martedì 23 agosto 2022

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria XXVIII.

L'unica consolazione è che la campagna elettorale sarà breve.

Per il resto, non mi pare che dal '48 sia cambiato qualcosa, per i fogli della destra, quelli proprio beceri, siamo ancora fermi ai comunisti trinariciuti che si mangiano i bambini.

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Chi può essere così miserabile da usare il video di uno stupro - stuprando un'altra volta la vittima - per far campagna elettorale?

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Parenti serpenti, fratelli coltelli. Oppure, parafrasando il titolo di un vecchio film abbastanza inutile, La guerra dei Craxi.

Bobo, il figliolo un po' trullo di Bettino, candidato dal Pd, la rancorosa Stefania sta con Forza Italia.

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C'eravamo tanto amati.

Conte rompe con il Pd anche in Sicilia.

Pizzarotti abbandona Calenda e Renzi.

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Qualche giorno fa sfogliavo Domani, il simpatico quotidiano diretto da Stefano Feltri tende a specificare, sotto la firma, la professione dei collaboratori, un articolo attirò la mia attenzione ma in calce al nome dell'autore era specificato che è un "brand strategist".

Come si fa a leggere lo scritto di un brand strategist? È oltre le mie capacità e il mio concetto di buongusto.

Anni fa, dopo un corso post laurea mi definii per qualche tempo "community manager", poi l'orrore di me stesso prese il sopravvento.

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Non ho più un giornale di riferimento, per anni, decenni, ho comprato la Repubblica ma adesso è bollito in maniera imbarazzante. Ora alterno in base all'ascolto delle rassegne stampa della radio, di solito prendo Domani, Avvenire, talvolta Il Foglio.

Oggi era il turno del giornale fondato da Giuliano Ferrara. Il Foglio è il quotidiano di quelli che sono di destra ma vogliono sentirsi anticonformisti. Oggi ho notato quasi subito la rubrichetta di Camillo Langone - per chi non lo conoscesse è un tizio contrario all'istruzione femminile perché, se acculturate, le ragazze rinuncerebbero al matrimonio e alla cura del maschio -.

Non trascrivo tutto ma una citazione la merita (ricordate sempre che siamo nel Terzo millennio):

"Non vado al mare perché mi hanno detto che ci sono le donne nude (o mezze nude, cambia poco, è sempre un attentato al "Non desiderare"). Non vado in spiaggia anche se ho casa a pochi metri da una spiaggia perché non sono un guardone, non sono un contemplativo, e non sono nemmeno un maomettano per cui mi darebbe ancora più fastidio vedere donne in burkini...".

A fianco di queste perle nere si può trovare un articolo di Giampiero Mughini - quel personaggio televisivo che passò, nel torno di qualche decennio, da dirigere Lotta continua, a Compagni, addio, alle risse, nelle trasmissioni più trash, con Vittorio Sgarbi -.

Desolante.

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COMICA FINALE.

Otto, il mio bassotto, è in giardino e abbaia per entrare in casa e perché vuole le crocchette. Sono le undici e quarantacinque.

Io, mentre corro ad aprirgli: "Arrivo... arrivo, Otto. Però così me ne accorgo che sono il tuo cameriere... ...vorrai mica mangiare? Nemmeno nei peggiori ospedali di Caracas si mangia a quest'ora".




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