C.L. annusa l'aria che tira, come sempre, e si affretta a cambiare cavallo.
Atteggiamento, per altro, tipico di noi italiani, specializzati nel correre in aiuto del vincitore, salvo prenderlo a calci nelle gengive appena cade in disgrazia.
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Papa Francesco cita la Pacem in terris ma non giurerei che qualcuno se ne sia accorto.
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Onore alle "compagne" Ferragni, Bertè ed Elodie!
Siamo alla frutta, non c'è più niente da fare.
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Il ponte sullo stretto ormai è un evergreen, un po' come Night and day o Arrivederci Roma.
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Post Fb di Gilberto Squizzato.
"COME PREVISTO. Al Meeting di Rimini applausi scroscianti per Giorgia Meloni. Cielle, fedele ai propri principi, trasmigra da Berlusconi al post-fascismo di FdI. In coerenza con le premesse della teologia di don Giussani (vedi post precedente "I cattolici non antifascisti"). Fin dal principio il Movimento è stato inossidabile avversario dell'Illuminismo e fautore della pervasività religiosa contro la laicità dello stato. Pronto ad allearsi con qualunque potere vincitore pur di espandere la propria presenza e garantirsi spazi di comando. Come voleva anche san Woytjla convinto di dover ripristinare la Cristianità in epoca post-moderna. Con buona pace di papa Francesco e del cardinale Zuppi. Prepariamoci.".
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Mi piace ricordare ai distratti che, in estrema sintesi, il mestiere di Chiara Ferragni è far parlare, in qualsiasi maniera, di lei.
Se Chiara Ferragni vuol far parlare di sé non è importante, del resto questo è il suo mestiere. Quello che invece è notevole è che turba e sposta più coscienze lei in una sola frase che un reggimento di politici di sinistra. Quindi ben vengano tutte le Ferragni che cercano di far rispettare i diritti troppe volte negati.
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