui serve per dimostrare la tesi destrorsa sull'irredimibilità dell'uomo nero, praticamente Balotelli è un paradigma.

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Carina la vignetta di Osho.

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Vedere i fascisti che si picchiano tra loro è una rara soddisfazione, in questi tempi grami è grasso che cola.

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La home page del sito di Playboy presenta la scritta, bianca su fondo nero e tutta maiuscola, “BLACK LIVES MATTER”.

Parigi val bene una messa.

 

Così, scopro che la rivista ufficiale del maschilismo patinato già nel lontano 1991 guardava al mercato transgender e pubblicava un ampio servizio fotografico dedicato a Tula Became.

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…e con oggi sono sette giorni che non ascolto Sechi a Prima pagina.

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Ci innamoriamo sempre delle rivoluzioni destinate alla sconfitta, chi si ricorda della signorina in rosso che, sette anni fa in Turchia, affrontava da sola i cannoni ad acqua?